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dell'antedetto D. Trojano, e l'altro della famiglia Mormile de' Duchi di Campochiaro, l'altro da Mira. balli preffo la piazza, echiama il fundaco de Miraballi.

e forte

Her per questo vicolo de Gatto. li,paffata la cafa, che fù de' Signori Mirabelli, hora del Conferuatorio dell'arte della lana, ed arriuan fotto del Monafterio di S. Severino, e proprio doue ftaua l'antica, muraglia di Napoli nella casa de Parrini vi è un perenniflimo fonte d'acque forgente di poco à fon do,e queft'acqua è della iteila bon. ta, e qualità di quella, che fi vedrà nel chioftro di S. Pietro Martire,

In questa ftrada ne' tempi anda. ti, altri drappi non fi vendeuano, che di tabi, armufini, e taffettà, in modo che la ftrada fi chiamaua de' Taffettanari, kora vi fi vende ogni forte di drappi.

A deftra vi è la Chiefa dedicat à S.Biagio. Quefta era una picciola Cappella, che ftaua nella ftrada

del

della Giudeca fabricata circa l'anno 1538.circa l'anno poi 1615. ef• fendo una peffima conftitutione, che apportaua un morbo nella go.. la de' fanciulli, collo quale ne am• mazzò migliaja, i Napoletani ricorfero all'interceffione di quefto Santo come special Protettore in quefto morbo, e coll'oblationi, e limofine,che vi filafciarono, edificata fù la prefente Chiefa, aprendo la porta maggiore in questa parte della ftrada macftra, lasciandone · una minore per l'ingresso dalla Giudea.

Più auuanti dall'ifteffa parte,ve. defi l'altro ingreffo nella Giudea già detta, e da questo vico auuanti fi vendono panni fottili così noftrali,come foraftieri.

S'entra nella bella piazza detta della Sellaria, che prima chiamauafi la Rua Toscana, perche v'habi tauano i Mercadanti di quefta nation: pofcia quefto nome, perche qui habitavano uniti tutti i Fabri, Aaa 5 che

chefaceuano felle, & altri finimen ti neceffarii alli cavalli.

Nell'entrare in quefta ftrada vedefi una piazzetta avvanti d'un molino,che viene animato dall'acque de' noftri formali. In questa piazzetta vi era la cafa d'un ricco aromatario detto Gio:Lonardo Pifano,che nell'anno 1585.inftigòla plebe à follevarfi, & à fare una fie. riffima ftrage di Gio: Vincenzo Sta. race Eletto del Popolo; è perche la giuftitia non lo potè haver nelle mani per effere fuggito,e falvatofi fi buttò giù la cafa, e vi feminò fale all'ufo de' Goti.

A finiftra vedefi il vico detto de' Ferrivecchi, perche anticamente fi mile robba vi fi vendeva, hora que. it'arte de' ferrivecchi è ftata tra sportata nel mezzo del Mercato Ne' tempi più antichi nominata veniua la Torre delle ferule, perche viftaua la Torre della muraglia,che da questa parte calaua, ch'haueua 'intorno quefte forti d'herbe. Ve

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defi nel principio una fontana perenne fatta circa l'anno 1649. per ordine di D. Ignico Velez de Gue guara Conte d'Ognat Vice-Rè di Napoli,doppo che fedati furono le follevationi populari. Questo stesso Signore fece aprire una nuova ftrada,che al lato finiftro di detta fontana nel luogo anticamente detto delle Palme,come fin'hora una picciola,ed antica Chiefa, che vi stà, detta viene S. Maria delle Palme,e qui anticamente viera una porta della Città, per la fua picciolezza detta la portella,& è da notarfi,che quando G fece la fontana fudetta nel cauarfi per far le fundamenta,vi fi trovò parte dell'antica muraglia fatta di belliffimi quadroni di pietra. Dove detta ftrada fi è aperta vi era un luogo chiufo, nel quale s'e• traua dalla parte de' Ferrivecchi, e chiamanafi la Zecca. Era quefto come un fondico,doue fi lavorauano panni, habitatiffimo, in modo che fempre vi fi fentiuano rumori,e

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nel tempo delle follevationi antedette n'ulci più d'un fiero capo po. pulo, per lo che la vigilanza del Conte d'Ognatte, per toglier via questo ridotto vi fece aprire la preiente strada.

A deftra poco lungi dalla fonta na vedefi la strada detta degl'Ar• micri, effendo che ne' tempi andati altro non vi fi lavorava, che armi per l'ufo della guerra, hora non vi fono altro che ricchi fondachi di drappilavorati di feta, d'ogni for te, e per quefto luogo tirava la muraglia fatta in tempo dell'Imperadori Greci, e dirimpetto alla Chicfa dedicata all'Arcangelo Michele viera una porta detta de Monaci, perche nella detta Chiefa di S. Arcangelo vi era un Monafterio di Monaci Benedettini, e vicino al!' accennata porta vi staua il Seggio degl'Acciapacci, come di fopra fi dile, & è da fapera che tutti quafi gi'antichi Seggi ftauano vicinole porte della Città.

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