La principale allegoria della Divina comedia: secondo la ragione poetica e secondo i canoni posti da Dante

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N. Battezzati, 1875 - 300 pagine
 

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Brani popolari

Pagina 173 - Ma quell' altro magnanimo, a cui posta Restato m' era, non mutò aspetto, Nè mosse collo, né piegò sua costa : E se, continuando al primo detto, Egli han quell'arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della Donna che qui regge, Che tu saprai quanto queir arte pesa. E se tu mai nel dolce mondo regge, Dimmi : perché quel popolo è sì empio Incontr' a' miei in ciascuna sua legge ? Ond...
Pagina 48 - Questi non vide mai l'ultima sera, Ma per la sua follia le fu sì presso, Che molto poco tempo a volger era.
Pagina 17 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Pagina 199 - Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo : ma da quella, Che quattro cerchi giugne con tre croci , Con miglior corso, e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella.
Pagina 69 - Ch' io mi son Lia , e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m'adorno ; Ma mia suora Rachel mai non si smaga Dal suo miraglio , e siede tutto giorno. EH' è de' suoi begli occhi veder vaga , Com' io dell'adontarmi con le mani : Lei lo vedere, e me l'ovrare appaga.
Pagina 49 - Nè l' impetrare spirazion mi valse, Con le quali ed in sogno ed altrimenti Lo rivocai; si poco a lui ne calse. Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai 1' uscio de' morti, Ed a colui che 1' ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon porti.
Pagina 25 - Agustino ea San Francesco ea San Domenico si fa d'abito e di vita simile, ma eziandio a buona e vera religione si può tornare in matrimonio stando^ che Iddio non vuole religioso di noi se non il cuore. E però dice San Paolo alli Romani: -. Non quelli rli' è mate nifestamente Giudeo, nè quella ch
Pagina 12 - Diletti miei, or sofferite in pace, Che vostra speme sia quanto mi piace Là, ov' è alcun che perder lei s'attende, E che dirà nell' Inferno: "O malnati, Io vidi la speranza de
Pagina 128 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio : Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che 1' uccide : Ed ha natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Pagina 152 - Se fosse tutto pieno il mio dimando," rispuos' io lui, "voi non sareste ancora de l'umana natura posto in bando; 8l che 'n la mente m'è fitta, e or m'accora, la cara e buona imagine paterna di voi quando nel mondo ad ora ad ora ** m'insegnavate come l'uom s'etterna: e quant' io l'abbia in grado, mentr' io vivo convien che ne la mia lingua si scerna.

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