La Romania nella diplomazia vaticana, 1939-1944

Copertina anteriore
Editrice Pontificia Università gregoriana, 1987 - 170 pagine
Dopo il Trattato di Pace di Versailles del 1919, le speranza dei popoli europei in un equilibrio politico stabile non furono niente piu che una costruzione sulla sabbia. Il principio del diritto di autodeterminazione dei popoli spinse l'opinione generale a favorire la creazione degli Stati nazionali, nei confini etnici, ponendo fine ai privilegi medievali dei grandi imperi asburgico e ottomano. Polonia, Cecoslovacchia Romania Jugoslavia e Bulgaria fecero di tutto per sviluppare un'economia di tipo liberale. Molto presto pero l'evoluzione delle strutture sociali condusse ad una radicalizzazione della politica internazionale, mentre l'impero zarista divenne sede di una nuova esperienza politica che manteneva in vita l'accentramento del potere. Gli interessi contrastanti delle grandi potenze non furono favorevoli ai principi della convivenza pacifica e l'aggressivita dei revisionisti contro il Trattato di Versailles annullo tutti gli sforzi posti in atto dalla Societa delle Nazioni per promuovere la via delle trattative quale unica soluzione politica possibile per i conflitti locali.

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