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poichè venuto in Roma fu da Stefano R. P. incoronato Impera(a) Vid. Si- dore, ed Augufto proclamato. (a) Cosi dopo tanti ravvolgimengon. & Mu- ti fi vide l'Imperio nelle mani degl' Italiani; e Guido riconofcente di cosi fegnalati fervigj, narrafi, che aveffe confermato al Pontefice tutte le donazioni, ed i privilegj, che Pipino, Carlo M. e Lodovico Pio aveano conceduto alla Chiefa Roma(6) Sigon. na. (b) 1.6. an.891.

ratori an. 889. 890. 891.

Loc.cit.

Fu allora, che tornato in Pavia, fecondo il costume degli altri Re d'Italia, avendo convocato gli Ordini, Ecclefiaftico, e de' Nobili, molti privilegj alle Chiefe, e Città concedette ; e per iftabilire in più perfetta forma lo ftato del fuo Regno d' Italia, molte leggi in Pavia in queft' anno 891. nel mese di Mag. (c) Sigon. gio promulgò. (c) Di Guido Imperadore ci reftano ancora oggi nel volume delle leggi Longobarde altre fue leggi, che i Compilatori delle medefime vollero anche in quel volume unire, ficcome quelle che furono da lui ftabilite come Re d' Italia, le quali ebbero nella medefima tutta la loro forza, e tutto il loro vigore. Una fe ne legge nel libro primo fotto il titolo De Convitiis; un' altra nel medefimo libro nel titolo De Invafionibus ; l'altra nel libro fecondo nel decimo titolo; un' altra nel medesimo libro fotto il titolo De Succeffionibus; e due altre nel libro terzo fotto il duodecimo, e terzodecimo titolo. (*).

Per la morte accaduta in questo ifteffo anno 891. di Stefa no V. R. P. s' accrebbero in Italia, e Roma maggiori fconvolgimenti; perchè eletto in fuo luogo Sergio, altri del partito contrario eleffero Formofo, e ficcome Guido favoriva il partito di Sergio, cosi all' incontro Berengario s' era dichiarato per Formofo. Era Berengario ricorfo agli ajuti di Arnolfo Re di Gerinania figliuolo naturale di Carlomanno, dichiarato pariinente per lo Papa Formofo, perchè unite le fue forze alle proprie gli ricuperaffe il Regno; e quefto Principe, che aspirava all' Imperio d'Occidente, ricevè l' occafione con piacere, e mandò in Italia Zuendebaldo fuo figliuolo con potente armata. Ma niente pote(d) Sigon. 2. 6. an. 891. rono quefti sforzi contro Guido, perchè dopo varj incontri, ri892 Vidta- mafo fempre perditore, bifognò che alla perfine Zuendebaldo men Mur. an. abbandonando l'imprefa, in Germania faceffe ritorno; e Guido 891.892.893. Pagi Crit.an. per questa vittoria tutto altiero affociò feco all' Imperio Lamberto fuo figliuolo nell' anno 892. (d)

892.893.

(*) Vedi le leggi di Guido Imper: 2. pag. 166. & feqq. preffo il Muratori Rer. Ital,tom.1. par.

Ma

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Ma non potè molto Guido godersi di tanta fortuna, perchè Berengario ritornato di nuovo in Vormazia, ove Arnolfo aveva fatto convocare una Dieta nell' anno 893., tanto feppe adoperarfi, che dispose questo Principe a calar egli in perfona in Italia per difcacciar Guido, e riporre lui nel Regno d' Italia; ficcome per questa volta gli riuscì, perchè prefo Bergamo, e dandofi dapoi a lui fenza molto contrasto i Milanefi, que' di Pavia, e di Piacenza e mandato Ottone in Milano avo che fu del Grande Ottone, di cui fovente ci accaderà far memoria, reftitui Berengario nel Regno e Guido col fuo figliuolo fuggendo verfo Spoleto, furono dalle vincitrici fue armi infeguiti. E morto poco dapoi Guido nell' anno 894. per un repentino vomito di fangue, potè Berengario affodarfi meglio nella fua fede; laonde fermatofi in Pavia a ristabilire il fuo Regno era tutto rivolto (a). (a) Liutpr. Ma per contefe in Italia; imperocchè quelli del fuo partito perfeveran- & Segg. Sila morte di Guido, non per quefto ceffarono le Hift.l.1.ca.7. do oftinatamente nell'impegno, fi ftrinfero con più forti legami n.894. con Lamberto fuo figliuolo, che in Spoleto erasi ritirato, ed offertogli il loro ajuto, contra Berengario lo follecitarono.

