Effemeridi scientifiche e letterarie per la Sicilia |
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Brani popolari
Pagina 162 - Tu se' lo mio maestro e il mio autore: Tu se' solo colui, da cui io tolsi Lo bello stile, che m
Pagina 28 - O della propria o dell' altrui vergogna Pur sentirà la tua parola brusca; Ma nondimen, rimossa ogni menzogna, Tutta tua vision fa manifesta, E lascia pur grattar dov' è la rogna : Che se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento Che le più alte cime più percuote: E ciò non fa d
Pagina 31 - Sì che in poc' ora avria 1' orecchia offesa. lo aveva una corda intorno cinta, E con essa pensai alcuna volta Prender la lonza alla pelle dipinta. Poscia che l'ebbi tutta da me sciolta, Si come il Duca m' avea comandato, Porsila a lui aggroppata e ravvolta. Ond...
Pagina 98 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Pagina 169 - Che ritraesse l' ombre ei tratti, ch' ivi Mirar farieno ogn' ingegno sottile ? Morti li morti, ei vivi parean vivi. Non vide me' di me chi vide il vero, Quant' io calcai fin che chinato givi.
Pagina 28 - Del bello ovile, ov' io dormii agnello Nimico a' lupi, che gli danno guerra; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio...
Pagina 34 - Per la tua fame senza fine cupa ! O ciel, nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù trasmutarsi, Quando verrà per cui questa disceda? Noi andavam co' passi lenti e scarsi, Ed io attento all' ombre ch' i' sentia Pietosamente piangere e lagnarsi.
Pagina 98 - Questo é il merito dell' innocenza mia, che tutti sanno? E il largo sudore e le fatiche durate negli studj mi fruttano questo? Lungi da un uomo alla filosofia consecrato questa temeraria bassezza , propria d' un cuor di fango; e che io a guisa di prigione sostenga il vedermi offerto , come lo sosterrebbe qualche misero saputello, o qualunque sa vivere senza fama. Lungi da me banditore della rettitudine , che io mi faccia tributario a quelli che mi offendono, come se elli avessero meritato bene di...
Pagina 99 - Guardai in alto, e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta , Che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m...
Pagina 202 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.