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onorarono mentre visse, dandogli tante pubbliche dimostrazioni di affetto sincerissimo, e di alta riverenza, che pari non furono mai tributate ad alcun altro sapiente, nè ad alcun principe, comunque per atti magnanimi celebrato; e sappiano eziandio come per l'immatura morte di un personaggio di fama così gloriosa e non peritura, sia stato vivo, solenne e concorde fra noi il compianto, di cui si diedero le più maestose pubbliche significazioni.

Torinesi che si distinsero nelle arti del disegno. Nel fare un breve cenno di ciascuno di loro procederemo anzi per ordine d'alfabeto che per ordine cronologico.

Il conte VITTORIO ALFIERI, della famiglia del celebre poeta tragico, nacque e morì in questa capitale nel secolo xvII. Fu l'architetto più riputato, che abbia prodotto il Piemonte. Avendo sortito dalla natura un gran talento per la composizione, ed un gusto semplice e severo, fece stupendi monumenti architettonici: si riguardano come suoi capilavori i maneggio or detto dell'accademia nella via della zecca, ed il regio teatro, opera sommamente lodata da tutti gli intelligenti, tra i quali rammentiamo il La-Lande, il quale così si esprime: questo R. teatro di Torino è le plus étudié, le mieux composé, et le plus complet de ceux qu'on voit en Italie, et c'est le plus richement et le plus noblement décoré qu'il y ait dans le genre moderne.

BAGETTI GIUSEPPE: nacque in Torino nel 1764; fu architetto civile e militare, R. disegnatore, professore alla R. accademia ed artista, il cui genio è universalmente riconosciuto; egli portò al più alto grado di perfezione la dipintura ad acquerello, genere di cui si può dire il creatore, e che eseguito da lui, non la cede alla pittura ad olio. Il torinese Zaverio Chianale incise parecchi disegni del Bagetti, il quale per le battaglie di Napoleone da lui egregiamente dipinte fu paragonato al Le-Brun, di cui si ammirano le battaglie di Alessandro, ed ai famosi dipintori dei combattimenti di Costantino.

BEAUMONT CLAUDIO FRANCESCO, nacque in questa città nel 1694, e vi morì nel 1766; fu pittore del Re; venne decorato dell'ordine militare de' ss. Maurizio e Lazzaro ; dopo avere studiato in Roma sotto la direzione di eccellenti mae

stri, che lo avvezzarono a conoscere le bellezze delle opere di Raffaele, e di altri sommi pittori, ritornossene in patria, e venne subito eletto a decorare il palazzo del suo sovrano. Tutti i suoi dipinti furono altamente commendati.

BLANSERY VITTORIO, valente pittore torinese, nacque nel 1755, e cessò di vivere nel 1775: dipinse l'istoria con buon successo: fu uno de' migliori allievi del cav. Beaumont; venne citato con onore dal Lanzi, e messo da lui al di so

pra del suo maestro , per il gusto nella maniera di distri

buire il chiaro-scuro.

BONSIGNORE FERDINANDO, nato in questa città nel 1767, fece con ogni diligenza i suoi studi d'architettura in Roma; reduce in patria fu nominato professore dell'arte sua in questa R. università; fu membro delle accademie di s. Lucca e di Firenze, e della società italiana: fu architetto di S. M. il re Carlo Alberto: non gli si può niegare il merito di aver rinnovato in Piemonte il buon gusto dell'architettura. Diede il disegno e diresse i lavori del tempio della Gran Madre di Dio: nel dì che questo tempio fu aperto all'esercizio del divin culto, quel Re gli conferì le divise dell'ordine de' ss. Maurizio e Lazzaro, e poi quelle del R. ordine di Savoja pel merito civile. Mancò, son pochi anni, ai viventi.

BOUCHERON SIMONE GIUSEPPE, nacque in Torino nel 1648; fu rinomato scultore in bronzo. Pregevoli suoi lavori sono gli stemmi della R. casa di Savoja, già allogati sul palazzo di città.

BOUCHERON GIAN BATTISTA: fu membro e segretario della R. accademia di pittura e di scultura, e siccome abile disegnatore venne scelto nel 1815 a dirigere i laboratoi di orificeria del Re. Ebbe a discepolo nell'arte del disegno il suo figliuolo Angelo, che avendo pure frequentato la scuola del Pécheux, divenne abilissimo disegnatore, e si fece principalmente conoscere per i suoi pregevoli intagli all'acqua forte.

CARNONI TOMMASO, scultore in marmo nel secolo xvi, nacque in Torino, e vi cessò di vivere nel 1667: fu seppellito nella chiesa di s. Francesco di Paola, ch'egli decorò de' suoi lavori.

CASTELLAMONTE CONTE CARLO, primo ingegnere, intendente delle fortificazioni, e luogotenente generale di artiglieria, fioriva nella prima metà del secolo xvn.

CASTELLAMONTE AMEDEO, figliuolo del precedente, valente architetto al servizio del duca Carlo Emanuele II, fu consigliere di stato, sopraintendente delle fabbriche e fortificazioni, artista di merito distinto mancò ai vivi nel

1675.

CASTELLANO GIUSEPPE, architetto civile ed idraulico, scrisse e pubblicò varie opere, che gli procacciarono assai bella fama fu membro del collegio di filosofia per la classe di matematica, e maggiore nel corpo R. del genio civile.

CASTELLI FILIPPO, architetto, membro del congresso degli edili, è autore di lodati lavori, e nella sua età di ottant'anni conservava molta immaginazione, ed una ben rara presenza di spirito.

CERONI GIUSEPPE ANTONIO, avv. ed architetto civile ed idraulico, nacque in questa città nel 1783, fu membro del congresso degli edili, maggiore nel corpo R. del genio civile, morì nel 1816.

