Vocabolario milanese-italiano, Volume 5

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Dall' Imp. regia stamperia, 1856
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 3 - Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto, ed a quel modo Che ditta dentro, vo significando.
Pagina xvii - Raccolta di proverbi toscani con illustrazioni, cavata dai manoscritti di Giuseppe Giusti ed ora ampliata ed ordinata. Firenze, Le Monnier, 1853.
Pagina 43 - Ma perché egli è poco , a' contadini del poggio rincresce il lavorarle bene, e tirano loro il collo ; però bisogna farle a sua mano : per lo contrario, i contadini del piano fanno più vezzi alle vigne ; perch' elle fanno il vino più gagliardo.
Pagina 135 - I. .ambe gli aridi stami e di pallore Veste .il suo lume ognor più scarso e lento, E guizza irresoluta, e par che amore Di vita la richiami, infin ohe scioglie L'ultimo volo e sfavillando muore; Tal quest'alma gentil, che morte or toglie...
Pagina 3 - J e dall'altra parte fortemente in terra si ficca una pertica, avente in capo un lacciuolo e una piccola corda con un fuscello, per lo quale la pertica piegata si ferma all'archetto e alla piccola fenditura, che si fa in capo della verga che tiene il topo; e 'I lacciuolo si stende intorno al topo o...
Pagina 240 - ... indole, più sincera che insinuante, porta impresse le vestigia della nostra istoria, le origini celtiche si manifestano indelebilmente nei suoni ; le romane nel dizionario ; qualche lieve solco lasciato dall'infeconda età longobardica, a gran pena si discerne, mentre vi giacciono inesplorate ancora le tracce di qualche cosa che fu più antico e più nativo dei Romani e forse dei Celti.
Pagina xviii - Storia fiorentina di Benedetto Varchi, con aggiunte e correzioni tratte dagli autografi, e corredata di note per cura e opera di Lelio Arbib. — Firenze, i843f voi. 3 in-8. Villani Gio. Istor. fior. — Istorie fiorentine di Gio. Villani. Ediz. milanese de
Pagina 254 - Trasformati a stento sì ma quasi a forza andò perdendo terreno a fronte di esereizj più fruttuosi. Birago, Balestrieri , Tanzi vennero consacrando nelle loro poesie li acquisti fatti vie via dal vernacolo parlato, lo ripolirono con quella lima dolce che unica sa far concordi uso e filosofia nel trasferire l'idiomi dal parlare allo scrivere, e lo prepararono a quell'apice di perfezione. cui seppe condurlo all'eia nostra il principe dei nostri poeti vernacoli.
Pagina 6 - Candireé iq G. Argentinoli , aggeli, di Tèrra. V. Tèrra iq G. Aria (in) agg. Perd l'aria. Perdere la tramontana, la bussola. Turbarsi in modo da non saper più quel che uom si laci
Pagina 281 - Cherubini (la edizione, Milano, Dalla Stamperia Reale, 1814) si legge che il Cantù, alcuni anni prima (1835), aveva pubblicato una Cicalata su i nostri idiotismi «con lo scopo di provare che infiniti di essi esistono anche nel toscano, e molti d'uso vivo alla giornata; e ciò (diss'egli poi nel Milano e suo territorio, p. 99) per assolvere l'Autore dei Promessi Sposi dalla taccia appostagli di troppo lombardizzare, e dall'erronea colpa affibbiatagli da un...

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