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gon.

895.

& Mur.

Nè riuscirono vani i loro sforzi, perchè Berengario abbandonato da' fuoi, e premuto da Lamberto fu costretto lafciar Pavia, la quale tofto fu occupata da Lamberto ove con gran giubilo de' fuoi fu Re acclamato. (b) Ma difcacciato Berenga (6) Vid. Sirio, ebbe coftui nuovo ricorfo ad Arnolfo, al quale anche era gon. & Mur. an. 894. & ricorfo il Papa Formofo; e ftimolato Arnolfo da quefti due, fu alla perfine rifoluto di calar egli di nuovo in Italia, ove giunto, prende Roma ne difcaccia Sergio, e tutti i Sergiani, e dal Papa Formofo fi fece nell' anno 896. coronare Imperadore, ricevendo dal Popolo Romano il giuramento di fedeltà (c). (c) Vid. SiFu quefti il primo Tedesco, che fi vide Imperadore d'Occiden- gon. & Mur. an. 895.896. te, dopo i Franzefi, e gl' Italiani; e fi videro in breve tempo in Italia tre Imperadori, Guido, Arnolfo, e Lamberto, poichè Berengario finora fu folo Re d'Italia. Arnolfo perfeguito dapoi Lamberto. Ma dopo varie vicende, morto nello steffo anno 896. il Papa Formofo e quindi in pochi giorni Bonifazio VI. che gli fu dato per fucceffore e declinando il fuo partito, ed all' incontro innalzandoli la fazion contraria, effendo ftato eletto Stefano VI. quefti fterminò il partito del Papa Formoso, ed annullando tutti gli atti fatti da lui, lo condannò come Simoniaco

Tom.II.

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G

e fu

(a) Liutpr. e fu da' Sergiani il fuo cadavere buttato nel Tevere (a). DiHift.l.1.ca.8. chiarò nulla l'elezione d' Arnolfo in Imperadore, ed all' inconSigon.l.6.an. 896.V.Fleu- tro riconobbe per Imperadore Lamberto. Ma effendo poi divery Hift. Ec- nuto debile il fuo partito, fu Stefano da' Romani polto in pridl.l.54. n. 27. gione, dove fu ftrozzato ful fine dell'anno 897. ed eletto in fuo (b) Vid. Siluogo Romano (b). Coftui rovesciò quanto avea fatto il fuo pregon. & Mur. deceffore, fece condennare, e dichiarar nullo tutto ciò, che an.897. (c) Vid.ra- contro Formofo erafi fatto (e); ed avendo tenuto quella Sede men Saxium pochi mefi, fuccedutogli Teodoro, quefti feguitando l'ifteffa carad Sigon.l.6. riera di Romano, reftitui tutti coloro, che Stefano avea difcacan.897. Mur. ciati. (d) Mancato dopo venti giorni Papa Teodoro, i due conAnn.an.898. (d) Sigon.cit. trary partiti eleffero di nuovo due Pontefici. L'uno eleffe Sergio, .Murat.an. quello ftello, ch' era ftato eletto Papa negli anni addietro in con898. Fleury corfo di Formofo. L'altro eleffe e confecrò Giovanni IX., che Hift. Eccl. L. cacciò di Roma Sergio, e i fuoi fautori. (e) (*) Non fu mai 54. num.27. veduta Roma in tanta confufione e fconvolgimento, che in que(e) Vid. Si- fti tempi veramente deplorabili. Nè la Chiefa Romana fi vide gon.an. 897. in iftato cotanto compaffionevole, quanto ora, dove i Papi fePagi & Mur. condo i partiti fi eleggevano; e tutti gl' Iftorici convengono, ch' ella era in un orribile difordine, e l'ifteffo Cardinal Baronio dice, ch' era caduta fotto il dominio di due femmine diffolute che mettevano fulla Sede di S. Pietro i loro drudi, indegni di

& 28.

en.898.

