, che erano sopra i capi delle Arci, in accordò ai 14. di Luglio nella Chieig sa di S. Cecilia in nome del Coinujy ne di Firenze, con Guido del gà i, Ridolfino , e suoi Consorci Signori del „ Castello di Trebbio, e con il Conso lo del medesimo Cascello di ricevere „. in esso presidio, e guarnigione da 2 mettervisi a volontà dei Fiorentini, ng secondo il gusco dei quali vollero es ser çenuci a far guerra, e pace con „ obbligo per ogni C.scello che fossero , per edificare di portare ogni anno un Cero alla Chiesa di S. Gio. Bicisca , e al Comune di Firenze dare una » Marca d'Argento; e il Podescà pro» messe loro che i Fiorentini non per, meccerebbero, che persona andasse », contro decri Trebbiesi, i quali coi i loro. Reni sarebbero crattati come Fiorentini , Le incombense di questi Rectori delle Arci, che nel 1204. gli trovo chiamari Priori, e negli anni successivi Consoli credo che fossero cucci quelli affari che riguardavano la prospericà del Commercio, e le Manifatture : Ho motivo di pensare ancora, che questo. Magi stra strato non solamente presiedesse all'ECQ.. nomico, ma anche fosse Giudice negli affari contenziosi , poichè ho osservata che la maggior parte dei Magistrati del la nostra Repubblica havevano la facoltà giudiciaria , L' Ammirato dando all' anno 1204. un' idea del Governo di Firenze, dice., che oltre ai Consoli , Podescà, e Priori delle Arti, vi era il Senatore della Cit-. tà, un Consiglio generale, uno speciale , e dieci buoni Uomini per sesco: ha esaminata seriamente questa proposizione, e ho fatte molcissime diligenze per ritrovare qualche. Documento che pos tesse provarla : ed in facci dai Docu. menti che ho ritrovati osservo essere stata dall? Ammirato accennata la veris tà. In una carta dell' anno 1201. contenente una Convenzione fra il Comu, ne di Firenze e un certo Gonnella di Guiduccio di S. Donato in Poci, e che noi riporteremo nel 2. Tomo leggo que, ste significanti parole , cum Consilio, » generali consilii consulum mercato2. fum , & militum, & Cambiacorum, » & Priorum omnium Arcium Floreny tinae Civitatis. » Parmi non possa meta mettersi in dubbto , che da queste parole deva comprendersi che intervenne a quell'atto il Consiglio Generale composto dei Consoli dei Mercanti, e dei Soldati, dei Cambiatori, e dei Priori di tutte le Arci. Imperocchè le parole , , cum Consilio generali Consilii Consu,, lum ,, credo certamente che devino spiegarsi col Consiglio Generale del Magistrato dei Consoli, essendo frequentis.. simi gli Arci di quei Tempi nei quali un semplice Magistrato vien chiamato Consiglio : e non poche volte si legge cun Consilio Consilii Consulum. E perciò credo che il Consiglio Generale della Repubblica in quel tempo consiscesse nella riunione di tutti i Magistrati della Città , e che non fosse composto di distinti Cittadini come pare, che pretenda l? Ammirato. Mi conferma in questa opinione una carta dell' anno 1204. che contiene ! elezione di un Sindaco, o sia Procuratore alla Corte di Roma per interessi della Repubblica nella Persona di Tignoso di Lamberto, poiché osservo essere intervenuti a quell'atto tutti i Magistrati della Città , e nominatamente i Consoli della Città che eraТот. І. po no Guido Uberti, Roggieri Giandonati, Albertino di Odarigo dello Scotta , Compagno Arrigucci, Aldobrandino Cavalcanti, Berlengherio d' lacopo, lacopo di Nerlo , Gherardo Rossi, Baldovinetto del quond. Borgognone, e Ugo di Giuda ; il Console di Giustizia , che era Manno di Albonetto; i Consoli dei soldaci, che erano Sizio, e Trinciavella , i Priori dei Mercanti, e delle Arti, che erano Latino, Giambono, e Guadagno, e il Senatore della Citcà che era Forte di Bilicozzo: (66) turci questi che compongono cinque discinti Magistrati uniti insieme elessero il suddetto. Procuratore. E chi non comprendera , che l' unione di tutti questi separati Magistrati, formava un sol corpo morale, che certamente esser doveva il Generale Consiglio della Repubblica , imperocchè non saprei indovinare con quale altro nome havessero i nostri antichi chiamata quell'adunanza , tanto più che era pracica quasi costante di tutte le Repubbliche di Italia, che solennemente ę coll' (66) Da questo Forte di Bilicozzo pretende la Nobile Famiglia dei Gondi di Firenze avere la sua Descendenza . coll'intervento del Generale Consiglio si costituissero i Sindaci, o siano Procuratori . • Nè credo possa abbattere questo mio sentimento una insigne Carca che riporterò nel 2. Tomo dell'anno 1197. contenente la memoria di una lega fatta fra diversi Comuni di Toscana, allo stabilimento della quale si vedano intervenuti oltre ai Consoli , e Consiglieri in num. di 129. soggetti, che certamente esser dovevano i componenti le diverse Magistrature della Repubblica , moltissimi altri Fiorentini, che forse questi potrebbero esser considerati per i componenti il General Consiglio, im. perocchè costoro, si conosce benissimo, che non formavano vérun corpo morale, per essere intervenuti al giuramento di mantenere quei patii, in più tempi, e penso possa credersi, che tanto, quanto fossero chiamati a ratificare quell'atto , per renderlo più solenne forse per essere i primari soggetti della Città, è forse quei soli che goder potevano del supremo onor del consolato. Credo che vi fosse anche quel Consiglio che l'Ammirato chiama Speciale I 2 @ creo |