Aggiunta ai componimenti lirici: de' più illustri poeti d'Italila, Volume 2T. Becket, 1808 |
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Pagina 17
... occhi suoi , Sonno , ti chier ; che ristorarla puoi . Placido Sonno , solo D'ogni fatica e duolo Pace , e del mondo universal quícte , Te nell ' ombra di Lete TOM . II . C Creò la notte , e empìo Di dolcezza , e FRACASTORO 17.
... occhi suoi , Sonno , ti chier ; che ristorarla puoi . Placido Sonno , solo D'ogni fatica e duolo Pace , e del mondo universal quícte , Te nell ' ombra di Lete TOM . II . C Creò la notte , e empìo Di dolcezza , e FRACASTORO 17.
Pagina 39
... occhi ad onorarli ; Son ben degni Che io m'ingegni Quei bei risi a celebrarli . Fama dice La Fenice Apparir nel mondo sola ; Che si mira , Che s'ammira Per ciascun quando ella vola : Che le piume D ' aureo lume , E di porpora è vestita ...
... occhi ad onorarli ; Son ben degni Che io m'ingegni Quei bei risi a celebrarli . Fama dice La Fenice Apparir nel mondo sola ; Che si mira , Che s'ammira Per ciascun quando ella vola : Che le piume D ' aureo lume , E di porpora è vestita ...
Pagina 68
... Vagli a porre Nelle man spumosa tazza . Egli beve ; indi gli sfida : A tai grida Essi fan d ' intorno piazza . Ma dov'è , dov'è sparito Sì gradito Dolce sonno agli occhi miei ? O buon Bacco Tionéo 68 COMPONIMENTI LIRICI.
... Vagli a porre Nelle man spumosa tazza . Egli beve ; indi gli sfida : A tai grida Essi fan d ' intorno piazza . Ma dov'è , dov'è sparito Sì gradito Dolce sonno agli occhi miei ? O buon Bacco Tionéo 68 COMPONIMENTI LIRICI.
Pagina 69
de' più illustri poeti d'Italila Thomas James Mathias. Dolce sonno agli occhi miei ? O buon Bacco Tionéo Bassaréo , Tu se ' Re degli altri Dei . E se il sogno al pensier vago È un imago Delle cose occorse il giorno ; Quindi ognun ...
de' più illustri poeti d'Italila Thomas James Mathias. Dolce sonno agli occhi miei ? O buon Bacco Tionéo Bassaréo , Tu se ' Re degli altri Dei . E se il sogno al pensier vago È un imago Delle cose occorse il giorno ; Quindi ognun ...
Pagina 86
... Vostre labbra al rio veleno ; Che s ' ei serpe entro del seno Ah ch ' estinguer nol potrete , Benchè a spegnerlo dagli occhi Lagrimando il duol trabocchi . DELLO STESSO . ALTRI la rosa Vaga amorosa LA VIOLA 86 COMPONIMENTI LIRICI.
... Vostre labbra al rio veleno ; Che s ' ei serpe entro del seno Ah ch ' estinguer nol potrete , Benchè a spegnerlo dagli occhi Lagrimando il duol trabocchi . DELLO STESSO . ALTRI la rosa Vaga amorosa LA VIOLA 86 COMPONIMENTI LIRICI.
Parole e frasi comuni
adorno allor alma amanti Amor Anacreonte ANGIOLO POLIZIANO apriche ardente arene Aure aurea Aurora Baccanti Bacco bella Venere beltà BENEDETTO MENZINI bever biondi canto CANZONETTA CARLO INNOCENZO FRUGONI cetra ch'io Chè chiome ciel ciglia Cintia Clori colle core crine crudel d'Amore D'aspri d'intorno D'ogni Damigella Tutta bella dardi diletto DITIRAMBICA dolcezza dolci parole doman non v'è duolo Ecco Febo ferir foco FRACASTORO freme frondi fugge GABRIELLO CHIABRERA gentil GIROLAMO FRACASTORO Idalia infelice l'alma L'onda labbri lacci langue languidetto Lascia leggiadro LEUCIPPE mai Ti sovverrai mar crudele mille mira mirti Nice Ninfa nocchier occhi odorate ognor Ognun segua ondoso onor ostro pastor Pastorella petto piangendo pianto Picciol piè plettro prato primavera ride riso riva rose rugiada s'ei saetta sasso scherzar sdegno Selve sospiri sponda stral suole tempre Udite umor v'è certezza vago velo venti vidi virtù vuol esser lieto zefiretto
Brani popolari
Pagina 210 - Quel che or m'alletta o spiace, Se lieto o mesto or sono, Già non è più tuo dono, Già colpa tua non è: Che senza te mi piace La selva, il colle, il prato; Ogni soggiorno ingrato M'annoia ancor con te.
Pagina 4 - QUANT' e bella giovinezza che si fugge tuttavia ! chi vuol esser lieto, sia : di doman non c
Pagina 208 - Che in me non trova sdegno Per mascherarsi Amor. Non cangio più colore, Quando il tuo nome ascolto, Quando ti miro in volto Più non mi batte il cor. Sogno, ma te non miro Sempre ne' sogni miei: Mi desto, e tu non sei II primo mio pensier.
Pagina 223 - La Ninfa mia dov'è?' Dall'una all'altra aurora Te andrò chiamando ognora; E tu chi sa se mai Ti sovverrai di me! Io rivedrò sovente Le amene piagge, o Nice, Dove vivea felice Quando vivea con te. A me saran tormento Cento memorie e cento; E tu chi sa se mai Ti sovverrai di me! 'Ecco', dirò, 'quel fonte Dove avvampò di sdegno, Ma poi di pace in pegno La bella man mi die.
Pagina 31 - ... ride la terra. Quando avvien che un zefiretto per diletto bagni il piè nell'onde chiare, sicché l'acqua in sull'arena scherzi appena, noi diciam che ride il mare. Se giammai tra...
Pagina 212 - De' rischi che passò. Dopo il crudel cimento Narra i passati sdegni, Di sue ferite i segni Mostra il guerrier così.
Pagina 186 - Si vedria che i lor nemici hanno in seno; e si riduce nel parere a noi felici ogni lor felicità.
Pagina 213 - Parlo, ma sol parlando Me soddisfar procuro; Parlo, ma nulla io curo Che tu mi presti fé; Parlo, ma non dimando Se approvi i detti miei Né se tranquilla sei Nel ragionar di me. Io lascio un incostante: Tu perdi un cor sincero: Non so di noi primiero Chi s'abbia a consolar.
Pagina 209 - Confuso più non sono Quando mi vieni appresso : Col mio rivale istesso Posso di te parlar. Volgimi il guardo altero, Parlami in volto umano...
Pagina 223 - A me saran tormento Cento memorie e cento ; E tu, chi sa, se mai Ti sovverrai di me ! Ecco, dirò, quel fonte Dove avvampò di sdegno, Ma poi di pace in pegno La bella man mi diè ; Qui si vivea di speme, Là si languiva insieme : E tu, chi sa, se mai Ti sovverrai di me!