La divina commedia, Volume 1A spese di F. Dienemann e comp., 1804 |
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Pagina 14
... venir quà entro . Temer si dè di sole quelle cose , 90 Ch ' hanno potenza di fare altrui male : Dell ' altre nò , che non son paurose . Io son fatta da Dio , sua mercè , tale , 1 Che la vostra miseria non mi tange , 15 96 . 99 162 Nè ...
... venir quà entro . Temer si dè di sole quelle cose , 90 Ch ' hanno potenza di fare altrui male : Dell ' altre nò , che non son paurose . Io son fatta da Dio , sua mercè , tale , 1 Che la vostra miseria non mi tange , 15 96 . 99 162 Nè ...
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... venir più presto . E venni a te così , com ' ella volse : Dinanzi a quella fiera ti levai , Che del bel monte il corto andar ti tolse . Dunque che è ? perchè , perchè ristai ? Perchè tanta viltà nel cuore allette ? 43 Perchè ardire e ...
... venir più presto . E venni a te così , com ' ella volse : Dinanzi a quella fiera ti levai , Che del bel monte il corto andar ti tolse . Dunque che è ? perchè , perchè ristai ? Perchè tanta viltà nel cuore allette ? 43 Perchè ardire e ...
Pagina 16
... venir , con le parole tue , Ch'ison tornato nel primo proposto . Or va , ch ' un sol volere è d ' amendue : Tu duca , tu signore , e tu maestro . Cosi li dissi , e poichè mosso fue , 141 Entrai per lo cammino alto e silvestro . CANTO ...
... venir , con le parole tue , Ch'ison tornato nel primo proposto . Or va , ch ' un sol volere è d ' amendue : Tu duca , tu signore , e tu maestro . Cosi li dissi , e poichè mosso fue , 141 Entrai per lo cammino alto e silvestro . CANTO ...
Pagina 20
... Allor con gli occhi vergognosi e bassi , Temendo , no ' l mio dir gli fusse grave , Infino al fiume di parlar mi trassi . to wife 3 , 186 . 1 11 Α . V 7111 ༠ ( ༡ ) ༢ ་ ་、、 1 24 3,82-105 Ed ecco verso noi venir per nave 20.
... Allor con gli occhi vergognosi e bassi , Temendo , no ' l mio dir gli fusse grave , Infino al fiume di parlar mi trassi . to wife 3 , 186 . 1 11 Α . V 7111 ༠ ( ༡ ) ༢ ་ ་、、 1 24 3,82-105 Ed ecco verso noi venir per nave 20.
Pagina 21
Dante Alighieri. 1 24 3,82-105 Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo , Gridando : guai a voi , anime prave , Non isperate mai veder lo cielo : I ' vegno , per menarvi all ' altra riva Nelle tenebre eterne ...
Dante Alighieri. 1 24 3,82-105 Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo , Gridando : guai a voi , anime prave , Non isperate mai veder lo cielo : I ' vegno , per menarvi all ' altra riva Nelle tenebre eterne ...
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Parole e frasi comuni
Acheronte Alberico alcun Alichin Allor altra altrui anime appresso ARGOMENTO Arno assai avea Barbariccia Bertram dal Bornio bolgia buon maestro CANTO DECIMO CANTO VIGESIMO Cerbero cerchio Ch'i ciascun ciel Ciriatto collo colui convien costa cotal cotanto Dante dietro dimanda dimmi Dimon dinanzi dissi distese divina Commedia dolente dolor drizzò duca duol eran eterno faccia favella fece Fialte fiamma fiera Flegetonta Flegias fossi fummo gente Gerione giace giuso Graffiacan gran gridò guarda l'altro l'ombre lagrime lasso levò Libicocco loco lunga luogo Malacoda Malebranche Michel Zanche misero mondo morte mosse nferno nvidia occhi omai parea parlar parole passo peccator petto piange pianto piè piedi poco poema poeta Poscia pria quà quei Quivi ripa Rispose Rubicante sangue sanza scoglio selva spirto suso Tebe terra tosto TRIGESIMO trista veder vedi vedrai veggio venir vidi Virgilio viso volse volto
Brani popolari
Pagina 16 - PER me si va nella città dolente : Per me si va nell' eterno dolore : Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto Fattore : Fecemi la divina Potestate, La somma Sapienza e il primo Amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne ; ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi eh' entrate." Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo d' una porta ; Per eh' io : Maestro, il senso lor m
Pagina 36 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Pagina 6 - 1 lungo studio, e '1 grande amore, Che m' han fatto cercar lo tuo volume. Tu se' lo mio maestro, e '1 mio autore: Tu se' solo colui, da cu' io tolsi Lo bello stile, che m
Pagina 113 - Quando a' vapori, e quando al caldo suolo. Non altrimenti fan di state i cani Or col ceffo, or col piè, quando son morsi O da pulci, o da mosche, o da tafani.
Pagina 137 - Quell' altro che ne' fianchi è così poco, Michele Scotto fu, che veramente Delle magiche frode seppe il gioco. Vedi Guido Bonatti, vedi Asdente, Che avere inteso al cuoio ed allo spago Ora vorrebbe, ma tardi si pente. Vedi le triste che lasciaron l' ago, La spuola e il fuso, e fecersi indivine; Fecer malìe con erbe e con imago.
Pagina 130 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Pagina 2 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Pagina 31 - 1 duca mio a lui : « Perché pur gride? Non impedir lo suo fatale andare ; vuoisi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare ». Ora incomincian le dolenti note af armisi sentire; or son venuto là dove molto pianto mi percote.
Pagina 48 - Ed io, che di mirar mi stava inteso, Vidi genti fangose in quel pantano, Ignude tutte e con sembiante offeso. Questi si percotean, non pur con mano, Ma con la testa, col petto e co' piedi, Troncandosi coi denti a brano a brano.
Pagina 35 - Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?