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Carlo Gallini; ma di questa raccolta, delle sue forme e del modo di ordinamento avrò occasione di occuparmi altra volta, quando il lavoro potrà essere ripreso e condotto a termine.

Anche alcuni fondi, di opuscoli specialmente, e alcuni grandi acquisti di opere, hanno potuto essere schedati e distribuiti per le sale, in attesa della definitiva collocazione.

E non è, credo, da passarsi sotto silenzio l'ordinamento di massima che fu fatto del carteggio e degli scritti Ceneri. Gli opuscoli che ci pervennero dall'acquisto Ceneri furono i piú da tempo schedati e collocati: rimanevano il grande carteggio e le carte di « studio » ; di quest'ultime molte vennero distrutte in quanto che rappresentavano solo degli interessi di privati; ma il carteggio fu tutto tenuto, e in esso passan dinanzi a noi i nomi più belli dell'ultimo periodo del nostro Risorgimento e quelli illustri dei primi decenni di Roma Italiana, come Crispi, Imbriani, Filopanti, Carducci, Carrara, Bonghi, Mario, Garibaldi, Cavallotti, Bertani, Pessina, Rizzoli, Canzio, Mancini, ecc.

Annunziavo già l'anno scorso, l'ho ripetuto sopra, come un dono di singolare importanza fosse stato fatto all'Archiginnasio dalla contessa Cesira Savioli. Esso consiste nell'archivio privato della famiglia Savioli, a cui appartennero, nei secoli XV e XVI parecchi soggetti che ebbero cariche onorevolissime dalla Repubblica di Venezia in Oriente, nel sec. XVIII il primo ministro del re di Baviera, e alla fine del secolo stesso il senatore di Bologna e storico insigne di questa città, oltre che gentile poeta, Ludovico Savioli.

La bella suppellettile manoscritta fu tosto esaminata e studiata, distribuita e raccolta in oltre 200 cartoni. Al lungo e non facile lavoro presero parte, sotto la mia direzione, non pochi impiegati, e al finire dell'anno il lavoro stesso poté dirsi compiuto nelle sue parti generali almeno, perché i manoscritti, in numero di circa cento, che furono assegnati alla serie B, stanno già descrivendosi.

L'Archivio Savioli non comprende soltanto i cartoni contenuti negli 84 dell'antica divisione archiviale, ma molti altri documenti privati e pubblici, e inoltre un ricchissimo carteggio che va dal secolo XIV al secolo XIX, abbondando soprattutto per il 1600 e per la prima metà del 1700. Peccato che sia stata sottratta la parte che si riferiva a Ludovico quasi nella sua totalità! Comunque, anche colle sue lacune, il fondo Savioli rappresenta un complesso documen tale e storico di prim'ordine.

Passando ad un altro fondo, dirò che durante l'anno 1917 si poté procedere all'acquisto a Modena di un complesso di carte importanti riguardanti la famiglia Menotti genere di carte non frequente anche nei nostri migliori archivi. Venute in Biblioteca, fu cura mia che fossero tosto ordinate, e l'inventario ragionato delle medesime ha potuto essere non solo compilato, ma di recente pubblicato. Vi sono lettere e firme di Ciro Menotti, Giuseppe Mazzini, L. C. Farini, G. Garibaldi, Domenico Gazzadi, Nicola Fabrizi, Michele Amari, Camillo Manzini, Celeste Menotti, Anna Moreali, Virginia Menotti, Carlo Pepoli, Salvatore Muzzi, Giuseppe Ricciardi, G. C. Sismondi, Vittorio Emanuele II, Pietro Torrigiani, Giovanni Ruffini, F. Crispi, Guglielmo Libri, ecc.

Le carte furono distribuite in due grossi cartoni con questa divisione :

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Le condizioni createsi nell'anno 1917 continuarono, rispetto all'uso pubblico della Biblioteca e alla quantità e alla natura dei lettori, pressoché uguali nel 1918, giacché si ripetevano le condizioni esteriori e interiori che le producevano. Cosí, ad esempio, se nel 1918 si nota un piccolo aumento di lettori rispetto al 1917 e una maggiore percentuale perciò per ogni periodo di apertura, come un aumento dei lettori a domicilio, si trova poi un minor numero di opere lette, che discendono di circa 4500.