COLLINI IGNAZIO SECONDO MARIA, nacque in Torino nel 1724; mancò ai vivi nel 1793: fu membro dell'accademia reale di pittura e scoltura: fece i suoi studi in Roma; e divenne rinomato scultore in marmo: varie delle sue opere furono destinate a decorare il palazzo del Re. Tra i suoi allievi si distingue Giudice Giuseppe, artista molto intelligente. COLLINI FILIPPO MARIA, fratello del precedente, ma di merito a lui inferiore, fu anche membro dell'accademia reale di pittura e scoltura.

DALPOZZO ISABELLA MARIA, pittrice di assai chiara fama, dipingeva nel 1666, nella chiesa di s. Francesco, una Vergine con alcuni santi; quadro che viene riguardato come superiore a tutti i dipinti che comparvero in Torino a quell'epoca.

DELLALA, conte di Beinasco, architetto del re Carlo Emanuele III, e poi del re Vittorio Amedeo III, fu molto stimato per le sue opere architettoniche: era decano del congresso degli edili. Mancò ai vivi nel 1805.

DEVINCENTI, cavaliere commendatore, capo del corpo

reale d'astiglieria e capo del corpo degli edili, diè prove di essere peritissimo nelle arti del disegno.

DUGUÈ FILIPPO, figliuolo di un artista modellatore e scultore in bronzo, nacque in Torino nel 1777, lavorò col suo genitore, ed intraprese ogni sorta di lavori in bronzo e in doratura per ciò che riguarda la decorazione.

GRASSI TARQUINIO, nato in questa città sul principio. del secolo xvii, dipinse alcuni lodati quadri, imitando felicemente le dipinture della scuola di Bologna nei tempi del Cignani.

LAVY LORENZO, incisore alla zecca di Torino, autore di medaglie storiche della R. Casa di Savoja, membro dell'accademia reale di pittura e di scultura, mancò ai vivi nel 1789. Il suo figliuolo Amedeo, incisore anch'egli molto riputato, lavorava in Roma nello studio del marchese Canova, e dimostrò un bel talento per la scultura.

MELINI CARLO DOMENICO, distintissimo incisore,-pensionario di S. M., imparò l'arte sua in Parigi, e si rese ceJebre pe' suoi intagli dell'educazione di Amore, dei figliuoli del principe di Turena, della bella sorgente, che fu dipinta dal Nattier, e del ritratto del re Carlo Emanuele II: morì in Torino, ove nacque, nel 1780.

MICHELA, pittore di architettura, molto si distinse verso il 1750 negli affreschi. L'Olivieri riempi sovente di figure i quadri del Michela.

MICHELOTTI IGNAZIO, figliuolo del celebre fondatore della scuola sperimentale d'idraulica, architetto della città di Torino, membro della R. accademia delle scienze, della classe di matematica in questa R. università, del congresso degli edili, e maggiore nel corpo reale del genio civile, fu uomo profondo nella scienza da lui professata e autore di parecchie dotte memorie, per cui venne assai chiaro il suo nome. Il canale derivato dal Po, che dirige le acque sui molini di N. D. del Pilone, fu scavato sopra i suoi disegni, e sotto la direzione di lui.

MILOCCO ANTONIO, dipinse molti affreschi in Torino sua patria nella prima metà del secolo XVIII: alcuni falsamente credono ch'egli fosse allievo del Beaumont.

MONTICONE GIUSEPPE, nacque in questa capitale nel

1773 fu allievo del Pécheux: fu pittore di storia; scrisse un elogio del pittore Angelo Vacca.

NIPOTE IGNAZIO, pittore torinese, fece molti affreschi assai belli visse nella seconda metà del secolo xvIII.

OLIVIERI DOMENICO, nacque nel 1679, morì in questa città sua patria nel 1755, e fu sepolto nella basilica di santa Croce: questo pittore prese ad imitare le belle tavole della scuola fiamminga, onde sono decorate le gallerie del Re. Disegnava le figure con buon gusto, e le sue tavole sono composte e dipinte con molto ingegno e con molta accura

tezza.

PALMIERI PIETRO, di cui lamentiamo la recente perdita, siccome quella di un amico, che alla gentilezza dei modi univa la bontà dell'animo ed una grande rettitudine, fu ispettore delle scuole di belle arti della città di Torino sua patria, disegnatore corretto ed intelligente: i suoi primi intagli fecero concepire di lui le più belle speranze, e sarà sempre lodata la sua incisione dell' Educazione di Amore: ebbe a maestri il suo padre professore di disegno nella nostra università, distinto pittore, disegnatore ed intagliatore, membro delle accademie di Parma e di Bologna: fu incomparabile nell'arte di rappresentare gli animali, le scene di oggetti rustici e campestri, ed immitabile nelle sue composizioni, ne' suoi disegni a penna, che eccitano l'ammirazione degli intelligenti.

PORPORATI CARLO ANTONIO, celebre intagliatore, fu l'emulo di Wille, di Bervick, e di Morghen, onorò davvero la sua patria; fu membro dell'accademia reale di pittura e di scoltura, dell'accademia di Parigi, e quindi dell'instituto.

PREGLIASCO, nacque in questa città nel 1759: fu riputatissimo disegnatore per la parte dell'ornato e della decorazione. S. A. S. il principe di Carignano lo nominò disegnatore degli ornati del suo palazzo. Il raro suo merito fece sì che venne chiamato a Napoli per decorarvi il nuovo teatro di s. Carlo: fu padre di due figliuole, che si distinsero per la loro maniera di dipingere in miniatura.

REVELLI, nipote del cav. Beaumont, fu professore di disegno, e pubblicò un libro sull'arte della pittura. Si conoscono i suoi dipinti, l'effetto dei quali proviene dalla luce

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