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(*) Quefto Papa Gio. IX., e non già Romano, come l'Autore narra diearo al Sigonio, annullò nell' anno 898. in un Concilio tenuto in Roma, confermato da un altro di 74. Vefcovi radunato in Ravenna nello stesso anno, tutti gli atti del Concilio Romano tenuto da Stefano VI. contro Papa Formofo e condanno alle fiamme i fuoi proceffi e decreti, come irregolari ed il Legittimi. Vid. Pagi, & Muratori an. 898. Nello ftello Concilio Romano, che il Sigonio confonde con l'altro tenuto poco dopo in Ravenna dallo stesso Papa Gio: IX., vien confermata l'elezione ed unzione di Lamberto Imperadore, ed annullata quella di Arnolfo, come eftorta per furrezione. In oltre leggefi nel detto Concilio un Decreto Tapportato da Graziano Dift. 63. can. 98., nel quale fi dice, che la Chiesa ||

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portare il nome di Pontefici Romani, e che perciò la Chiefa ftette per molti anni fenza Capo vifibile, ma che da Cristo Signor Noftro, che non l'abbandonerà mai era come fuo Capo fpirituale confervata (a).

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(e) Baron, Ann. Eccl.

men Murat.

Non minori furono le revoluzioni e' difordini tra' Principio. Vid. del fecolo. Refo grave l'Imperio di Lamberto agl' Italiani, ri- Fleury 3.Ditornoffi di bel nuovo alle fedizioni; fu ucciso Lamberto (b), e fc.fur l'Hift. rialzato Berengario, il quale tofto occupò il Regno. Ciafcuno Eccl. tom.13. avrebbe creduto > che almeno ora que' del partito di Lamberto 7.11.12.13. (b) Liutpr. aveffero dovuto por fine alle fazioni, ed unirfi con Berengario; Hift.l.1.6.13. ma il fucceffo fi vide contrario ad ogni efpettazione. Poichè ac- Sigon.l.6.am ciocchè non mancaffe l' Oppofitore, pofero in pretenfione Lodo- 898. Vid.tavico, che regnava allora in Provenza, nipote dell' Imperador Lodovico II. invitandolo, che veniffe in Italia, promettendogli, che se ne difcacciava Berengario l'avrebbero proclamato Re, Tofto calò Lodovico in Italia difcacciò Berengario, il quale in Baviera ricovroffi, ed effendo ftato incoronato Re d' Italia dall' Arcivescovo di Milano, fu anche dapoi acclamato e coronato Imperadore da Papa Benedetto IV. che a Giovanni IX. era fucceduto nell' anno 900. e ricevuto, ed ajutato con grande apparecchio da Adelberto Marchefe di Toscana (c).

cod.an.

901.

(c) Vid. Lis utpr.Hift.l.2 Intanto Berengario moffoli da Baviera con potenti forze, c.1o. Sigon.4. tornò in Italia, pugnò contro Lodovico, lo imprigionò e do- 6. & Murat. nandogli la vita, gli fece cavare gli occhi. Così rimafe folo an. 899.900, a regnare in Italia; e dapoi da Giovanni X, R. P, fu coronato) Sigon. L Imperadore nell' anno 915. (d) Non fi fermò qui l'incostanza 6. an.902. & degl' Italiani, Annojati già della dominazione di Berengario, chia- feqq. an.915. marono nell' anno 921. Rodolfo Re della Borgogna, e Re d' I- Murat. Ann. talia contro Berengario lo acclamarono; onde infra quelli due n.902.905. Principi s' accefe afpra e crudel guerra; ed in fine Berengario fu dalle genti di Rodolfo uccifo in Verona nell' anno 924, (e) (e) Liutpr.. Ma Rodolfo potè poco godersi il Regno, perchè fecondo i di- 2. Hift.c.16. fordini portavano, e le inteftine fazioni, gl' Italiani per dargli & feqq. SiOppofitore, chiamarono in Italia un altro Principe, Fu quelli gon. & Mur. Ugone Duca e Marchefe di Provenza, nipote di Lotario Re del- .921.923. la Lotaringia, Venuto in Italia, avendo fugato Rodolfo fu incoronato Re da Lamberto Arcivescovo di Milano nell' anno

,toflo

915

924.