La Biblioteca rimase aperta per 292 giorni, presso a poco come lo scorso anno e in generale piú della media degli anni passati perché non ebbe luogo la chiusura consueta dei 15 giorni l'estate, non essendosi potuto, per mancanza di personale adatto da parte degli uffici controllori, provvedere al riscontro coll' inventario. I lettori furono 27286 in confronto di 28683, dell'anno precedente; le opere lette 29367. La media giornaliera fu di 93 lettori al giorno, cifra che, quando si considerino i tempi di eccezione, non è certo trascurabile.

Come si manifestò il gusto e si determinarono le preferenze dei lettori ? Per non recare ingombranti tavole statistiche, qui basti dire che la disciplina la quale attrasse più delle altre le richieste degli studiosi fu quella delle Belle Arti e Archeologia, con una innovazione rispetto alla risultanza costante dei passati anni, giacché il maggior numero di lettori spettò sempre alla Letteratura italiana: questa tuttavia segue immediatamente con 3437 opere, di fronte a 3449 spettanti alle Belle arti. Vengono poi le Opere patrie (anche qui con un notevole aumento rispetto agli altri anni) con 31c9 opere; poi le Scienze giuridiche e sociali, la Letteratura greca e latina, la Storia e geografia e le Letterature straniere, tutte con oltre 2000 opere. Le discipline meno cercate e studiate, partendo dal minimo, furono la Storia sacra e la Teologia e patristica, che non arrivarono ai mille volumi: le edizioni rare consultate furono 393 e i manoscritti 660. A domicilio vennero consegnate 3058 opere.

E accenno da ultimo alla Libreria Carducci per la quale cosi viva è l'aspettazione degli studiosi italiani.

Da parecchi anni ho intrapreso l'ordinamento di questa Libreria la quale fu, come è noto, donata da S. M. la Regina madre alla città di Bologna insieme ai manoscritti e alla casa nella quale abitò il poeta negli ultimi anni. I lavori di assetto e di ordinamento, limitati per alcuni anni all'esame dei manoscritti, a fine di scegliere quelli che dovevano, in omaggio alla condizione fatta col dono, essere destinati alla stampa, opera compiuta in particolar modo dal prof. Giuseppe Albini e dal sottoscritto, passarono poi alla suppellettile stampata. Già a buon punto è ormai la schedatura degli opuscoli che salgono al numero di molte migliaia, e ben iniziata è la schedatura delle opere, che sono quanto mai interessanti per lo studio dei testi nostri e della letteratura italiana in genere.

La Biblioteca Carducci si avvia dunque ad essere aperta al pubblico e sarà questo utile provvedimento, perché si contiene in essa un materiale ricco e ben scelto, che invano si cercherebbe altrove.

Un lavoro che si è prolungato per tre anni e che finalmente è giunto al suo compi mento sullo scorcio dell'anno, è quello dell'ordinamento, alfabetazione, incamiciamento, descrizione e schedatura del Carteggio carducciano, cioè delle lettere numerosissime dal Carducci ricevute e delle poche minute rimaste di quelle spedite. Trattasi di un ricchissimo materiale, di alto interesse storico e letterario, che ormai è completamente ordinato e raccolto in ben 130 cartoni. Sono oltre 20,000 lettere di personaggi più o meno noti che tennero carteggio col grande Poeta. Fra non molto si porrà mano alla pubblicazione dell' Indice dei corrispondenti ossia dell' inventario del lavoro compiuto, che non mancherà di interessare gli studiosi.

Oltre a ciò si sono prese disposizioni e si sono compiuti i lavori preliminari per la definitiva costituzione del Museo carducciano, per il quale non sono mancati gli sforzi e le cure dell'Amministrazione comunale, intesi per primo lavoro al ristauro e al riassetto dei muri, del tetto, delle stanze abitate dal Carducci.

La Bibliofilia, nano XXI, dispensa 1-3a

ALBANO SORBELLI.

II

RIVISTA DELLE RIVISTE

Archivum Franciscanum Historicum. Quaracchi.

A. XI, fasc. I-II (ianuarius-aprilis, 1918).

Lazzeri Z., Un nuovo codice italiano delle due prime Tribolazioni di fr. Angelo
Careno.

Perez L., Relación del P. Antonio de Santo Domingo su viaje a las islas de Ni-
cobar y su regreso á las islas Filipinas.

