Aggiunta ai componimenti lirici: de' più illustri poeti d'Italila, Volume 2T. Becket, 1808 |
Dall'interno del libro
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Pagina 35
... sento Il furor degli ardor ' miei ; Meno ardenti , Men cocenti Sono , ohimè , gl ' incendj Etnei . Nuova framma Più m ' infiamma , Arde il cor fuoco novello ; Se mia vita Non si aita , Ah ! che io vengo un Mongibello . Ma più fresca ...
... sento Il furor degli ardor ' miei ; Meno ardenti , Men cocenti Sono , ohimè , gl ' incendj Etnei . Nuova framma Più m ' infiamma , Arde il cor fuoco novello ; Se mia vita Non si aita , Ah ! che io vengo un Mongibello . Ma più fresca ...
Pagina 54
... sento ardore , Che par d'empio veleno . Ond ' è , ch ' un strido Innalzo , e grido ; Qual ha Colco , e Tessaglia , Velen sì forte , Che a questa morte Paragonar si vaglia ? Io così chieggio , Ma intanto veggio , Come alla 54 ...
... sento ardore , Che par d'empio veleno . Ond ' è , ch ' un strido Innalzo , e grido ; Qual ha Colco , e Tessaglia , Velen sì forte , Che a questa morte Paragonar si vaglia ? Io così chieggio , Ma intanto veggio , Come alla 54 ...
Pagina 99
... Mi rido un poco . Alfin s'avvede D'esser schernito , E lunge vola ; Ed io nel piede Resto impedito Con la parola , Ma a quel , ch'io sento Non ho tormento . GAETANA PASSERINI . LESBINA . LESBINA semplicetta Sen giva un MENZINI 99.
... Mi rido un poco . Alfin s'avvede D'esser schernito , E lunge vola ; Ed io nel piede Resto impedito Con la parola , Ma a quel , ch'io sento Non ho tormento . GAETANA PASSERINI . LESBINA . LESBINA semplicetta Sen giva un MENZINI 99.
Pagina 114
... sento , ahimè ! Sento Epidauro Fremer quel tauro , E baldandozo Imperíoso Vuol per mio duolo Ch'io beva solo 2 L'onda leggera , Che di Nocera a Mi si mandò 114 COMPONIMENTI LIRICI.
... sento , ahimè ! Sento Epidauro Fremer quel tauro , E baldandozo Imperíoso Vuol per mio duolo Ch'io beva solo 2 L'onda leggera , Che di Nocera a Mi si mandò 114 COMPONIMENTI LIRICI.
Pagina 179
... sento per tutte le vene , Alma grande , parlando con te ! No : non vive sì timido core , Che in udirti , con quelle catene Non cambiasse la sorte d ' un re . VOTO . Non giunge degli affetti La turba contumace A víolar la pace Del tuo ...
... sento per tutte le vene , Alma grande , parlando con te ! No : non vive sì timido core , Che in udirti , con quelle catene Non cambiasse la sorte d ' un re . VOTO . Non giunge degli affetti La turba contumace A víolar la pace Del tuo ...
Parole e frasi comuni
adorno allor alma amanti Amor Anacreonte ANGIOLO POLIZIANO apriche ardente arene Aure aurea Aurora Baccanti Bacco bella Venere beltà BENEDETTO MENZINI bever biondi canto CANZONETTA CARLO INNOCENZO FRUGONI cetra ch'io Chè chiome ciel ciglia Cintia Clori colle core crine crudel d'Amore D'aspri d'intorno D'ogni Damigella Tutta bella dardi diletto DITIRAMBICA dolcezza dolci parole doman non v'è duolo Ecco Febo ferir foco FRACASTORO freme frondi fugge GABRIELLO CHIABRERA gentil GIROLAMO FRACASTORO Idalia infelice l'alma L'onda labbri lacci langue languidetto Lascia leggiadro LEUCIPPE mai Ti sovverrai mar crudele mille mira mirti Nice Ninfa nocchier occhi odorate ognor Ognun segua ondoso onor ostro pastor Pastorella petto piangendo pianto Picciol piè plettro prato primavera ride riso riva rose rugiada s'ei saetta sasso scherzar sdegno Selve sospiri sponda stral suole tempre Udite umor v'è certezza vago velo venti vidi virtù vuol esser lieto zefiretto
Brani popolari
Pagina 210 - Quel che or m'alletta o spiace, Se lieto o mesto or sono, Già non è più tuo dono, Già colpa tua non è: Che senza te mi piace La selva, il colle, il prato; Ogni soggiorno ingrato M'annoia ancor con te.
Pagina 4 - QUANT' e bella giovinezza che si fugge tuttavia ! chi vuol esser lieto, sia : di doman non c
Pagina 208 - Che in me non trova sdegno Per mascherarsi Amor. Non cangio più colore, Quando il tuo nome ascolto, Quando ti miro in volto Più non mi batte il cor. Sogno, ma te non miro Sempre ne' sogni miei: Mi desto, e tu non sei II primo mio pensier.
Pagina 223 - La Ninfa mia dov'è?' Dall'una all'altra aurora Te andrò chiamando ognora; E tu chi sa se mai Ti sovverrai di me! Io rivedrò sovente Le amene piagge, o Nice, Dove vivea felice Quando vivea con te. A me saran tormento Cento memorie e cento; E tu chi sa se mai Ti sovverrai di me! 'Ecco', dirò, 'quel fonte Dove avvampò di sdegno, Ma poi di pace in pegno La bella man mi die.
Pagina 31 - ... ride la terra. Quando avvien che un zefiretto per diletto bagni il piè nell'onde chiare, sicché l'acqua in sull'arena scherzi appena, noi diciam che ride il mare. Se giammai tra...
Pagina 212 - De' rischi che passò. Dopo il crudel cimento Narra i passati sdegni, Di sue ferite i segni Mostra il guerrier così.
Pagina 186 - Si vedria che i lor nemici hanno in seno; e si riduce nel parere a noi felici ogni lor felicità.
Pagina 213 - Parlo, ma sol parlando Me soddisfar procuro; Parlo, ma nulla io curo Che tu mi presti fé; Parlo, ma non dimando Se approvi i detti miei Né se tranquilla sei Nel ragionar di me. Io lascio un incostante: Tu perdi un cor sincero: Non so di noi primiero Chi s'abbia a consolar.
Pagina 209 - Confuso più non sono Quando mi vieni appresso : Col mio rivale istesso Posso di te parlar. Volgimi il guardo altero, Parlami in volto umano...
Pagina 223 - A me saran tormento Cento memorie e cento ; E tu, chi sa, se mai Ti sovverrai di me ! Ecco, dirò, quel fonte Dove avvampò di sdegno, Ma poi di pace in pegno La bella man mi diè ; Qui si vivea di speme, Là si languiva insieme : E tu, chi sa, se mai Ti sovverrai di me!