Ponu cresci favi ‘nd’e mascisi

Copertina anteriore
Lampi di stampa, 1 lug 2007 - 154 pagine
Ogni volta che la vita ci propone esperienze importanti, ci accorgiamo di pensare nella lingua a noi più familiare, generalmente quella appresa quando eravamo bambini. Per chi ha speso la miglior parte della sua vita in un paese tale lingua è il dialetto, che permette di esprimere la complessità delle proprie emozioni attraverso sottili metafore, maliziose sfumature o grossolane allusioni. Sopravvive nel dialetto una testimonianza di altri tempi, quando più evidente era la povertà e più semplici e immediati erano i bisogni della gente. In molti proverbi o forme dialettali sono ancora evidenti le ferite di una storia avversa, quasi sempre al servizio dei ricchi e inesorabile nei confronti dei contadini. Il presente saggio prova a spiegare, in italiano, il senso di alcuni termini dialettali, scelti tra quelli più importanti e caratteristici. Non cerchi il lettore l’eccellenza filologica o la profondità etimologica: chi scrive ha selezionato il materiale in modo istintivo, basandosi esclusivamente sulla testimonianza diretta, e munito solo dell’amore verso un luogo e una storia a cui si sente per sempre tenacemente legato.
 

Pagine selezionate

Sommario

Introduzione
9
B come Bacchittata
25
F come Famiglia
51
come Làana
65
N come Nananti
79
Q come Quaglialatte
103
T come Tantiddu
133
Z come Zappa
149
Copyright

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Parole e frasi comuni

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