Monografia Di Polistena (Classic Reprint)

Excerpt from Monografia di Polistena

Alla Patria nostra volendo noi un testimonio del l'amor nostro e della nostra estimazione lasciare; e pensando che di quante cose potess'ero lei tor nare utili entro la sfera delle nostre facoltà la storia dei suoi avvenimenti, della quale con non picciolo suo disdoro ha ella sempre mancato, sa ebbe la migliore di questa desideravano donar la. Ma per grande che ci si fosse questo nostro desiderio, non osavamo tradurlo in alto pensando che altri di noi pm addottrinato avrebbe a un tal bisogno assai più degnamente potuto provvedere° Della quale limidità ciò non pertanto ci prosciolse un' autorevole parola uscita da tal labbro, cui sti mammo non potere opporre un rifiuto senza farci rei di manèalo amor patrio. Imperocche, volendo il Ch. Filippo Cirelli inserire nella sua gran de opera che ha per titolo il Regno delle due Sicilie descritto ed illustrato, ancor la Monografia della Patria nostra si volse a noi per a!verla, eraceomandandocene il compimento. Or noi, pensando che il nostro rifiuto e avrebbe cfi'esa l'amicizia di un tanto personaggio, e avrebbe altresi riprodotta in quella sua gravissima Opera tal narrazione delle nostre cose, che meglio stato sarebbe non averne alcuna; riputammo nostro dovere, accettando lo in vito sobbarcarci un tal carico nella fidanza che avrebbe alla pochezza dello ingegno e della dottr1na supplito la grandezza dell' amor patrio. E se il giudizio m causa propria non soggiacesse 'ad illusioni; asswurair vorremmo i nostri coriciltadi m, cm offeriamo in omaggio il presente nostro la verb dello aver noi raggiunto in esso il nostro scopo, che è di porgere alla nostra Patria una fe dele narrazione delle sue cose'. Ninna città, e bi. Sogna pur dirlo, per pmmola ed oscura che 51 fosse e, stata mai, a nostro avviso, com scarsa di notizie e povera di memorie come è la nostra. Purtutta volta, posti noi nella felice congiuntura di dimo rare qu: m Napoli quante si potevan Sperare ad illustrarla fruttuose l'1061'0h6, tutte e scrupolosamente le abbiamo messe in opera. E sebbene dall' assi doita dei nostri studn nelle Biblioteche, e dalle ac curate nostre investigazioninel Grande Archivio del Regno non abbiam raccolto che poca messe di notizie; pure sono cileno si preziose che noi non istimiamo sprecate indarno le nostre sollecitudini; e ben vorran sapercene grado quanti vi ha fra i nostri Concittadini amatori del vero. Imperocche ci è avvenuto di smprire quello, che lungo il volgere di tre secoli non erasi mai osato di pur soswttare, che sia cioè falsa e d' ogni fondamento storico affatto destituita la narrazione che di Polistena fa il Marafioti quella narrazione che tramandata da Cronista Cronista era quasi l' unico testimonio o monumento della Patria nostra in tutti idizionarii e le Corografie del nostro Regno.

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