Fantozzi A., De fr. Angelo Christophori Perusino ministro generali Ordinis documenta (1413-1453).

Pennacchi F., Bullarium pontificium quod exstat in Archivo sacri conventus S. Francisci Assisiensis (nunc apud publicam Bibliothecam Assisii).

Heysse A., Descriptio codicis Bibliothecae Laurentianae florentinae S. Crucis, Plut. 31
sin. Cod. 3.

Goyens H., Fragmentum historicum circa ordinem de Poenitentia Dietsthemii in
Belgio 1349 et 1350.

Bughetti B., Alcune lettere di Francesco Barbaro riguardanti l'ordine francescano. Lazzeri Z., Un manoscritto del P. Antonio da Terrinca nell'Archivio di S. Isidoro. A. XI, fasc. III-IV (iulius-october).

Beaufreton M., Aperçus nouveaux sur l'iconographie de Christophe Colomb.
Seton W. A german metrical version of the Legend of S. Clare.

Delorme F., Ex Libro miraculorum SS. Bernardini senensis et Iohannis a Capi-
strano auctore f. Conrado de Freyenstadt.

Pennacchi F., Bullarium pontificium quod exstat in Archivo sacri conventus S. Francisci Assisiensis (nunc apud publicam Bibliothecam Assisii). Cont.

Pou J., Index regestorum familiae Ultramontanae (saec. XVI et XVII).

Archivum Romanicum. Genève.

A. II, fasc. 1 (gennaio-marzo, 1918).

Bertoni Giulio. Notizie sugli amanuensi nel quattrocento.

A. II, fasc. 3 (luglio-settembre, 1918).

Jeanroy A. et A. Langfors. Chansons inédites tirées du manuscrit 846 de la Bibliothèque nationale.

A. II, fasc. 4 (ottobre-dicembre, 1918).

Sutorius B. Le « Doctrinal » de Raimon de Castelnou. Reproduction, diplomatique du ms. Libri 105 (con un facsimile).

A. III, fasc. 1 (gennaio-marzo 1919).

Jeanroy A. et A. Langfors. Chansons inédites tirées du manuscrit 846 de la Bibliothèque nationale,

Fabre C. Un poème inédit de Peire Cardinal.

Bertoni Giulio. Le tenzoni del frammento francese di Berna A. 95 (con 6 facsimili).

Bollettino del Bibliofilo. Napoli.

A. I, N.o 6-7 (aprile-maggio, 1919): M. Fava, Gli autografi di Giacomo Leopardi conservati nella Biblioteca nazionale di Napoli.

Rocco L., La stampa periodica napoletana delle rivoluzioni (1799-1820-1848-1860).
Lubrano L., La bibliografia ed i cataloghi librari.

D'Amato A., Saggio di bibliografia ragionata della Provincia di Avellino.

Bulletin of the New York Public Library. New York.

Vol. XXIII, N.o 5 (May, 1919): F. Weitenkampf, The illustrated Book. Notes on an Exhibition in the Print Gallery.

Pratt I. A., Armenia and the Armenians. Part III.

The War and After (Recent Accessions).

Recent Books of Interest added to the Library

N.o 6 (June): H. C. Wellmann, An Article of Faith.

Recent additions to the Print Collection.

Burt Gemble W. The development of scenic Art and Stage Machinery (List of References).

The War and After (Recent Accessions).

N.o 7 (July): Colby E., Early American Comedy.

F. W., War Memorials.

New Periodicals.

Burt Gamble W., The development of scenic Art and Stage Machinery (List of References. Part II).

The War and After (Recent Accessions).

N.o 8 (August): Pearson E. L., The War Poster Exhibition.

New Periodicals.

War Memorials (List of References).

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Census of Fifteenth Century Books owned in America. Additions and Corrections. Burt Gamble W., The development of scenic Art and Stage Machinery (List of References, Part III).

The War and After (continuation of the European War).

Het Boek. Amsterdam.

V. VIII, N.o 5 (Mei, 1919): Wieder F. C., Dr. Burgers Boekententoonstelling.
Bendikson L., Oude Hollandsche acten in een Amerikaansche Bibliotheek.

Revue des Bibliothèques. Paris.

AA. 27-28, N.o 1-6 (Janvier-Juin, 1918): Beaulieux Ch., Catalogue des livres du XVIe siècle (1501-1550) de la Bibliothèque de l'Université de Paris. Supplément, 1er article.

