Opere di Niccolò Machiavelli: Discorsi1797 - 2 pagine |
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Pagina 90
... fortezza loro , per- chè in quel medesimo tempo dovevano ave- re paura de ' cittadini , degli Dii , e dei ni- mici . E venuti al conflitto , furono superati i Sanniti , perchè la virtù Romana , ed il ti- more concèputo per le passate ...
... fortezza loro , per- chè in quel medesimo tempo dovevano ave- re paura de ' cittadini , degli Dii , e dei ni- mici . E venuti al conflitto , furono superati i Sanniti , perchè la virtù Romana , ed il ti- more concèputo per le passate ...
Pagina 298
... senza l'armi fedeli . Perchè i danari assai non ti bastano senza quelle , non ti giova la fortezza del paese , e la fe- de e benivolenza degli uomini non dura , 1 no , perchè questi non ti possono esser fedeli , 298 DE DISCORSI.
... senza l'armi fedeli . Perchè i danari assai non ti bastano senza quelle , non ti giova la fortezza del paese , e la fe- de e benivolenza degli uomini non dura , 1 no , perchè questi non ti possono esser fedeli , 298 DE DISCORSI.
Pagina 332
... da Francesi , e tenendosi ancora per il Re di Francia la fortezza , avevano i Viniziani per sostenere l'impeto che da quella potesse venire nella terra , munita tutta la strada di artiglierie che dalla 332 DE ' DISCORSI.
... da Francesi , e tenendosi ancora per il Re di Francia la fortezza , avevano i Viniziani per sostenere l'impeto che da quella potesse venire nella terra , munita tutta la strada di artiglierie che dalla 332 DE ' DISCORSI.
Pagina 333
Niccolò Machiavelli. terra , munita tutta la strada di artiglierie che dalla fortezza alla città scendeva , e po- stane a fronte e ne ' fianchi , e in ogni altro luogo opportuno . Delle quali monsignor di Fois non fece alcun conto , anzi ...
Niccolò Machiavelli. terra , munita tutta la strada di artiglierie che dalla fortezza alla città scendeva , e po- stane a fronte e ne ' fianchi , e in ogni altro luogo opportuno . Delle quali monsignor di Fois non fece alcun conto , anzi ...
Pagina 374
... questi savj de ' nostri tempi cosa non bene considerata , che i Romani nel volere assicurarsi de ' popoli di Lazio e della città di Priverno , non pensassino di edifi carvi qualche fortezza , la qual fusse un fre- no 374 DE ' DISCORSI.
... questi savj de ' nostri tempi cosa non bene considerata , che i Romani nel volere assicurarsi de ' popoli di Lazio e della città di Priverno , non pensassino di edifi carvi qualche fortezza , la qual fusse un fre- no 374 DE ' DISCORSI.
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Parole e frasi comuni
accidenti acquistare adunque ajuto alcuno antichi artiglierie assai assaltare Atene autorità avendo aves avesse avessino Belloveso blica buoni cagione CAPITOLO Cartaginesi ch'egli chè ciascuno città cittadi cittadini Consoli corrotta danari debbe Decemvirato deliberazione dice difendere dipoi discorso disordine Dittatore diventa erano esempio esercito essendo Etoli facilmente fare fece fecero Fiorentini fortezza fortuna forze Francesi furono fusse fussero fussino giudicare governo guer guerra imperio ingiuria intervenne laude leggi libera Licurgo Livio luogo magistrato mandato mantenere medesimi modochè moltitudine nacque nasce necessario necessità NICCOLÒ MACHIAVELLI nimico Nobiltà nuovo opinione ordini pericolo pigliare Pisistrato Plebe popolo possono potenti potere Principe Privernati provincia prudenza quan Regno Religione Repub Repubblica Repubblica Romana rimedio riputazione Romani rotto rovina Sanniti sarebbe Senato Sidicini simili soldati Svizzeri tantochè tenere Tito Livio torità Tribuni Tribuni della Plebe trovare uomini uomo vede veggendo venire virtù virtuosi vivere voglio volendo Volsci volte ZANOBI BUONDELMONTI zuffa
Brani popolari
Pagina 66 - ... imperio, il quale reggendosi sotto quel nome,6 non permetteva che gli scrittori parlassono liberamente di lui. Ma chi vuole conoscere quello che gli scrittori liberi ne direbbono, vegga quello che dicono di Catilina. E tanto è più biasimevole Cesare quanto più è da biasimare quello che ha fatto che quello che ha voluto fare un male.
Pagina 11 - ... vera cognizione delle storie, per non trame leggendole quel senso né gustare di loro quel sapore che le hanno in sé.
Pagina 252 - Non so adunque se io meriterò d'essere numerato tra quelli che s'in'gannano, se in questi miei discorsi io lauderò troppo i tempi degli antichi Romani, e biasimerò i nostri . E veramente se la virtù che allora regnava , e il vizio che ora regna, non fussino più chiari che il Sole, andrei col parlare più rattenuto , dubitando non incorrere in quello inganno di che io accuso alcuni.
Pagina 69 - E se a volere ordinare bene una città si avesse di necessità a deporre il principato, meriterebbe quello che non la ordinasse, per non cadere di quel grado, qualche scusa. Ma potendosi tenere il principato e ordinarla, non si merita scusa alcuna.
Pagina 250 - ... regni antichi, che variavano dall'uno all'altro per la variazione de" costumi, ma il mondo restava quel medesimo. Solo vi era...
Pagina 78 - La prima è che, per gli esempi rei di quella corte, questa provincia ha perduto ogni divozione ed ogni religione : il che si tira dietro infiniti inconvenienti e infiniti disordini; perché cosi come dove è religione si presuppone ogni bene, così dove ella manca, si presuppone il contrario.
Pagina 61 - ... al bene, potrebbe il suo successore usare ambiziosamente quello che virtuosamente da lui fusse stato usato. 9 Oltre a di questo, se uno è atto a ordinare, non è la cosa ordinata per durare molto quando la rimanga sopra le spalle d'uno, ma sì bene quando la rimane alla cura di molti, e che a molti stia il mantenerla.
Pagina 76 - Perché nessuno maggiore indizio si puote avere della rovina d'una provincia, che vedere dispregiato il culto divino. Questo è facile a intendere, conosciuto che si è in su che sia fondata la religione dove l'uomo è nato. Perché ogni religione ha il fondamento della vita sua in su qualche principale ordine suo.
Pagina 22 - Quelli che sono buoni, sono e' soprascritti tre: quelli che sono rei, sono tre altri, i quali da questi tre dipendono; e ciascuno d'essi è in modo simile a quello che gli è propinquo, che facilmente saltano dall'uno all'altro: perché il Principato facilmente diventa tirannico; gli Ottimati con facilità diventano stato di pochi; il Popolare sanza difficultà in licenzioso si converte.
Pagina 79 - E veramente alcuna provincia non fu mai unita o felice, se la non viene tutta, alla ubbidienza d'una republica o d'uno principe come è avvenuto alla Francia ed alla Spagna. E la cagione che la Italia non sia in quel medesimo termine, né abbia anch'ella o una repubblica o uno principe che la governi, è solamente la Chiesa...