Modi di dire toscani ricercati nella loro origineAppresso Simone Occhi, 1740 - 360 pagine |
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Parole e frasi comuni
affai aggiugne alcuni Antichi appreffo Atto avea bafta Benvenuto da Imola Bifcioni Boccaccio Buonarruoti cafa Capit capo chiama cofa coftui colla Crufca Dante dice dicefi diffe dirfi diverfa effe effendo effere effi Eneide fare fcrive fecondo fefta fempre fentimento fenza fignifica fignificato fimile Fiorentino Firenze foffe folo fono fopra forfe fotto fpeffo fpiega Francefi ftato fteffo fulla funt fuol fuono Giotto Girolamo Gigli giuoco Greci l'ifteffo L'ufa lafciato Latini Lucchefe luogo Malm Malmantile Cant mangiare maniera di dire medefimo Meffere Menagio Minucci moftra Monofini noftro Novella offerva paffo penfa Plauto poffa pofito pofto preffo prefo propofito proverbio quæ quafi quefto dettato queſta quì quod Salvini nelle Note Scen ſenza Stan Taffoni tefta Tofcana Toſcana ufato Varchi Vedi verfo vuol dire دو دو دو دو رو رو رو دو رو رو ور وو
Brani popolari
Pagina 219 - Credette Cimabue nella pittura Tener lo campo, ed ora ha Giotto il grido, Sì che la fama di colui è oscura.
Pagina 145 - È fallo di fiato; Si accorda al caldo come le pecore; La paura gli guarda la vigna, per esprimere Un uomo delicato e che non vuole disagiarsi — CHI STA co TUTI I SO CO1IODI Gì IN COLO EL COI, l'unii...
Pagina 314 - ... Presepio, o sì una capannuccia: Vi si vede il Bambin, che malvestito Dalla Vergine Madre il latte succia. Ve San Giuseppe mezzo intirizzito, Col gomito appoggiato alla sua gruccia, E dentro un santambarco malcucito Si rimbacucca tutto, e incapperuccia. V è di pastori, e d' angioli un biliemme, E si veggon da un poggio in lontananza Scendere i Magi a once, e lenirne lemme: Natura poco, o nulla 1' arte avanza, E par vera la finta Bettelemme: Tanto il finto col vero ha somiglianza! Per modestia,...
Pagina 268 - Pareggio dell'acqua, cioè quella dirittura, per dove il nocchiero volge la prua, per indirizzare la nave al cammino; checché se ne dicano, non tanto il Minucci che il Menagio a questa voce.
Pagina 227 - ... egli le reca ordinariamente grandezza, ma le più volte in mala parte ; il che nasce, più che da altro, perché le parole a cui s' aggiugne, significano per sé medesime male e ree cose come ladrone, ghiottone, ribaldane, ignorantone, furfantane, manigoldone, ecc.
Pagina 241 - Zingari, e che vivono essi ancora di ruberie, alcuni de' quali abitano tra i Regni di Cano, e Borno, ed altri ne...
Pagina 197 - Crusca dal giucco fanciullesco, che diciamo: fare a ruffa, raffa: ed è quando gittando un di loro in aria alcuna quantità di che si sia, fanno a chi più tosto, ea chi più ne piglia".
Pagina 24 - E flava pure a veder quefta fefta. CXLVIII. A poco a poco fi fu intabaccato A quefto giuoco, e le rifa crefceva ; Tanto che 'l petto avea tanto ferrato...
Pagina 241 - An„ tichi íignificavano la povertà, per eíTere, come dicono , it uc^ello che non ha nido proprio , e íi va negli altrui a „ ricoverare. Ma l'addurre etimologie latine, e greche ne...