Bonnerot J., La Bibliothèque centrale et les Archives du Service de santé au Musée de Val-de-Grâce.

Chatelain E., Louis Liard, Georges Platon, Charles Kolher.

Beaulieux Ch., Georges Lepreux.

The Library Journal. New York.

A. 1919, 5 (May). Wintrop Lee G., The Library Phalanx.
Henry W. E., Living salaries for good Service.

Colegrove M. E., Care of material of current Value.

Wiley E., Some sidelights on Classification.

Cotton Dana J., A Clearing-House for Pamphlet Literature.
Notes on some special Libraries.

The Library Association Record. London.

Vol. XXI, N.o 4 (april, 1919): Editorial: A Survey of Public Opinion.

New Library Legislation: Deputation to the President of the Board of Education.
The Library Rate.

Library Conference Called by the North Central Library Association.

Scottish Library Association Conference.

N. 5 (may): Editorial: The Carnegie United Kingdom Trustees and the Public Library Movement.

Library School at University College, London, Secured by Grant from the Carnegie

Trust.

Public Library Statistics.

Library Conference Called by the North Central Library Association. Third Session.
Savage E. A., Technical and Commercial Libraries Commitee.

Starving Public Libraries: Edinburgh.

VENDITE PUBBLICHE

Vendita Henry Yates Thompson.

Il 3 giugno di quest'anno furono venduti all'asta dalla nota casa di Sotheby, Wilkinson & Hodge di Londra, ventotto manoscritti e due incunaboli impressi su pergamena, che raggiunsero la favolosa somma di 52,360 Lire sterline, cioè oltre due milioni di Lire italiane: in media, ogni numero fu, dunque, pagato circa settantamila Lire. Tale cifra ci dispensa dal cercar l'attributo adeguato per far rilevare la speciale importanza straordinaria dei volumi disputati fra i bibliofili.... milionari.

La collezione Thompson è ben nota a chi ama e studia la storia ed i prodotti dell'arte del minio, dai sette volumi riccamente illustrati nei quali il fortunato proprietario descrisse ampiamente e dottamente i suoi cento manoscritti. I suoi cento manoscritti, ripetiamo, poiché il sig. Thompson s'era proposto, sino dalla sua giovanezza, a limitare la sua collezione a tal numero, mirando però ai più belli e preziosi ch'egli, in vita sua, fosse riuscito a riunire. Egli li raccoglieva da molti decenni con un entusiasmo senza pari ed un criterio non comune: il numero prefisso di codici era stato già raggiunto da moltissimi anni, ma l'infaticabile e, diciamolo pure, il quasi incontentabile bibliofilo acquistava sempre ogniqualvolta lo scovava, quel manoscritto che gli sembrava più prezioso dell' infimo della sua collezione, disfacendosi di quest'ultimo per aver sempre i suoi cento manoscritti. Avendo egli sorpassato la grave età di ottant'anni, si decise di disporre, ancora in vita, della loro sorte. Nel settimo (ultimo) volume delle sue « Illustrations of 100 MSS. » egli inseri la nota seguente:

<< Now that I have done all, I can by way of description and reproduction of these fascinating works' of art, the question arises as to how the Hundred Illuminated Manuscripts shall be finally disposed of. After consideration, I have decided that the best course for me, in all the circumstances, is, with three or four exceptions, to sell the whole collection by auction. I am aware that some would prefer that I should make an arrangement by which the collection might be permanently kept together. In the case, however, of a small group of books, in which each individual is so important as to be well qualified to stand by itself, I prefer that the volumes should be în private hands, rather than be merged in any public collection. I have decided, therefore, that these precious mss. which have been to me of such absorbing interest, shall go, in the language of Edmond de Goncourt's will, « aux héritiers de mes goûts ». Unless I am over tempted by some previous private offer, the sale of the first portion of the manuscripts will be probably announced at no distant date; and I can only hope that future possessors will obtain from them as much pleasure as they have given me ».

1 Sept. 1918.

H. Y. THOMPSON.

Non essendo egli riuscito a vendere l' intera collezione ad un amatore solo, come avrebbe forse preferito, si decise a venderla all'asta in tre volte; i trenta numeri qui sotto brevemente descritti, sulle indicazioni del catalogo, ne formarono la prima parte e vendita che si può considerare come il record di un'a

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