Storia d'Italia dal 1789 al 1814, Volume 3Tipografia Elvetica, 1833 |
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 123 - Schiavoni, che nel sottoposto canale s'imbarcavano; rispondevano , ugualmente per festa , e per forma di saluto coi tiri loro i Bocchesi alloggiati a san Zaccaria. Un subito spavento prendeva gli adunati padri ; credettero, che fossero i congiurati intenti ad ammazzare il doge , e tutto il ceto patrizio, siccome n'era corsa la fama per le congiure; si aggiravano per la sala privi d'animo e di consiglio.
Pagina 225 - Io NN giuro inviolabile osservanza alla Costituzione, odio eterno al governo dei re, degli aristocratici ed oligarchi, e prometto di non soffrire giammai alcun giogo straniero, e di contribuire con tutte le mie forze al sostegno della libertà e dell'eguaglianza, ed alla conservazione e prosperità della Repubblica».
Pagina 61 - Il mio aiutante, ,) che vi reca la presente, é portatore o di pace , o » di guerra. Se voi subito non dissolvete le masse, » se non arrestate, e non date in mia mano gli » autori degli omicidj , la guerra è dichiarata.
Pagina 226 - La forma di governo democratico adottata fra di noi, o dilettissimi fratelli, no, non è in opposizione colle massime fin qui esposte né ripugna al Vangelo: esige anzi tutte quelle sublimi virtù che non s'imparano che alla scuola di Gesù Cristo...
Pagina 324 - Italia avevano ,, prodotto di più prezioso, di più gentile, di più grazioso, „ si appresentava agli occhi dei risguardanti atterriti quale „ deserto e saccheggiato abituro. E queste cose faceva, ,, non la guerra, ma la pace, non la nimicizia, ma l'ami-.
Pagina 110 - Posto il partito, e raccolti i voti, fu appruovato con cinquecento novantotto favorevoli, e ventuno contrari. Lodava il doge la virtù del maggior consiglio, esortava ad aver costanza , a non disperare della repubblica , a tener credenza del partito deliberato: poscia tra il dolore , la mestizia , ed il terribile aspetto dell' avvenire si scioglieva il consiglio.
Pagina 105 - ... fatto solo operava la paura. Vinceva peraltro ancora in questo la fortuna della repubblica ; perché opponendosi gagliardamente al partito Giuseppe Priuli, e Niccolò Erizzo , si mandava al Condulmer resistesse alla forza con la forza.
Pagina 226 - ... adottata fra di noi, o dilettissimi fratelli, no, non è in opposizione colle massime fin qui esposte né ripugna al Vangelo: esige anzi tutte quelle sublimi virtù che non s'imparano che alla scuola di Gesù Cristo, e le quali, se saranno da voi religiosamente praticate, formeranno la vostra felicità, la gloria e lo splendore della vostra repubblica.
Pagina 109 - Consiglio, rappresentava con gravissime parole il doge la funesta condizione a cui era ridotta la repubblica, infelicissima, ma innocente.... Tale essere la condizione della repubblica, combattuta da un amico divenuto nemico dopo tanta ospitalità usata verso di lui, appetita da un amico per cui si erano sofferte tante disgrazie, insidiata forse da cittadini perversi per cui il sovvertire era uso, piacere, massima e speranza; essersi abbattuta in un secolo in cui l...
Pagina 106 - Veneziana doveva cadere da per se stessa nell'agguato, che le era teso. Era il palazzo pubblico circondato per ogni parte da genti armate , i cannoni presti , le micce accese , apparato insolito da tanti secoli in quella quieta repubblica. Custodivano per antico rito gli arsenalotti le interiori stanze del palazzo : i capi di strada pieni d'uomini in armi.