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va mirabilmente un Placito ivi tenuto da Amadeo Conte del Sacro Palazzo , il quale principia con queste parole , Dum

ad præclaram Potestatem Domoi Lam3 berti piissimi Imperatoris inissus di

re&tus fuisset in finibus Thusciæ Anna, deus Comes Palacii , & cum venisset

Civitate Florentia in Domum Episco, pii ipsius Civitatis in acrio ante Ba„ silica San&i Joannis Baptiste (6) ivi

re

(6) Moltissimi sono gli Arti pubblici, che si trovano essere stati celebrati nel Palazzo Vescovile di S. Giovanni, e anche nella Chiesa stessa di S. Giovanni . L' Anno 1038. il dì 11. Maggio il Conte Bertaldo, Messo dell' Imperatore Corrado II. giudicò nel Palazzo di S. Giovanni nella Loggia maggiore a favore di Uberto Abbate di S. Miniato. L'Anno 1061. il dì 1. di Dicembre la Duchessa Beatrice nel Palazzo di S. Giovanni tenne un Giudizio a favore della Badia Fiorentina. L' Anno 1070. il 25. di Maggio l'istessa Duchessa nel medesimo luogo tenne altro Giudizio per Audimanno Abbate del Monastero di Fontebuona nel Contado di Siena. L' Anno 1076. il dì 6. di Giugno la gran Contessa Matilda giudicò nel medesimo luo

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, resideret una simul cum Adelbertus 5, Marchio , singulorum hoininum Justi

tias faciendas , ac deliberandas , resi

dentibus cum eis Helbingus (7) San&tæ * Parmensis , Lupus (8) Sanétæ Senensis ,,

Hedelbertus Sanctæ Lunensis , Geusula i fus (9) ipsius Civitatis Venerabilis Epi

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» SCO

go a favore di S. Anselmo Vescovo di Lucca intorno al possesso di Monte Catini in val di Nievole. E l' Anno 1100. la medesima Duchessa , nel medesimo luogo tenne un giudizio per i Canonici Fiorentini , Questa moltitudine d' atti pubblici tenuti nell' Episcopio di S. Giovanni ini fa pensare che ivi oltre all abitazione del Vescovo della Città, vi fosse anche quella del Duca , e Marchese di Toscana .

(7) Elbingo, o Elbringo successe nel Vescovado di Parma a Wibodo circa l'anno 895.; egli fu un Prelato di santa vita , ed in•tervenne al Concilio tenuto in Roma da Be- : nedetto IV. alla presenza di Lodovico IV. Imperatore per Pietro Vescovo di Lucca.

(8) Questo Documento ci dà contezza di un altro Vescovo di Siena nella persona di Lupo, non conosciuto dall'Ughelli,

(9) Grasulfo fu assunto al Vescovado di Firenze circa l' anno 897, e si trova interve

nuto

, scopus; Joannes , Adelbertus , Eriten

Judices Domni Imperatoris ; Wine5 childus , Vassalli suprascripto Adel

berti Marchioni, Teudifrascius Co

mes ipsius Civitatis ; Rotari , & Pe,, trus Scavinis ipsius Civitatis &c. , Prova l'istesso anche un'altro diploma dell'istesso Imperatore dell'anno 898. spedito a favore della Chiesa Fiorentina , confermandoli una parte della Corte Beneventana posta presso la Chiesa di S. Miniato.

E che nell'anno 899. Firenze fosse suddita di Berengario Re d'Italia , lo dimostra un Diploma di quell' anno di esso Sovrano, che conferma alla medesima Chiesa Fiorentina il possesso della suddetta Corte Beneventana , il qual Diploma è del seguente tenore ,

,, In honorem Domini nostri Jesu „Christi Dei Eterni Berengarius Divi,, na favente Clementia Rex . Si Vene» rabilium locorum divino cultui man22 cipatis Episcopacibus munus quodlibet

w no

nuto al suddetto Concilio tenuto in Roma da Benedetto IV. alla presenza di Lodovico IV. Jiuperatore per Pietro Vescovo di Lucca .

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» nostre dapsilitatis concedimus premia ,, sine fine mansura domino largiente „ percipere non ambigimus. Quaproptet

omnium fidelium sanctæ. Dei Ecclesiz nostrorumque presentium scilicet , &

futurorum noverit industria , quoniam „ intervento , ac petitione Zenobi Vene » rabilis Episcopi , & dilecti Consiliarii , noscri concessimus, & condonavimus „ Ecclesiæ Sanctorum Joannis, & Minia» ti que caput ese Florentini Episcopa99 tus , cui auctore Deo Grasulphus Epi„ scopus præesse videtur; Terra videli. » cec ad modias duodecim que dicitur » Campus Regis prope ipsam Ecclesiam » S. Joannis positam , hattenus perri„ nentem de Curte Regis sita Floren

tie, & ica determinatur : de duabus » partibus terram ipsius Ecclesiæ , ex w tertia parte præcurrit Fluvius Munio » ne , de quarta vero parte cerra qua 9, Magiberti , & Mauriperci, & Floriper„ ti , eorumq. Consortium . Aliam quo» que petiam terram ad modios sex ha„ ctenus pertinentem de Curte Beneven„ tana , positam prope Ecclesiam S. Mi9 niaci , & est ipsa terra circumdata de „ omni parte terra beati Miniati ; in

cujus

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, cujus Ecclesia Sanctorum Corpora octo „ quiescunt , de nostro Jure , & potein state prædictam Terram , sicut supe, rius legitar , etiain suis terminationi, bus in Jus , & potestatem ipsius Ec

clesiæ modis omnibus transfundimus, „ & perdonamus , ut Præsul ipsius Ec, clesiæ habeat, teneat , atque posside

at, potestatemque habeat ad honorem » jam dicti Episcopatus donandi , ven

dendi, commutandi , seu mancipandi » remota tocius potestatis inquietudine

exempla , Si quis igitur , quod mini

me credimus, contra hoc nostre con, cessionis præceptum insurgere tenta

veric , si ad se compositurum auri » Opcimi libras triginta , medietatem pa2 latio nostro, & medietatem ipsius Ec,clesiæ. Ut autem verius credatur, & ,, diligentius ab omnibus observetur, ma » nu propria roborarum , annulo nostro ,, subter iussimus sigillari exempla • Signum Domini Berengarii gloriosissimi Regis . . .

.. “ · Martinus &c. Ad vicem Petri Episcopi , & Archicancellarii recognovi.

Data 7. Kal. Maii anno Incarnationis Domini 899. D. autem Berengarii

glo

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