Studi di storia costituzionale e politica del riorgimento italiano

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Zanichelli, 1900 - 500 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 163 - Camera, tutti abbiamo diversamente lavorato per la medesima causa; tutti abbiamo portato la nostra pietra al grande edificio, sotto il quale riposeranno le future generazioni. Qui i volontari di Calatafimi potrebbero mostrarci sul petto le gloriose cicatrici; qui i prigionieri di Sant'Elmo, intorno ai polsi, il callo delle pesanti catene; qui...
Pagina 434 - Vaghe figlie del fervido amore, chi nell'ora dei rischi è codardo più da voi non isperi uno sguardo, senza nozze consumi i suoi dì.
Pagina 432 - Dove son le tre nunzie de' santi, Le colombe che uscir dall'altare? Con che bello, che fausto aleggiare Del Carroccio ali' antenna salir ! Fur le bande nimiche allor viste Ceder campo, tremar del portento, E percosso da miro spavento Rovesciarsi il cavallo del sir. Dio fu nosco. Al drappel de la Morte, Alla foga de' carri falcati Ei fu guida, per chiane e fossati Impigliando gli avversi guerrier.
Pagina 434 - Su ! nell'irto, increscioso Alemanno, su ! Lombardi, puntate la spada : fate vostra la vostra contrada, questa bella che il ciel vi sortì.
Pagina 165 - ... uffici, dei quali durerà imperitura la riconoscente memoria. Salito sul trono di Prussia un leale ed illustre Principe, gli mandai un ambasciatore a segno di onoranza verso di Lui e di simpatia verso la nobile nazione germanica, la quale, io spero, verrà sempre più nella persuasione che l'Italia costituita nella sua unità naturale non può offendere i diritti né gli interessi delle altre nazioni. Signori Senatori! Signori Deputati!
Pagina 99 - Sant'Elmo, intorno ai polsi, il callo delle pesanti catene ; qui colla canizie, colle rughe precoci, oratori, scrittori, apostoli di quella fede che fece i soldati ed i martiri ; qui i generali che vinsero le nostre battaglie; qui gli uomini di Stato che governarono le nostre politiche ; di qui parta unanime adunque quel grido di entusiasmo...
Pagina 434 - Gusti anch'ei la sventura e sospiri l'Alemanno i paterni suoi fochi; ma sia invan che il ritorno egli invochi, ma qui sconti dolor per dolor. Questa terra ch'ei calca insolente, questa terra ei la morda caduto; a lei volga l'estremo saluto, e sia il lagno dell'uomo che muor.
Pagina 424 - Oh, l'improvido ! l'han còlto come agnello al suo presepio ; e di mano al percussor sol dai perfidi fu tolto perché, avvinto in ceppi, il calice beva lento del dolor; dove un pio mai nol consola, dove i giorni non gli numera altro mai che l'alternar delle scolte... - La parola su le labbra qui del misero i singulti soffocar.
Pagina 166 - Dopo molte segnalate vittorie l'esercito italiano, crescente ogni giorno in fama, conseguiva nuovo titolo di gloria espugnando una fortezza delle più formidabili. Mi consolo nel pensiero che là si chiudeva per sempre la serie dolorosa de
Pagina 476 - Che il fulgid'ór d'Alberto I canti miei comprò! Vili ! dannate il perfido Labbro a sigillo eterno. Me la latrata ingiuria Fa sogghignar di scherno. Vili! le meste pagine Rigo de' miei sudori, Ma non ha gemme ed ori Per comperarle un re!

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