Istoria civile del regno di Napoli, Volume 8

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Per Nicolò Bettoni, 1822
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 64 - Napoletani , quando in suo nome prese il possesso del Regno, fosse venuto in pensiero d' introdurre fra noi l'inquisizione suddetta; ma quando i Napoletani intesero il proponimento del Re, spaventati de...
Pagina 68 - Né stette in questi termini la insania di costui e de' seguaci suoi, ma seguitata si può dire da quasi tutta la Germania, trascorrendo ogni dì in più detestabili e perniciosi .errori, penetrò a ferire i sagramenti della Chiesa, disprezzare i digiuni le penitenze e le confessioni; scorrendo poi alcuni de...
Pagina 63 - Nelle difese non se gli dava nota de' testimoni, se mai gli fossero sospetti., né s'ammettevano discolpe: i beni tosto eran sequestrati; e se secondo le severe leggi del tribunale veniva taluno convinto, ovvero, per non poter soffrire gli acerbi tormenti, confessava ciò che mai fece, era condennato ad ardere nelle vive fiamme. Altri indiziati, a perpetui esigli eran condennati; ed erano tatti spogliati de' loro beni, e condennati o essi.
Pagina 91 - ... vi do la mia parola di farne venire privilegio di Sua Maestà. Ma se voi andate per dir male di me , andate con la benedizione di Dio ». Al che il Principe rispose : « Signore , io non posso lasciar di non andare , per averlo promesso alla Città »; e subito se ne andò a Salerno per mettere io ordine la sua partita.
Pagina 75 - ... pervertitori di que' paesi Marcantonio Flaminio, che, secondo il Bernino « si die alla predicazione della vita spirituale pel territorio di Sessa e di Caserta», oltre il Carnesecchi e il Vermiglio, che a Napoli era abate degli Agostiniani in San Pietro ad Aram : il Giannone aggiunge che esso Vermiglio ebbe tanto credito e concorso di gente, che, chi non v'andava, era riputato mal cristiano (6). Tra...
Pagina 93 - In questo stato di cose , i deputati , avendo grandissimo riguardo di non incorrere in qualche atto di ribellione, stavano in continui consigli ; e per dimostrare la debita fedeltà verso l'Imperadore drizzarono sopra il campanile di S. Lorenzo l...
Pagina 160 - Imperadore, reputando mal convenire ad una sì gran Regina sposarsi Filippo,^ che non era ancora Re, mandò Figurino Reggente di Napoli in Inghilterra a portargli la cessione del Regno di Napoli e di Sicilia e dello Stato di Milano. Così Filippo, reso più augusto con questi titoli Regj, accrebbe l'allegrezza ed il giubilo delle nozze.
Pagina 93 - Maria della nuova , e con grand' impeto corsero ad assaltar gli .Spagnuoli dentro il quartiere. Il Viceré, che di ciò ebbe avviso, comandò , che i castelli giocassero con le artiglierie verso i luoghi, ove si vedeva raccolta gente armata , e mandò soldati Spagnuoli alle frontiere a raffrenar l
Pagina 94 - Cesare , nelle quali lo ragguagliava fra l'altre cose , che l' inquisizione non si comporterebbe affatto in questo Regno, come in Ispagna , per molte , e molte cagioni ; onde bisognava che non se ne parlasse . per .cancellare questo nome di unione , che al presente...
Pagina 475 - Francia si videro fiorire assai più nelle cattedre , che ne' tribunali : in Parigi, in Tolosa, in Bonrges, in Caors, in Valenza, in Turino, e<l altrove , lo studio delle leggi Romane era ridotto nella sua maggior polizia, e nettezza: l' erudizione , l'istoria (che non devono andar disgiunte per conseguirne i loro veri sensi) non eran in questi tempi cotanto da noi coltivate. Stando noi sotto il governo degli Spagnuoli, a...

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