Aggiunta ai componimenti lirici: de' più illustri poeti d'Italila, Volume 2T. Becket, 1808 |
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Pagina 23
... Miser ' alma , Che discior ti fe ' da riva , Tornerà , non ti diss ' io , Mar sì rio , Che indi uscir non saprai viva ? Ecco nembi oscuri , e venti , Tuoni ardenti Contra te sorgono insieme ; Rotte son antenne CHIABRERA 23 DELLO STESSO. ...
... Miser ' alma , Che discior ti fe ' da riva , Tornerà , non ti diss ' io , Mar sì rio , Che indi uscir non saprai viva ? Ecco nembi oscuri , e venti , Tuoni ardenti Contra te sorgono insieme ; Rotte son antenne CHIABRERA 23 DELLO STESSO. ...
Pagina 85
... riva al mar , che rade Di Posilipo la sponda , Oh chi'l crede ? da quell ' onda Sorger vidi alma beltade ; La beltà di Citerea , Ch'allor nata in mar parea . Sotto'l chiaro aperto cielo Nuda il petto si vedea ; E la chioma , che scendea ...
... riva al mar , che rade Di Posilipo la sponda , Oh chi'l crede ? da quell ' onda Sorger vidi alma beltade ; La beltà di Citerea , Ch'allor nata in mar parea . Sotto'l chiaro aperto cielo Nuda il petto si vedea ; E la chioma , che scendea ...
Pagina 89
... riva Meravigliando disse , Ecco che sorge il sole ; Ma nella accesa e viva Fiamma già non si affisse ; Chè l'occhio uman non suole A quel diluvio immenso Aver capace il senso . Sì dice Amore ; e il credo : Però che agli occhi miei Colà ...
... riva Meravigliando disse , Ecco che sorge il sole ; Ma nella accesa e viva Fiamma già non si affisse ; Chè l'occhio uman non suole A quel diluvio immenso Aver capace il senso . Sì dice Amore ; e il credo : Però che agli occhi miei Colà ...
Pagina 110
... riva Si languiva , Si struggeva a poco a poco . Quanti mai sospiri e quanto Sparsi pianto , Per pietà de l'agnelletto ! Quante volte mi chinai , Ti baciai Mio Dorin , ti strinsi al petto ! Ora a un tratto eccolo sano Per lo piano ...
... riva Si languiva , Si struggeva a poco a poco . Quanti mai sospiri e quanto Sparsi pianto , Per pietà de l'agnelletto ! Quante volte mi chinai , Ti baciai Mio Dorin , ti strinsi al petto ! Ora a un tratto eccolo sano Per lo piano ...
Pagina 131
... riva al Tebro Io celébro Te coi nappi ossequíosi : Te de l'Umbria illustre fregio , Vate egregio De ' più chiari e più famosi ; Te il cui nome orna ed infiamma Di tal fiamma A Quirin la fronte augusta ; Ch'ella più per te si accende , E ...
... riva al Tebro Io celébro Te coi nappi ossequíosi : Te de l'Umbria illustre fregio , Vate egregio De ' più chiari e più famosi ; Te il cui nome orna ed infiamma Di tal fiamma A Quirin la fronte augusta ; Ch'ella più per te si accende , E ...
Parole e frasi comuni
adorno allor alma amanti Amor Anacreonte ANGIOLO POLIZIANO apriche ardente arene Aure aurea Aurora Baccanti Bacco bella Venere beltà BENEDETTO MENZINI bever biondi canto CANZONETTA CARLO INNOCENZO FRUGONI cetra ch'io Chè chiome ciel ciglia Cintia Clori colle core crine crudel d'Amore D'aspri d'intorno D'ogni Damigella Tutta bella dardi diletto DITIRAMBICA dolcezza dolci parole doman non v'è duolo Ecco Febo ferir foco FRACASTORO freme frondi fugge GABRIELLO CHIABRERA gentil GIROLAMO FRACASTORO Idalia infelice l'alma L'onda labbri lacci langue languidetto Lascia leggiadro LEUCIPPE mai Ti sovverrai mar crudele mille mira mirti Nice Ninfa nocchier occhi odorate ognor Ognun segua ondoso onor ostro pastor Pastorella petto piangendo pianto Picciol piè plettro prato primavera ride riso riva rose rugiada s'ei saetta sasso scherzar sdegno Selve sospiri sponda stral suole tempre Udite umor v'è certezza vago velo venti vidi virtù vuol esser lieto zefiretto
Brani popolari
Pagina 210 - Quel che or m'alletta o spiace, Se lieto o mesto or sono, Già non è più tuo dono, Già colpa tua non è: Che senza te mi piace La selva, il colle, il prato; Ogni soggiorno ingrato M'annoia ancor con te.
Pagina 4 - QUANT' e bella giovinezza che si fugge tuttavia ! chi vuol esser lieto, sia : di doman non c
Pagina 208 - Che in me non trova sdegno Per mascherarsi Amor. Non cangio più colore, Quando il tuo nome ascolto, Quando ti miro in volto Più non mi batte il cor. Sogno, ma te non miro Sempre ne' sogni miei: Mi desto, e tu non sei II primo mio pensier.
Pagina 223 - La Ninfa mia dov'è?' Dall'una all'altra aurora Te andrò chiamando ognora; E tu chi sa se mai Ti sovverrai di me! Io rivedrò sovente Le amene piagge, o Nice, Dove vivea felice Quando vivea con te. A me saran tormento Cento memorie e cento; E tu chi sa se mai Ti sovverrai di me! 'Ecco', dirò, 'quel fonte Dove avvampò di sdegno, Ma poi di pace in pegno La bella man mi die.
Pagina 31 - ... ride la terra. Quando avvien che un zefiretto per diletto bagni il piè nell'onde chiare, sicché l'acqua in sull'arena scherzi appena, noi diciam che ride il mare. Se giammai tra...
Pagina 212 - De' rischi che passò. Dopo il crudel cimento Narra i passati sdegni, Di sue ferite i segni Mostra il guerrier così.
Pagina 186 - Si vedria che i lor nemici hanno in seno; e si riduce nel parere a noi felici ogni lor felicità.
Pagina 213 - Parlo, ma sol parlando Me soddisfar procuro; Parlo, ma nulla io curo Che tu mi presti fé; Parlo, ma non dimando Se approvi i detti miei Né se tranquilla sei Nel ragionar di me. Io lascio un incostante: Tu perdi un cor sincero: Non so di noi primiero Chi s'abbia a consolar.
Pagina 209 - Confuso più non sono Quando mi vieni appresso : Col mio rivale istesso Posso di te parlar. Volgimi il guardo altero, Parlami in volto umano...
Pagina 223 - A me saran tormento Cento memorie e cento ; E tu, chi sa, se mai Ti sovverrai di me ! Ecco, dirò, quel fonte Dove avvampò di sdegno, Ma poi di pace in pegno La bella man mi diè ; Qui si vivea di speme, Là si languiva insieme : E tu, chi sa, se mai Ti sovverrai di me!