Vite di uomini illustri del secolo XV scritte da Vespasiano da Bisticci: stampate la prima volta da Angelo Mai e nuovamente da Adolfo Bartoli

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Barbèra, Bianchi e comp, 1859 - 564 pagine

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 425 - Fiorertini, in latino, e storia propria appartenente a loro. Messer Poggio seguita la sua istoria dopo messer Lionardo, e falla latina come lui. E Giovanni Villani iscrive una istoria universale volgare, di tutte le cose occorse in ogni luogo, e con queste mescola le cose di Firenze, occorse secondo il tempo. Il medesimo fece messer Filippo Villani, seguitando Giovanni Villani. Loro soli sono quelli che 1' hanno illustrata colle istorie che hanno iscritte.
Pagina 222 - Il tempo lo compartiva mirabilmente, e colle lettere latine e colle greche, che non perdeva mai una ora di tempo. Era di maraviglioso ingegno, e attissimo alla prosa e al verso, ma al verso aveva grandissima facilità. Era fama della sua virtù, non solo in quello Istudio, ma per tutta Italia non si diceva altro che di questo giovane. Sogliono i più di questi oltramontani avere poco ingegno ; costui superava non solo gli oltramontani, ma non era Italiano che s
Pagina 14 - Costantinopoli con tutti i vescovi e arcivescovi greci : il papa era parato in pontificale, e tutti i cardinali co' piviali, ei vescovi cardinali colle mitere di damaschino bianco , e tutti i vescovi...
Pagina 480 - Aveva uno bellissimo universale/^!), dove erano tutti i siti della terra; aveva Italia e Spagna tutte di pittura. Non era casa in Firenze che fusse più' ornata che la sua, e dove fussino più gentili cose che erano in quella; in modo che ognuno che vi andava, in ogni facultà n' aveva infinite degne cose, y X. — * Ora ritornando d' onde ci siamo partiti * (2), sendo già Nicolao d...
Pagina 474 - ... welcomed on one occasion a manuscript containing 1 What follows I have based on Vespasiano's Life of Niccolo. Poggio's Funeral Oration, and his letter to Carlo Aretino on the death of his friend Niccolo, are to the same effect. ' Poggii Opera,' PP- 270. 342. » Vespasiano, p. 471. ' Le scriveva di sua mano o di lettera corsiva o formata, che dell' una lettera e dell' altra era bellissimo scrittore.
Pagina 474 - Arezzo venissino nelle condizioni che vennono, per l'aiuto e favore che faceva loro e di libri e di precettori, e di tutto quello che bisognava. Se di Firenze si partiva persona che andasse o in Grecia o in Francia o altrove, gli dava note di libri che non fussino in Firenze; e col mezzo di Cosimo de' Medici, ch'era tutto suo, ne trasse di più luoghi. E quando interveniva che si potessino avere le copie de...
Pagina 544 - ... cittadini della città, ogni cosa con grandissima modestia. Non andava la fanciulla troppo fuora di casa, venuta fu a casa del marito; e quando andava, sempre accompagnata da donne antiche della casa, non come fa oggi, sanza riguardo ignuno d' andar le giovani accompagnate da servi. Sarebbe in que' tempi suta riputata cosa disonestissima , e niuna donna da bene sarebbe andata senza compagnia, o della suocera, o da donne antiche della casa, o dalla madre. Intervenne in questi tempi che uno generosissimo...
Pagina 425 - Anrbrogio, che furono de' primi, la lingua latina, che per tutti i secoli era stata oscurata; e trovossi in questo secolo aureo insieme con tanti dotti uomini. Vili. — Infra gli altri singulari oblighi, che ha la città di Firenze a messer Lionardo ea messer Poggio, si è che, dalla romana republica in fuora, non e...
Pagina 481 - Dio (2), ginocchioni. Venendo questo sacratissimo corpo di Cristo, qui mancherebbe ogni diserta lingua, a dire la grande devozione di Nicolao, e lo smisurato suo fervore, i lamenti e pianti che venivano dalle viscere del suo cuore, voltandosi al suo Redentore, accusandosi peccatore e indegno di tanto sacramento. Fu tanta la sua devozione, che tutti i circostanti non potevano tenere le lagrime.
Pagina 298 - Parlato eh' egli ebbe per lungo spazio, disse : a me basta avere soddisfatto ali' onore e utile della mia città, e conosco che di questo caso si piglierà il partito al contrario ; ma gli autori di questa impresa saranno i primi che se ne pentiranno. Isceso che fu, tutti quelli della parte di messer Rinaldo, e di quelli che davano favore che la 'mpresa si facesse, presono animo, veduto il favore che avevano, non ostante la contradizione d...

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