Or su movi Donna, e piovi La rugiada Semelea; Metti cura Ch'ella pura, Pura sia Tíonea. Di mia Diva Se si scriva Il bel nome, è con sei note; Or per questo Io m' appresto A lasciar sei coppe vote. Ma se io soglio Nel cordoglio Sempre dir del suo bel vanto; Maggiormente Al presente N' ho da dir, che rido, e canto. Son ben degni, Che io m' ingegni Quei begli occhi ad onorarli ; Son ben degni Che io m'ingegni Quei bei risi a celebrarli. Fama dice La Fenice Apparir nel mondo sola ; Che si mira, Che s'ammira Per ciascun quando ella vola: Che le piume D' aureo lume, E di porpora è vestita; Che d'intorno Spande giorno Con la testa oricrinita. Qual Fenice Uom mi dice? Fumi sono i pregi intesi; Più si mira, Più s'ammira Sovra i liti Savonesi. Via più sola Qui sen vola La bellezza, onde io tutto ardo; Più di luce Quì produce L'Oriente del suo sguardo. Viva rosa Rugiadosa Di costei la guancia infiora: Mai tal ostro Non fu mostro Per l'augel, che sì s' onora. |