Appena furo i piè suoi giunti al letto Noi ci volgemmo ancor pure a man manca Con loro insieme, intenti al tristo pianto: Ma per lo peso quella gente stanca Venia si pian, che noi eravam nuovi Diretro a noi gridò: tenete i piedi Quando fur giunti, assai con l'occhio bieco E s'ei son morti, per qual privilegio Poi disser meco: Tosco, che al Collegio (2) Dir chi tu se' non avere in dispregio. Ed io a loro: io fui nato e cresciuto Sovra il bel fiume d' Arno alla gran Villa, E son col corpo ch' io ho sempre avuto. Ma voi chi siete, a cui tanto distilla, Quant' io veggio, dolor giù per le guance? E che pena è in voi, che si sfavilla? E' un rispose a me: le cappe rance Son di piombo, sì grosse, che li pesi Fan cosi cigolar le lor bilance. Frati Godenti fummo e bolognesi; Io Catalano, e costui Loderingo Nomati, e da tua terra insieme presi, Come suol esser tolto un uom solingo (3) Per conservar sua pace: e fummo tali, Che ancor si pare intorno dal Gardingo. Io cominciai: o Frati, i vostri mali...... Ma più non dissi, chè agli occhi mi corse Un, crocifisso in terra con tre pali. Quand' e' mi vide, tutto si distorse, Soffiando nella barba co' sospiri: E frate Catalan, che a ciò s' accorse, Mi disse: quel confitto che tu miri, Consiglio i Farisei che convenia Porre un uom per lo popolo a' martiri. Attraversato, nudo, per la via, Come tu vedi, è mestier ch' ei senta Sopra colui, ch' era disteso in croce Non vi dispiaccia, se vi lece, dirci S' appressa un sasso, che dalla gran Cerchia Si muove, e varca tutti i vallon feri, Salvo che questo: è rotto, e nol coperchia: Montar potrete su per la ruina, Chè giace in costa, e nel fondo soperchia. Lo ducă stette un poco a testa china; Poi disse: mal contava la bisogna Colui, che i peccator di là uncina. E il frate: io udi' già dire a Bologna Del diavol vizj assai, tra' quali udì' Ch' egli è bugiardo e padre di menzogna. Appresso il duca a gran passi sen gì, Turbato un poco d'ira nel sembiante; Ond' io dagli incarcati mi partì' Dietro alle poste delle care piante. DANTE, Inf. 10 (1) Alcun, che al fatto ec: alcun uomo famoso, e che col suo fare, col suo portamento dia a conoscere il suo nome, come Capaneo. (2) Poi disser meco: cioè volti a me, senza peraltro vedermi. (3) Come suol esser ec: i frati Gaudenti (così detti dal goder la pace) si ritiravano dal mondo inquieto per aver pace, per godere il bene della pace: onde furono creduti acconci a metter pace fra i discordi fiorentini. E però uom solingo per conservar sua pace significa uomo ritirato dal mondo per amor di pace, uomo pacifico, e però paciere. CANTO XXIV. Salita dalla sesta, e discesa nella settima bolgia, ove sono i ladri frodolenti. In quella parte del giovinetto anno, Che il sole i crin sotto l' Acquario tempra, E già le notti al mezzo dì sen vanno; Quando la brina in su la terra assempra L'immagine di sua sorella bianca, Ma poco dura alla sua penna tempra; Lo villanello, a cui la roba manca, Si leva, e guarda, e vede la campagna Quand' io gli vidi sì turbar la fronte, |