Lettera del marchese Francesco Maria Berio in dilucidazione di un vaso etrusco diretta a S. Eccellenza Giuseppe Capece Latro, arcivescovo di Taranto

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Nella stamperia Simoniana, 1808 - 87 pagine

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 29 - Lancialotto come amor lo strinse: soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate li occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso; ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso esser baciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante...
Pagina 4 - ... present judgment regards as trifling and contemptible. Every trivial cause of pleasure is apt to affect the man of too sanguine a complexion: his appetite is too keen to suffer his taste to be delicate; and he is in all respects what Ovid says of himself in love, Molle meum levibus cor est violabile telis, Et semper causa est, cur ego semper amem.
Pagina 45 - Lo sposo poi non già avvinazzato , nè snervato dalle morbidezze, ma sobrio , siccome quegli, che cena-. to avea sempre ne...

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