Biblioteca d'autori italiani ...F.A. Brockhaus, 1882 |
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... Nulla al disegno , ove o si fermi , o vôlto Sia l'impeto dell ' arme in altro loco . Che gioverà l'aver di Europa accolto Sì grande sforzo , e posto in Asia il foco , Quando sia poi di sì gran moti il fine Non fabbriche di regni , ma ...
... Nulla al disegno , ove o si fermi , o vôlto Sia l'impeto dell ' arme in altro loco . Che gioverà l'aver di Europa accolto Sì grande sforzo , e posto in Asia il foco , Quando sia poi di sì gran moti il fine Non fabbriche di regni , ma ...
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... nulla l ' estingua . 34 , 1. SI MOSTRA : nella Conq . i primi sei versi suonano : Poscia adorano i Duci al sacro altare , Tutti seguendo Lui ch'è sol primiero ; Quindi alle schiere in maestate appare Degno per merto di sovrano impero ...
... nulla l ' estingua . 34 , 1. SI MOSTRA : nella Conq . i primi sei versi suonano : Poscia adorano i Duci al sacro altare , Tutti seguendo Lui ch'è sol primiero ; Quindi alle schiere in maestate appare Degno per merto di sovrano impero ...
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... nulla manca , è il sangue regio . Mille son di gravissima armatura : Sono altrettanti i cavalier seguenti , Di disciplina ai primi e di natura , E di arme e di sembianza indifferenti , Normandi tutti , e gli ha Roberto in cura , Che ...
... nulla manca , è il sangue regio . Mille son di gravissima armatura : Sono altrettanti i cavalier seguenti , Di disciplina ai primi e di natura , E di arme e di sembianza indifferenti , Normandi tutti , e gli ha Roberto in cura , Che ...
Pagina 15
... vostri nomi , ch ' i ' gli ebbi per nulla . FRATI : fratelli ; cfr . Dante Inf . XXX , 77 . XV , 136 ecc . - 7. LO SCUDO : insegna dei duchi di Milano . 5 . 57 58 59 60 61 56 , 5 . Ove DELL'ESERCITO . ] 15 CANTO I. St. 53-56 .
... vostri nomi , ch ' i ' gli ebbi per nulla . FRATI : fratelli ; cfr . Dante Inf . XXX , 77 . XV , 136 ecc . - 7. LO SCUDO : insegna dei duchi di Milano . 5 . 57 58 59 60 61 56 , 5 . Ove DELL'ESERCITO . ] 15 CANTO I. St. 53-56 .
Pagina 17
... nulla paventi . Vedi appresso spiegar l'alto vessillo Col diadema di Piero e con le chiavi . Qui settemila aduna il buon Camillo Pedoni , di arme rilucenti e gravi : Lieto che a tanta impresa il ciel sortillo , Ove rinnovi il prisco ...
... nulla paventi . Vedi appresso spiegar l'alto vessillo Col diadema di Piero e con le chiavi . Qui settemila aduna il buon Camillo Pedoni , di arme rilucenti e gravi : Lieto che a tanta impresa il ciel sortillo , Ove rinnovi il prisco ...
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Parole e frasi comuni
adorno Adrasto albergo alfin allor altrui amor anco arda Argante armati arme Armida Asia avea Buglion campo Canz cavalier Chè ciel Circasso Clorinda Codd colpo Cong Conq Dante Inf Dante Parad Dante Purg destra destrier dolce duce Egitto elmo empio Etiopi Eufrate fero ferro fiamma foco Franchi fugge furor genti Gerusalemme gira Goffredo gran grida Guelfo guerra guerrier guisa indi intanto intorno invitto Ismeno l'arme lieto loco lunge medesmo mille mira monte mortali morte mostri mura nemico notte novo occhi oltra omai onor opre Ovid pagan Palestina passi percosse periglio Petr petto piaga pianto piè poscia pregio primiero pugna puote Quinci Quivi regno Rinaldo sangue scudo sdegno secura segg sembiante signor sovra spada spirti stuol suon Tancredi terra torre tosto trombe tronco turba usbergo vede veggio vinto Virg VMCO volge volve
Brani popolari
Pagina 343 - Deh mira - egli cantò - spuntar la rosa dal verde suo modesta e verginella, che mezzo aperta ancora e mezzo ascosa, quanto si mostra men, tanto è più bella. Ecco poi nudo il sen già baldanzosa dispiega; ecco poi langue e non par quella, quella non par che desiata inanti fu da mille donzelle e mille amanti.
Pagina 342 - Vezzosi augelli infra le verdi fronde temprano a prova lascivette note ; mormora l'aura, e fa le foglie e l'onde garrir che variamente ella percote. Quando taccion gli augelli alto risponde, quando cantan gli augei più lieve scote ; sia caso od arte, or accompagna, ed ora alterna i versi lor la musica óra.
Pagina 30 - 1 velo e '1 casto manto è a lei rapito: stringon le molli braccia aspre ritorte. Ella si tace, e in lei non sbigottito, ma pur commosso alquanto è il petto forte; e smarrisce il bel volto in un colore che non è pallidezza, ma candore.
Pagina 3 - l fine omai di quel piovoso inverno, Che fea l'armi cessar, lunge non era; Quando dall'alto soglio il Padre eterno, Ch' è nella parte più del ciel sincera, E quanto è dalle stelle al basso inferno, Tanto è più in su della stellata spera, Gli occhi in giù volse, e in un sol punto e in una Vista mirò ciò ch
Pagina 451 - Giace il cavallo al suo signore appresso: Giace il compagno appo il compagno estinto: Giace il nemico appo il nemico; e spesso Sul morto il vivo, il vincitor sul vinto.
Pagina 348 - Volea gridar: Dove, o crudel, me sola Lasci? ma il varco al suon chiuse il dolore Sì, che tornò la flebile parola Più amara indietro a rimbombar sul core.
Pagina 142 - E quanto è in lei d' altero e di gentile; E fuor la 'maestà regia traluce Per gli atti ancor dell' esercizio umile. Guida la greggia ai paschi, e la riduce Con la povera verga al chiuso ovile; E dall' irsute mamme il latte preme , E 'n giro accolto poi lo stringe insieme. Sovente, allor che su gli estivi ardori Giacean le pecorelle all'ombra assise, Nella scorza de...
Pagina 320 - Nomi, e senza soggetto idoli sono Ciò che pregio, e valore il mondo appella. La fama, che invaghisce a un dolce suono Voi superbi mortali, e par sì bella, È un eco, un sogno, anzi del sogno un'ombra, Ch'ad ogni vento si dilegua e sgombra.
Pagina 275 - ... 1 sole: e la man nuda e fredda alzando verso il cavaliero, in vece di parole gli da pegno di pace. In questa forma passa la bella donna, e par che dorma.
Pagina 277 - ... 1 primo error mi recheranno inante, e del sol che scoprì le mie sventure, a schivo ed in orrore avrò il sembiante. Temerò me medesmo; e da me stesso sempre fuggendo, avrò me sempre appresso.