Vocabolario milanese-italiano, Volume 5Dall' Imp. regia stamperia, 1856 |
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Parole e frasi comuni
1.º sig aggett alcuni anca Andà aqua Avè Avegh Balla bella bocca bozzoli Briantéi Brianz Brianzuoli buon Carena chiamano co'l commune cont contadini contado corr cossa Cultiv d'on desinenza detto dialetto dialetto milanese Dicesi dicono dimin dire donna Erba fanno fare Figuratam filo fior fœura fornace frase frumento g'ha gh'è Giugà giuoco grano turco grosso i. q. G indree insù ital l'aja l'aqua Latini lavoro legno Ligaa lingua luogo Maggi mangia Marsc Menegh Mett mezzo milanese minga Monti Murat nome pane parlando passo Pavesi pesce pianta piglia Prontu propriam pure pussee Riso Robba s'usa Scovin secco senso seta signif simili Sinon specialm specie spiga su'l suono sust terra terreno Tirà tosc Toscani Trà tralci vacche vale vece verbo vernacolo verso il Comasco Vess vino Vocab vœur vulgare
Brani popolari
Pagina 3 - Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto, ed a quel modo Che ditta dentro, vo significando.
Pagina xvii - Raccolta di proverbi toscani con illustrazioni, cavata dai manoscritti di Giuseppe Giusti ed ora ampliata ed ordinata. Firenze, Le Monnier, 1853.
Pagina 43 - Ma perché egli è poco , a' contadini del poggio rincresce il lavorarle bene, e tirano loro il collo ; però bisogna farle a sua mano : per lo contrario, i contadini del piano fanno più vezzi alle vigne ; perch' elle fanno il vino più gagliardo.
Pagina 135 - I. .ambe gli aridi stami e di pallore Veste .il suo lume ognor più scarso e lento, E guizza irresoluta, e par che amore Di vita la richiami, infin ohe scioglie L'ultimo volo e sfavillando muore; Tal quest'alma gentil, che morte or toglie...
Pagina 3 - J e dall'altra parte fortemente in terra si ficca una pertica, avente in capo un lacciuolo e una piccola corda con un fuscello, per lo quale la pertica piegata si ferma all'archetto e alla piccola fenditura, che si fa in capo della verga che tiene il topo; e 'I lacciuolo si stende intorno al topo o...
Pagina 240 - ... indole, più sincera che insinuante, porta impresse le vestigia della nostra istoria, le origini celtiche si manifestano indelebilmente nei suoni ; le romane nel dizionario ; qualche lieve solco lasciato dall'infeconda età longobardica, a gran pena si discerne, mentre vi giacciono inesplorate ancora le tracce di qualche cosa che fu più antico e più nativo dei Romani e forse dei Celti.
Pagina xviii - Storia fiorentina di Benedetto Varchi, con aggiunte e correzioni tratte dagli autografi, e corredata di note per cura e opera di Lelio Arbib. — Firenze, i843f voi. 3 in-8. Villani Gio. Istor. fior. — Istorie fiorentine di Gio. Villani. Ediz. milanese de
Pagina 254 - Trasformati a stento sì ma quasi a forza andò perdendo terreno a fronte di esereizj più fruttuosi. Birago, Balestrieri , Tanzi vennero consacrando nelle loro poesie li acquisti fatti vie via dal vernacolo parlato, lo ripolirono con quella lima dolce che unica sa far concordi uso e filosofia nel trasferire l'idiomi dal parlare allo scrivere, e lo prepararono a quell'apice di perfezione. cui seppe condurlo all'eia nostra il principe dei nostri poeti vernacoli.
Pagina 6 - Candireé iq G. Argentinoli , aggeli, di Tèrra. V. Tèrra iq G. Aria (in) agg. Perd l'aria. Perdere la tramontana, la bussola. Turbarsi in modo da non saper più quel che uom si laci
Pagina 281 - Cherubini (la edizione, Milano, Dalla Stamperia Reale, 1814) si legge che il Cantù, alcuni anni prima (1835), aveva pubblicato una Cicalata su i nostri idiotismi «con lo scopo di provare che infiniti di essi esistono anche nel toscano, e molti d'uso vivo alla giornata; e ciò (diss'egli poi nel Milano e suo territorio, p. 99) per assolvere l'Autore dei Promessi Sposi dalla taccia appostagli di troppo lombardizzare, e dall'erronea colpa affibbiatagli da un...