(f) Sigon. 926. (f). Riordina il Regno, e perchè poteffe più lungamente & Murat.an. durarvi, sbigottito dagli efempj de' fuoi predeceffori, s unifce 925.926. Liutpr. Hift.l.3. con ftretta amicizia con Errico Re di Germania, e con Roma- c.4. & feqq.

927-931.932

no Imperadore d'Oriente. Affociò dapoi al Regno Lotario fuo (4) Sigon. figliuolo, affinchè vivendo egli poteffe ftabilirlo in Italia (a). Ma & Mur. an. tutti questi sforzi furono vani. Fu richiamato di nuovo kodolfo; Liutpr. Hift. ma quelli per non efporfi a nuove vicende non volle venire (b). 1.3.cap. 5. & Fu invitato alla conquista dell' Italia Arnoldo Duca di Baviera Seqq. e di Carintia. Ma quefti trovando forte refiftenza nel Re Ugo(b) Liutpr. ne, fe ne tornò indietro (c). Non perciò mancò a chi fi ricorHift.l.3.c.13. Vid. Sigon. reffe. Fu elevato a quefte fperanze Berengario II, nato da una an.931. Mur. figliuola di Berengario I. il quale acclamato dagl' Italiani, fu Re an.933. contro Ugone proclamato, contro al quale aveano conceputo (c) Liutpr. odio implacabile (d). Lotario fuo figliuolo deplorando l'infortuHift.l.3.c.14. nio di fuo padre, moffe finalmente i Milanefi a dover almeno acSigon.4.6.an. Murat. cettar lui per Sovrano; onde regnò per breviffimo tempo egli an.934. folo. Ma morto indi a poco nell'anno 950. fu Berengario con (d) Liutpr. Adelberto fuo figliuolo Re d'Italia incoronato. (e) Nè qui faHift.l.5.ca.5. rebbero finiti i travagli della mifera ed afflitta Italia, fe per ul12. & feqq. Sigon. 4.6.an. timo gl' Italiani fpinti dalla tirannia di Berengario, e da miglior 946. Murat. configlio avvertiti, non foffero ricorfi, guidando ogni cofa il Paan.943.945. pa, ad un Principe potente e gloriofo, che fcacciati quefti piut(e) Liutpr. tolto Tiranni, che Re, deffe tregua a tanti mali (f). Quefti Hift.l.5.c.13. 14. & feqq. fu il Grande Ottone Re di Germania, i cui fatti gloriofi daranSigon. an. no occafione di fpeffo ricordarlo nel feguente libro di questa 947.949. Iftoria.

932.

946.949.950

Mur. an.945. Ecco in che lagrimevole ftato giacque l'Italia per più di (f) An.Saler. feffant' anni, da che mancato l' Imperio nella ftirpe mafchile di cap. 162. Leo Carlo M. da' Franzefi fu trafportato negl' Italiani; i quali nell'iOft.l.1.c.61. fteffo tempo che abborrivano la dominazione degli stranieri, non Vid. Sigon. fapevano però effi meglio governarfi. Nè vi era chi poteffe dar951.& feqq. vi qualche riftoro, fe dagl' Italiani non fi foffe trafportata negli Alemanni in perfona del grande Ottone.

& Murat.an.

I. Stato di quefte noftre Provincie; e rialzamento d' Amalfi.

INta

Ntanto i noftri Principi Longobardi, ed i Greci, che avevano in mano il governo di quelle noftre Provincie, vedendo tutto andare in ruina, nè effervi chi poteffe porre freno a' loro ambiziosi pensieri, non mancarono l'uno intraprendere fopra l'altro. Il nome d' Imperadore d'Occidente, o di Re d'Italia era per effi poco meno ch'eftinto, nè nulla di loro prendevano cura, o ricevevano timore. Quindi il potere degl'Imperadori d' Oriente

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