Immagini della pagina
PDF
ePub

J

LETTERA LXXIX.

A GAETANO LOMBARDI

A CAMEL 1.

ERI ricevei ad un tratto due vostre lettere, una di Aprile mezza Francefe, e una del dì primo di Maggio. Voi, che fiete Aritemetico, indovinate Voi, come è andata quefta faccenda. Non ho veduto neffuno dalla parte voftra. Bene. Penferò dunque io. Mi rallegro, che ftiate bene, ed allegro. Coltivate quelle lingue, che vi poffono fervire ma non dimenticate l' Aritmetica, e la Geometria, che fervono anche più. Studiate il mondo calcolando: e lafciate gli arzigogoli Metafifici a' Fr..., che o non hanno altro che fare, o non vogliono farlo, fuggendo il difaggio per l' amor di Dio. Noi fiamo nati per fervire Dio, ed il mondo quelli per ciarlare, chiappare, in graffare.

[ocr errors]

Per la Geografia v'è un Dizionario portatile che delle prime edizioni cofta carlini 5 in un tometto in ottavo, dell' ultima di Napoli in 2 tometti in ottavo carlini 8. Quando potete compratevi il gran Dizionario de la Martinier Spenderete 20 ovvero 22 ducati. Ma avete la Geografia, e lo ftato prefente della terra assai ben

,

,

fatto. Sofpiro il momento di vedervi e di abbracciarvi. Scrivo (come potete imaginarvi) di fretta, e non iftò troppo bene. Comandatemi con amichevole libertà, e ftatevi bene. Credete, che

[ocr errors]

il più gran piacere, che potete farmi è quella
di profittare ogni giorno nelle buone conofcenze ;
e nella pratica della virtù, e della gentilezza.
Troppo ha il noftro Paese bisogno di queste doti.
Addio. Di Napoli li 29. Maggio 1762.

LETTERA

LXXX.

AL MEDESIM O

A

CAMEL N

ΟΙ OI potete fcrivermi per qualunque via: le voftre lettere mi faranno fempre cariffime . Sebbene Voi fapete, che io non troverei facilmente il tempo di fcrivervi troppo fpeffo Oggi vi fcrivo folo due verf. E' appunto una delle giornate cariche.

[ocr errors]

Quel, che mi richiedete pel ragguaglio delle monete, non è così facile, che vi fi poffa rifpondere in poche righe, effendo materia affai più ampia di quella d'una lettera. Oltrecchè come le monete di Europa cambiano continuamente, fi vorrebbe ricorrere a colui, che foffe nell' esercizio della mercatura. Il Cavalier Nevvton ne fece un 4 faggio verfo il principio di quefto fecolo. Chiamanfi fimili faggi Cambioni da' Toscani. Nella verfione dell'Opere del Locke fulla moneta ftampate in Firenze non molti anni addietro, vi fi è aggiunto questo cambione. Vi fono di certi libri Francefi, dove fi trova il medefimo. Voi potrefte comprare il Locke, Monfieur della Porte

[blocks in formation]
[ocr errors]
[ocr errors]

qual

[ocr errors]

qualche altro per sì fatta materia. L'Opera del Locke è qui rara ma un amico mi diffe giorni addietro, che se ne trovava una copia foverchia, avendola comprata per ifmemorataggine due volte e la darebbe nuova e bella e legata per 22 carlini, dove viene da Firenze 24 fciolta. Mi farete capitare gli ulteriori voftri comandi.

[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]

>

E' una difgrazia, che quegli quali mi recano le voftre lettere, non veggano più, per modo che io non fo a chi poi confegnare quel di che ni comandate. Dite loro, che mi folletichino: la memoria comincia a tradirmi. Statevi bene > e ftudiatevi di fare un allievo filofofo, non pedante, come ordinariamente fi fa. Addio. Di Napoli li io. di Luglio 1762.

'LET

[ocr errors]

LETTERA LXXXI.

A N. N.

PADOV A.

A confidenza, che mostra avere co'fuoi vene rati comandi nel mio piccolo fapere, quanto è per me onorevole, tanto mi è grave di non poter foddisfare pienamente V. S. Ill., come vorrei; perchè da qualche giorno in qua mi trovo afflitto da alcune convulfioncine di cuore con una debolezza di tefta. Rifpondo dunque brevemente. L'Autore dello Spirito delle Leggi lib. XXII. cap. IV. dice: Quando le Nazioni culte dominano, l' oro, e l'argento aumenta a ciafcun giorno: ma fcema quando le Nazioni barbare prendono il difopra. Questo è un fenomeno, che tutta la Storia conferma. Qual n'è la ragione, mi chiede Ella? Mi par quefta le Nazioni barbare eftinguono la libertà, il luffo, e 'l commercio di qui proviene la decadenza dell'arti. La fervitù fa feppellire le ricchezze per cuftodirle e la decadenza dell' induftria, e del commercio fecca le forgenti, onde l'oro e l'argento fcorre nelle Nazioni. Mi onori di altri nuovi fuoi comandi, che io fono è farò fempre coftantemente. Di Napoli li 13. di Settembre 1762.

[blocks in formation]

LETTERA LXXXII.

A N. N. (1):

E' QUESTA la rifpofta a tre delle voftre lette

re. Voi vi farete forte maravigliato di aver quefta volta tardato a rifpondervi. Ma quando faprete la nuova carica fopragiuntami, non dubito, che non farete per affolvermi. Quefta medefima cagione fa, che io non rifponda così diffufamente, come Voi defiderate. Nell'ultima voftra lettera, oltre alla quiftione delle idee, della quale in tre voftre mi praffate a dirvi il mio fentimento, aggiungete ancora, che volete un giudizio delle tavole analitiche del Signor Lesclache. Rifpondo prima a quefta ultima doman da, come la più breve. Le tavole del Signor

Les

(1) Il borro originale di quefta lettera ci è ftato fomminiftrato da Pietro Paolo Genovefi Nipote dell' illuftre Autore, dalla quale non fi è potuto ritrarne nè a chi foffe diretta, nè quando foffe fcritta. Ma ficcome l' Autore in questa lettera fa menzione, che la tardanza di non aver rifpofto prima era ftata cagionata dalla nuova carica, che avea ricevuta, a due tempi fi potrebbe riferire, o al 1744, in cui ebbe la Cattedra di Etica, o al 1754, in cui ebbe quella di Commercio. Ma dallo ftile, e dalla vetuftà della carta non fi può riferire che al 1744, in ordine del quale noi quì l'abbiamo posta.

[ocr errors]
« IndietroContinua »