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commenda e benedice. E quanto al parer suo, la santità sua dice ch'essendosi già più volte rimessa alle signorie vostre illustrissime in queste materie di riforme, non sa se non far il medesimo ancora adesso, volendo avere per ben fatto tutto quel che da loro e dalla sinodo sarà risoluto e conchiuso, sapendo che la loro mira sarà indirizzata al vero servizio di Dio e beneficio publico. Questo solo occorre a sua beatitudine di ricordare, se per avventura fosse bene, dove parlano di non conceder coadiutorie e regressi, annullare ancora quelli che già son stati fatti, e che sin ora non hanno sortito effetto. Nel che sua santità vede poc'altra difficultà che il rispetto de' coadiutori che già sono consecrati e sono vescovi titolari, i quali perciò non si possono privare dell' esser vescovi, come ben si possono i semplici coadiutori. Pure ancora di questo sua santità si rimette alle signorie vostre illustrissime ed a padri della sinodo: li quali sua santità vuole che si satisfacciano. E per amor di Dio le signorie vostre illustrissime piglino ora questa rimessione come fatta per sempre: e con quella sincerità che conviene alla gran fede che nostro signore ha del giudicio e bontà loro,"

attendano con ogni celerità possibile a tirar innanzi il negozio.

La stessa libertà volle il papa nel concilio sopra le decisioni della dottrina. E però avendogli i presidenti comunicata la forma che prima era in discussione col cardinal di Loreno, e significatagli la buona volontà che i cesarei mostravano di procurar l'accordo, fe risponder loro laudando la pia opera di quegli oratori, e soggiugnendo, così. Sua santità dice, che come in tutte l'altre cose s'è volentieri sin ora rimessa alla prudenza e buon giudicio delle signorie vostre illustrissime, così vuol fare il medesimo ancora in questo: sperando ch'esse abbiano (1) a trovar modo e via di concludere queste materie con satisfazione di tutti gli uomini pii che sono in quel concilio, e con onore e dignità di questa santa sede. Non però resterà ancora la santità sua di far consultare sopra le dette cose. E, se occorrerà avvertire sopra di ciò le signorie vostre illustrissime di qualche cosa rilevante, spediremo corriero, o staffetta, secondo la qualità del bisogno. Ma non restino loro per

(1) A'6 di giugno.

questo d'andar innanzi, e trattare, e concludere a tempo suo, come se di qui non aspettassero cosa alcuna, che sua santità resterà soddisfatta d'ogni risoluzione che prenderanno.

Ma i Legati preponevano in ciò la sicurtà loro alla volontà del pontefice, e perciò in deliberazioni sì pregne di grandi effetti non volevano segnar la carta senza che fosse tenuta loro la mano. Dopo il destinamento della sessione erasi concetta una nuova idea (1), la quale non dispiaceva nè a'Francesi nè agli Spagnuoli: ma quantunque approvata dalla maggior parte di coloro che i Legati adoperavano per consiglieri, non soddisfaceva del tutto ad alcuni più scrupolosi nel zelo dell'autorità pontificia, a' quali ella parea composta di parole che, a guisa d'alcuni caratteri, fosser di bella vista, ma non di chiaro intendimento, valendo a rendere varii sensi: onde poi di leggieri, o durante o chiuso il concilio, sarebbonsi torte in sinistro dagli avversarii della sede apostolica. Per altra parte i Legati vedevano la necessità

(1) Appare da due de' Legati al cardinal Borromeo de' 18 di giugno 1563.

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di qualche fine: e stavano ambigui, se convenisse, o imprendere a diffinir una volta la maggioranza del papa sopra 'l concilio, la quale se rimanea dichiarata dal concilio medesimo, serrava in perpetuo la porta ad ogni scisma nella Chiesa; o se fosse maggior senno schifar l'incontro, acciò che per ovviare alle scisme possibili, non s'incorresse in una scisma di fatto. Mandarono dunque al cardinal Borromeo la forma già detta, sposero largamente i difettive gl'intoppi ch'essi scorgevano per ogni partito: e conchiusero pregando il papa di significar loro subitamente in aperto modo il voler suo per ispedito corriere, da che il tempo sollecitava: nulla rimettendo al giudicio di essi in si alto e pericoloso negozio. Veduto ciò il papa quando più ferveva, benchè tacito e coperto, il trattato col cardinal di Loreno, fe riscrivere (1): che non avendo essi voluto porre in effetto, l'autorità donata 'loro tante volte, ma richiederne il suo giudicio, egli intendea d'averne consiglio con qualche maggior numero di cardinali,

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e eziandio con gli oratori de' principi: ma che gli sarebbe, grato se fra tanto mandassero ad esecuzione l'altro compenso scritto da loro avanti, cioè di tralasciar quelle due controversie. Una cosa dolse al pontefice, e se pe richiamò co' Legati (1), che quando non era piaciuto loro usar della libertà data, anzi comandata ad essi, ma comunicar da capo l'affare a lui, e volerne il suo parere, avessero ciò publicato caricandolo, oltre alle fatiche, ancor delle accuse, specialmente senza che 'l concilio gliene facesse la libera rimessione: nel qual caso avrebbe accettato il peso di miglior grado. Perciò che il ponevan fra: due, o di dissimulare, ciò che non avrebbe mai fatto in materia di fede, le difficultà le quali gli sovvenissero, o d'addossarsi l'odio comune, quantunque indebito, quasi disturbatore della concordia. Ma i Legati di poi scusaronsi (2) intorno al primo, che in suggetto d'inestimabil momento al loro signore nessuna, ampiez

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(1) Lettera dehcardinal Borromeo a' Legati dei 30 di giugno, e de' 6 di luglio 1563.

(2) Lettere de' Legati al cardinal Borromeo dei 7, e de' 12 di luglio 15631 o`

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