Delle istorie d'Italia ... libri XX.N. Conti, 1818 |
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Parole e frasi comuni
ajuti alcuna Alfonso alloggiare animo appresso Aragonesi assaltare avendo aves avesse Bolgari cagione capitani Cardinale Carlo Castella cavalli chè ciascuno città cittadini combattere cominciò condotta confederazione conforti consiglio cupidità d'Alfonso d'Italia danari deliberazione desiderio difficultà dimostrando dipoi Duca di Milano dugento erano esercito essendo fanti Ferdinando figliuolo Fiorentini Firenze fiume fortezza fossino Francesco FRANCESCO GUICCIARDINI Francia Franzesi galee Genova genti Giovan Galeazzo Giovanni gl'inimici governo grandissima guerra Guicciardini Imbasciadori inimici innanzi insino instanza Italia l'armi l'esercito lasciato Lodovico Sforza luogo maggiore mandò medesimo Medici mente morte Novara nuovo Orliens Orsino padre passare pericolo Piero Pisa Pisani Pitigliano Pontefice popolo Porto di Livorno potente poteva presto principio promesse provvisioni quegli Re di Francia Reame Regno di Napoli Repubblica ricevuto ritornò seguitando Serezana sicurtà simo soccorso soldati speranza Svizzeri terra Triulzio uomini d'arme Veneziani vettovaglie Virginio Virginio Orsino virtù vittoria zesi zione
Brani popolari
Pagina 7 - ... sospetti i quali, per diverse cagioni, tra Ferdinando e Lodovico Sforza, principi di ambizione e di potenza quasi pari, spesse volte nascevano.
Pagina 85 - ... dalla virtù che dal vizio : inclinazione alla gloria , ma più presto con impeto che con consiglio : liberalità, ma inconsiderata e senza misura, o distinzione: immutabile talvolta nelle deliberazioni, ma spesso più ostinazione mal fondata che costanza : e quello, che molti chiamavano bontà, meritava più convenientemente nome di freddezza, e di remissione di animo.
Pagina 3 - Perché, ridotta tutta in somma pace e tranquillità, coltivata non meno ne' luoghi più montuosi e più sterili che nelle pianure e regioni sue più fertili, né sottoposta a altro imperio che de...
Pagina 103 - Ma è senza dubbio molto pericoloso il governarsi con gli esempli se non concorrono, non solo in generale ma in tutti i particolari, le medesime ragioni, se le cose non sono regolate con la medesima prudenza, e se, oltre a tutti gli altri fondamenti, non v'ha la parte sua la medesima fortuna.
Pagina 6 - Essendo adunque in Ferdinando, Lodovico e Lorenzo, parte per i medesimi parte per diversi rispetti, la medesima inten^zione alla pace, si continuava facilmente una confederazione contratta in nome di Ferdinando re di Napoli, di Giovan Galeazzo duca di Milano e della republica fiorentina, per difensione de...
Pagina 79 - E già non solo le preparazioni fatte per terra, e per mare, ma il consentimento de' cicli e degli uomini pronunziavano a Italia le future calamità; perché quegli, che fanno professione d'avere o per scienza, o per afflato divino notizia delle cose future affermavano con una voce medesima apparecchiarsi maggiori e più spesse mutazioni, accidenti più strani e più orrendi, che già per molti secoli si fossino veduti in parte alcuna del mondo.
Pagina 3 - ... ingegni molto nobili in tutte le dottrine e in qualunque arte preclara e industriosa; né priva secondo l'uso di quella età di gloria militare e ornatissima di tante doti, meritamente appresso a tutte le nazioni nome e fama chiarissima riteneva. Nella quale felicità, acquistata con varie occasioni, la conservavano molte cagioni: ma tra l'altre, di consentimento comune, si attribuiva laude non piccola alla industria e virtù di Lorenzo de...
Pagina 7 - ... in modo che non solo di alterazione presente non si temeva ma né si poteva facilmente congetturare da quali consigli o per quali casi o con quali armi s'avesse a muovere tanta quiete. Quando, nel mese di aprile dell'anno mille quattrocento novantadue, sopravenne la morte di Lorenzo de...
Pagina 9 - ... orrore, per essere stata celebrata con arti sì brutte; e non meno perché la natura e le condizioni della persona eletta erano conosciute in gran parte da molti: e, tra gli altri, è manifesto che il re di Napoli, benché in publico il dolore conceputo dissimulasse, significò 5 alla reina sua moglie con lacrime, dalle quali era solito astenersi eziandio nella morte de...
Pagina 85 - ... pareva quasi più simile a mostro che a uomo. Né solo senza alcuna notizia delle buone arti, ma appena gli furono cogniti i caratteri delle lettere. Animo cupido d' imperare; ma abile più ad ogni altra cosa: perché, aggirato sempre da...