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Proprietà letteraria.

PREFAZIONE DELL' EMENDATORE

Certo, anzi certissimo che il sacro Poema sia stato miseramente malmenato dai Copisti, e che giaccia in tutti i Testi, e in tutte le Edizioni ai Testi conformate, più o meno guasto; e certissimo ancora che i Signori Dantisti non ricevono alcuna correzione, che non sia da qualche Testo sostenuta; mi sono appigliato all' unico partito che mi rimaneva, cioè di farmi parte per me stesso, stampandone una Edizioncina a modo mio, e ad uso mio, per poterlo leggere senz' ira alla rea fortuna del gran poeta, e senza commiserazione a Lui. E qui spero che nessuno vorrà colparmi di audacia, o di temerità; imperocchè non pretendo imporre altrui le mie correzioni; solamente

chieggo licenza di leggere il sacro Poema come io lo credo caduto dalla penna del suo autore. Non fo stampare le prove delle correzioni, perchè sarebbe cosa lunga, e per me troppo dispendiosa: ma dopo i Canti, ove occorra, porrò poche e brevi note per accennare solo al vero senso di alcuni passi non bene spiegati nel Comento Popolare, e per chiarirne altri, che sembrano divenire oscuri per le correzioni fatte al Testo. Quanto all'ortografia seguiterò la moderna, giacchè non pochi guasti sono provenuti dall' antica non intesa, e male ammodernata; meno in certi luoghi, ove l'antica giovi a chiarire l'origine del guasto, e la ragione della correzione.

INFERNO

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