Dante Alighieri in Ravenna: memorie storiche con documenti

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R. Stab. tip. di G. Angeletti, 1864 - 143 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 29 - Qui non si canta al modo delle rane, Qui non si canta al modo del poeta Che finge imaginando cose vane; Ma qui risplende e luce ogni natura Che a chi intende fa la mente lieta. Qui non si sogna per la selva oscura. (i) Acerba, III HI. Non veggo 'l conte che per ira et asto Tien forte l...
Pagina 37 - Jura monarchiae superos phlegetonta lacusque lustrando cecini voluerunt fata quousque sed quia pars cessit melioribus hospita castris auctoremque suum petiit felicior astris hic claudor dantes patriis extorris ab oris quem genuit parvi florentia. mater amoris.
Pagina 102 - Perocch' io sono il suo fedel Bernardo. Quale è colui, che forse di Croazia Viene a veder la Veronica nostra, Che per 1' antica fama non si sazia, Ma dice nel pensier, fin che si mostra : Signor mio GESÙ CRISTO, Dio verace, Or fu sì fatta la sembianza vostra ? Tale era io mirando la vivace Carità di colui, che in questo mondo, Contemplando, gustò di quella pace.
Pagina 50 - Dante esser maravigliose sopra natura a intelletto umano, e le cose evangeliche esser grosse : e se pur ve n'avesse dell'alte e maravigliose, non è gran cosa che colui che vede il tutto e ha il tutto dimostri nelle scritture parte del tutto. Ma la gran cosa è che un uomo minimo come Dante, non avendo, non che il tutto, ma alcuna parte del tutto, ha veduto il tutto e ha scritto il tutto : e però mi pare che sia più degno di lui di quella luminaria; ea lui da quinci innanzi mi voglio raccomandare...
Pagina 111 - Ravennati cineres atque ossa Dantis ipsius, Magnificentiam vestram affectuosissime rogamus, ut non difficilem sese velit exhibere circa illorum redditionem, sed favores nobis ac desiderio nostro prestare, quo pro illis cum ea qua decet veneratione istuc mittere, et Florentiam transferri facere, valeamus.
Pagina 90 - Ove grande è la mente che concepisce, è mestieri che grandi pure siano le parole, che è quanto dire i segni delle idee già suscitate: ed ove le parole esistenti sian povere ed ineguali al concetto, allora la mente le crea di suo pieno diritto, e le applica al pensiero già partorito.
Pagina 34 - Non è fantin che sì subito rua Col volto verso il latte, se si svegli Molto tardato dall...
Pagina 107 - F1orentina unam eminentem magnificam et honorabilem sepulturam ornatam sculturis marmoreis et aliis ornamentis de quibus et prout honori Civitatis Florentie et fame ac virtuti talium et tantorum virorum viderint convenire. Et ossa cuiuslibet predictorum facere. In sua sepultura recondi ad perpetuam famam et celebrem memoriam omnium predictorum et Civitatis ac rei publice fiorentine et quod habeantur vel non ossa, nichilominus fieri debeant pro causa predicta diete sepulture.
Pagina 35 - La cieca cupidigia, che v' ammalia, Simili fatti v' ha al fantolino, Che muor di fame e caccia via la balia ; E fia Prefetto nel foro divino Allora tal , che palese e coverto Non anderà con lui per un cammino.
Pagina 80 - Squalenti nulli cognite pene situ. At nunc marmoreo subnixus conderis arcu, Omnibus et cultu splendidiore nites. Nimirum Bembus Musis incensus Etruscis Hoc tihi, quem imprimis hse coluere, dedit.

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