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Terra Ambrosiis Panora decem, & novem, & pedes decem.

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Terra Domine Berte pedes septem & sexta pars unius pedis.

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Terra Domus Pauperum cum ipsa Domo viginti unum, panor., pedes ,, decem, & tres quarti unius pedis. Terra feci panora decem, & tertia pars unius pedis.

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Terra Domine Pavignane staria ,, duo, & unus Pes, & dimidium.

Terra Corsi filii Martini decem

» panora

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Terra Guillelmi Not. duo panora, ,, & duos pedes, & quarta pars unius », pedis.

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Terra Borghi Calzolari panora se,, ptem, & unus pes.

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Terra Gambacorte juxta viam, u,, num casolare parvum, summa in to,, tum sine dicto casolare panora decem & tres pedes & dimidium. Et sic di&ta Potestas, & Capitaneus, & Capitudines, & Priores confirmaverunt se insimul concordantes. Facta fuit di&ta concordia, & stabilimentum per dictam Potestatem, Capitaneum, & ,, Priores, & Capitudines Flor. in dicto

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Palatio anno Domini 1244. Ind. III. ;, die XIII. exeunte Decembris. Interfuerunt rogati Domini Ugo de Cassio, & Nicolaus, & Joannes de Ori,, co Jud. & Bonaventura Not. dite Potestatis, & Guido Stephani, & Guillelmus Guillelmi Nuntij Capitanei Nomina dictorum Priorum hec sunt.

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Jacobus Ottonelli, Bonfiliolus Baldetti, & Bonaccursus Capannesi, & Dominus Henricus de Coscia Judex, & Alio&tus Sodi, & Compagnus Co

rami.

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Ego Attavianus quod. Ulivieri Ímperialis Aule auctoritate Notarius, & tunc dictorum Capitud. pro Populo Floren. Not. existens, prædictis omnibus interfui, atque de mandato, & voluntate Potestatis, & Capitanei, & Priorum prædictorum scripsi, & pub

blicavi.

Le parole in principio di questa carta ab utroque Consilio Civitatis & Potestatis &e. mi tolgano ogni dubbio per credere, che il Consiglio della Città fosse il Consiglio Generale da noi sopra spiegato, e che il Consiglio del Podestà fosse quello stesso da noi creduto

nel

nel 1193. il Consiglio Speciale. E credo parimente che in quell' istesso anno 1250. fossero in gran parte questi due Consigli variati, poichè attese le rivoluzioni popolari fu riformato totalmente il regolamento della Repubblica.

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Vi era certamente un'altro Magistrato detto il Senatore della Città, nè in questo mentisce Scipione Ammirato. Da carta sopra citata dell' anno 1204. che conserva la memoria dell'elezione di un Sindaco per il Comune di Firenze alla Corte di Roma ci rammenta questa carica esercitata in quell' anno da Forte di Bilicozzo. Ma quali fossero le ingerenze di questo Senatore, la sua Autorità, e Dignità non ho trovato memoria che me ne renda avvisato, anzi ad eccettuazione di questa carta, non ho potuto rinvenire altro Istrumento, nè negli anni antecedenti, nè successivi, che ne faccia menzione. Nè posso credere che fosse il primo soggetto del supremo Magistrato come a prima vista, farebbe credere un tal Titolo, imperocchè osservo, che nella carta è l'ultimo notato dopo tutti gli altri Rappresen tanti.

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il Magistrato dei dieci buoni uomimini per Sesto (69) che l'Ammirato vuole che esistesse nell' anno 1204. per quante diligenze abbia fatte non r ho trovato memoria alcuna a quel tempo, e pare che se realmente in quell' anno fosse esistito, se ne dovesse avere da tanti atti che ci sono qualche contezza. La prima notizia che io abbia trovata di questa Magistratura è dell' anno 1235. e me la somministra un' Istrumento di alleanza stabilita fra i Fiorentini e gli e gli Orvietani in detto anno rogato da Ser Guglielmo di Berignano, il transunto del quale da me trovato in un libro di Memorie della Città di Firenze intitolato Zibaldoni, esistente nella Libreria dei PP. di S. Paolino di Firenze è il seguente.

Ann. 1235. Ind. VIII. die 4. Julii ,, Societas contracta inter Florentinos &

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(69) Era divisa la Città di Firenze a Sesti, ed erano denominati il Sesto di Porta del Duomo, il Sesto di S. Pancrazio, il Sesto di Borgo, il sesto di S. Piero Scheraggio; il Sesto di Porta S. Piero, e il Sesto d' Ol

trarno.

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(1) L'anno 1232. i Sanesi presero le Armi contro Montepulciano, l'espugnorno, e lo smantellarono. I Fiorentini che fino dall' anno 1203. si erano confederati con i Montepulcianesi, andarono con grosso esercito contro Siena, ed entrati nel suo Contado messero a ferro, e fuoco quanto incontrarono, e presero il Castello di Quercia grossa distante 4. miglia da Siena, seguitò la Guerra l'anno 1233. el'anno successivo, in cui i Fiorentini rovinarono molte Castella dei Sanesi, e fra queste Assiano, e Orgiale. Entrato l'anno 1235. fu trattata la pace, e a mediazione del Pontefice Gregorio IX. da cui per questo affare fu eletto in legato il Cardinal Prenestino, restò conclusa l'ultimo giorno del mese di Giugno, e fu dal detto Cardinale pubblicata solennemente nel Campo dei Fiorentini. Intervennero a questa pace molti distinti soggetti, e fra questi Ardingo Vescovo di Firenze, e il Podestà, Ubertino del Gesso come Procuratore della Repubblica Fiorentina Bonfiglio Vescovo di Siena, e Bernardino dei Pi da Modena Podestà dei Sanesi, Bonagrazia loro Procuratore Pagano Vescovo di Volterra, Ildebrando Vescovo di

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