Storia d'Italia dal 1789 al 1814, Volume 4per Giulio Didot, il maggiore, stampatore del Re, 1824 |
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Storia d'Italia dal 1789 al 1814 scritta da Carlo Botta, Volume 4 Carlo G. Botta Visualizzazione completa - 1837 |
Storia d'Italia, dal 1789-al 1814, Volume 4 Carlo Giuseppe Guglielmo Botta Visualizzazione completa - 1824 |
Storia d'Italia dal 1789 al 1814, Volume 4 Carlo Giuseppe Guglielmo Botta Visualizzazione completa - 1832 |
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 9 - Questi rispondevano , ed al difficile cammino s'incitavano. Tutte le valli all'intorno risuonavano. Fra le nevi, fra le nebbie, fra le nubi apparivano le armi risplendenti , apparivano gli abiti coloriti dei soldati ; quel miscuglio di natura morta e di natura viva era spettacolo mirabile. Godeva il consolo, che vedeva andar le cose a seconda de...
Pagina 553 - ... per noi raccomandazione perpetua a chi con animo generoso a generosi pensieri intende. Partivano i Francesi, alla volta del Cenisio e del Colle di Tenda incamminandosi ; gli ultimi segni di Francia a poco a poco dall...
Pagina 10 - I religiosi s' aggiravano fra i soldati con volti dipinti di sedata allegrezza: bontà con forza su quel supremo monte s'accoppiava. Parlò...
Pagina 553 - ... e la ricordanza dei gloriosi fatti insieme commessi li congiungerebbero ; conforto loro sarebbe il pensare che chi conservava la patria si ricorderebbe di chi la perdeva; la disgrazia rinforzare l'amicizia ; avere per questo l...
Pagina 8 - Vallesani, che erano accorsi in folla dalle case, o piuttosto dai tugurj e dalle tane loro, vedendo nente sì affaticata e si allegra, non sapevano darsi pace; pareva loro cosa dell'altro mondo. Invitati e pagati per aiuto, il facevano volentieri. Ma più bisogna faceva un Francese, che tre Vallesani. Le parole ei motti che i soldati dicevano a quella buona gente per la tardità delle opere e per le fogge del vestire, io non gli voglio dire. Cosi arrivavano i repubblicani a San Pietro, Lannes colla...
Pagina 10 - I romiti buoni, che non avevano né cognizione, né uso, né modo, né necessità dell' infingere, gli credevano ogni cosa. Quanto a lui , se tratto da quell'aria, da quella quiete, da quella solitudine , da quella scena insolita, si lasciasse, mutandosi, piegare a voler fare per affezione quello che faceva per disegno, io non lo so...
Pagina 8 - Lannes colla sua schiera il primo, siccome quello che per l'incredibile ardimento il consolo sempre mandava, lui non solo volente, ma anche domandante, alle imprese più rischievoli e più pericolose. Quivi si era arrivato ad un luogo, in cui pareva che la natura molto più potesse che l'arte od il coraggio...
Pagina 15 - A fine d' impedir il romore dei carretti, distendeva letame per la contrada principale di Bard, avviluppava con istrame i cerchi delle ruote, e tirando alla dilunga, velocemente, e di nottetempo operava, che le artiglierie riuscissero felicemente oltre alla terra. S' accorgeva il castellano dell' arte usata dagli avversari e folgorava con grandissimo furore fra il buio della notte ; ma la oscurità da una parte, la celerità dall...
Pagina 500 - Europa ciarliera ed ambiziosa la potestà popolare , cioé la potestà che debbe servire di moderatrice al governare e di guarentigia al popolo , ad assemblee numerose. Nella natura attuale degli Europei, questo é un pessimo rimedio , né so quello che diventerebbe l' Inghilterra stessa se non avesse i borghi compri : per un vizio enorme solamente, cioé per questi borghi ella vive.
Pagina 498 - ... suoi desiderj , principiò a non serbar più modo verso i nobili , contro di loro con parole e con fatti imperversando. Era in questo procedere , non che cecità per l' avvenire , ingratitudine pel passato , perché dei nobili, chi era stato autore della constituzione , e chi l