I primi anni di Alessandro Manzoni

Copertina anteriore
Bernardoni, 1874 - 253 pagine
 

Sommario

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XII
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XIII
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XIV
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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 239 - ... pesti cimieri, han poste le selle sui bruni corsieri, volaron sul ponte che cupo sonò. A torme, di terra passarono in terra, cantando giulive canzoni di guerra, ma i dolci castelli pensando nel cor...
Pagina 239 - ... nell'arme le gelide notti, membrando i fidati colloqui d'amor. Gli oscuri perigli di stanze...
Pagina 194 - E vuoi che al figlio tuo, fior de' garzoni, Di rose còlte in Elicona io sparga II talamo beato? Oh me meschino! Spenti gli Dei che del piacere ai dolci Fonti i mortali conducean, velando Di lusinghieri adombramenti il vero; Spento lo stesso re de...
Pagina 238 - S'aduna voglioso, si sperde tremante, per torti sentieri, con passo vagante, fra tema e desire, s'avanza e ristà; e adocchia e rimira scorata e confusa de' crudi signori la turba diffusa, che fugge dai brandi, che sosta non ha. Ansanti li vede, quai trepide fere, irsuti per tema le fulve criniere...
Pagina 117 - Salve, o divino, a cui largì natura II cor di Dante e del suo duca il canto! Questo fia M grido dell'età futura: Ma l'età che fu tua tei dice in pianto.
Pagina 138 - Quanto al padre Cristoforo da Cremona, morì nel mese di giugno del suddetto anno 1630 di peste, stimata da lui catarro, ma dagli altri tutti giudicata vera peste, havendo servito con molto fervore di carità et esempii religiosi a' poveri appestati ». VL SAILER, Il padre Cristoforo nel romanzo e nella storia (estr.
Pagina 162 - Aria ! — soggiungeva, trinciando nel!' aria di gran cerchi colla mano destra, quasi avesse voluto farsi largo, e sgombrarsi dattorno quel non so che, da cui aveva impedito per tant'anni il respiro. » A. DB GUBBBMATIS. 6 Di lei che amasti ed ami ancor, che tutto, Te perdendo , ha perduto. L'Imbonati sorride mestamente, e risponde: Se non fosse Ch' io l' amo tanto , io pregherei che ratto Queii' anima gentil fuor delle membra Prendesse il voi , per chiuder l...
Pagina 238 - Le note latebre del covo cercar; E quivi, deposta l'usata minaccia, Le donne superbe, con pallida faccia, I figli pensosi pensose guatar. E sopra i fuggenti, con avido brando, Quai cani disciolti, correndo, frugando, Da ritta, da manca, guerrieri venir: Li vede, e rapito d'ignoto contento, Con l'agile speme precorre l'evento, E sogna la fine del duro servir.
Pagina 240 - Domani, al destarvi, tornando infelici, / saprete che il forte sui vinti nemici / i colpi. sospese, che un patto fermò ; / che regnano insieme, che sparton le prede, / si stringon le destre, si danno la fede / che il donno, che il servo, che il nome restò.
Pagina 49 - Religiosi miei istitutori (e sarebbe vivissimo anche se si fosse trattato d'uno solo) è, grazie al cielo, oramai antico in me; e fino dai primi tempi in cui il Signore, per sua ineffabile misericordia, m'ha ridonata quella fede che aveva miserabilmente ripudiata, m'era nato anco il dubbio se non fossi in dovere di manifestarlo pubblicamente.

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