Nuovo giornale de' letterati [formerly Giornale de' letterati]. [With] Indice, Volumi 1-3

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1822
 

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Brani popolari

Pagina 174 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Pagina 174 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Pagina 27 - ... piedi, e quivi quanto egli potè menar le braccia e' piedi, tanto le die per tutta la persona pugna e calci, senza lasciarle in capo capello o osso addosso che macero non fosse, niuna cosa valendole il chieder mercé con le mani in croce. Buffalmacco e Bruno, poi che co...
Pagina 31 - ... tu medesimo già dicesti, la tua città è piena di voci pompose e di pusillanimi fatti, serva non a mille leggi, ma a tanti pareri quanti v'ha uomini, e tutta in arme...
Pagina 242 - Figlio del Canto, che degli anni ad onta Ridesti i Vati dalla tomba, e il Prode, Cui ride intorno meritata e pronta L'Itala lode: L'arpa deponi dell'antica fama, Premio dei forti e refrigerio ai vinti, Del cieco Bardo, che dolente chiama Gli amici estinti.
Pagina 10 - Io ricco, io sano, io bella donna, assai figliuoli, grande famiglia ; né ingiuria né onta né danno non ricevetti mai da persona ; riverito, onorato, careggiato da tutta gente, io non seppi mai che male si fosse o tristizia, ma sempre lieto e contento sono vivuto e vivo.
Pagina 240 - Somiglio la seconda ad un fiume reale che torbide sì qualche volta, ma sonanti e maestose porta al mare le sue onde, e regge sul dosso le navi, laddove quel ruscelletto appena tragge seco le povere foglie che i fanciulli vi gittano per giuoco. Zappi Rolli e cento Francesi sono del primo carattere. Dante Ariosto Milton sono del secondo, Io non disprezzo le delicate fantasie smorfiose...
Pagina 27 - ... piedi, tanto le die per tutta la persona: pugna e calci, senza lasciarle in capo capello o osso adesso che macero non fosse le diede, niuna cosa valendole il chieder mercé con le mani in croce.
Pagina 243 - E ceppi e stray.j affronterò più forte, Lieta se posso te salvare e il padre Con la mia morte . Vanne, e per l'ombre il casto Amor ti guidi Ove ti reca il piede incerto , o il vento; Vanne, e l'istoria sulla tomba incidi Del mio tormento.
Pagina 98 - J'ai réparé les maux qu'avait faits un grand homme, Jugurtha fut vaincu, Mithridate est soumis, Ma fortune a plus fait qu'elle n'avait promis. C'était trop peu pour moi des lauriers de la guerre Je voulais une gloire et plus rare et plus chère; Rome, en proie aux fureurs des partis triomphans, Mourante sous les coups de ses propres enfans, Invoquait à la fois mon bras et mon génie; Je me fis dictateur : je sauvai la patrie.

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