Il Pecorone di Ser Giovanni Fiorentino: nel quale si contengono cinquanta novelle antiche belle d'invenzione e di stile..

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Per Giovanni Silvestri, 1815
 

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Pagina 292 - ... suoi parenti; per la qual cosa gli aggrandì molto di possessioni e di castella e di moneta sopra tutti i Romani , in poco tempo ch
Pagina 168 - Perché noi levatole il coperchio, che per la lunghezza del tempo era tutto guasto e trovato che l'ossa de' morti erano divenute tutte in polvere facemmo pensiero che quello fusse assai opportuno luogo da nascondervi entro la futura preda; e per buona .regola della nostra scuola, appostato il più tenebroso tempo della notte, quello cioè nel quale il sonno col primo impeto...
Pagina 150 - Ma pensando poi fra me che se io gliel negava, egli sarebbe andato a un altro forse meno avveduto di me, che in ciò gli avrebbe compiaciuto, io giudicai che fosse bene dargli una pozione, e gli la diedi ; ma di che natura fosse, voi l'intenderete poi. E tenendo per certo che questa cosa si avesse col tempo a ricercare, non volli prendere subito il prezzo eh...
Pagina 62 - Io volsero rompere né spezzare , né porlo in luogo vile; perché per le loro antiche memorie trovavano che '1 detto idolo di Marte era consacrato sotto certo ascendente , che come fosse posto in vii luogo, la città di Fiorenza avrebbe pericolo e danno e gran mutazioni . E con tutto che i Fiorentini fossero diventati cristiani , ancora tenerono molti costumi del paganesimo gran tempo , e temevano forte il loro antico idolo di Marte, ed erano poco fermi nella Fede . Il detto lor tempio fu consacrato...
Pagina 57 - Ma la grande e nobile chiesa de' marmi che v' è oggi a' nostri tempi , troviamo che fu poi fatta per lo procaccio del venerabile padre messer Alibrando vescovo e Cittadino di Firenze nelli anni di Cristo ioi3 , cominciata a dì 26 del mese d'Aprile per comandamento ed autorità del cattolico e santo imperadore Arrigo secondo di Baviera, e della sua moglie imperatrice santa Gunegonda che in quelli tempi regnava , e diedono e dotarono la detta chiesa di molte ricche...
Pagina 198 - Dall'altra parte ferì i! conte Giordano con la sua schiera ; onde la battaglia fu aspra e dura , e gran pezzo durò , che non si sapeva chi avesse il migliore, perocché i Tedeschi per lor virtù e forza colpendo con loro spade, .molto danneggiavano i Francesi . Ma si levò un grande strido fra le schiere de...
Pagina 96 - Rio cardo che fu padre di Ruberto Giuscardo re di Puglia, e di Ruberto che rimase duca di Normandia nacque Guglielmo il bastardo, e l'acquistò in questo modo. Credendosi giacer con la figliuola d'un suo ricco borghese, la quale molto gli piaceva, fu ingannato dalla madre , la quale, per iscampar la vergogna della figliuola , trovò una molto bella damigella povera, che molto s'assomigliava alla figliuola, e quella in iscambio della figliuola mise in camera col detto duca...
Pagina 149 - Io m'allegro poter dire che infin a qui sia da voi riputato buono ; né posso patire che questo giovane innocente ingiustamente sia tormentato né morto. Ma che sarà, se io solo contra 1' affermazione d' un altro mi oppongo ? Io però sono quello che voi mi stimate, ed egli é un servo ribaldo, degno non d
Pagina 50 - Romani dove s'adduceano per mare tutti gli tributi e censi che li re e tutte le nazioni e paesi del mondo ch'erano sottoposti a' Romani , rendeano allo 'mperio di Roma , e là si pesavano , e poi si portavano a Roma ; e perocché il primo luogo ove si pesava non era suflìciente a tanto strepito , vi si feciono due luoghi ove si pesava , e però si declina il nome di Pisa in grammatica : pluraliter , nominativo hae Pisae : e così per l...
Pagina 174 - Raimondo, ristette in sua corte , e fu sì savio e valoroso, e venne tanto in grazia al conte, che di tutto il fece maestro e guidatore; il quale sempre in abito onesto e religioso si mantenne, e in poco tempo per sua industria e senno raddoppiò la rendita di suo signore in tre doppi, mantenendo sempre grande e onorata corte.

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