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superbire; Alzare il viso o la coda; Menar orgoglio.

ALZAR I FOLI O I REGISTRI, detto fig. Pigliare o Prendere baldanza; Venire in superbia; Dar alto.

FAR ALZAR I FOLI A QUALCUN, detto fig. Titillare, che dicesi anche Infiammare; Invogliare; Suscitare.

Alzare le carte o Alzare assolut, vale Scparar il mazzo in due parti prima di distribuir le carte a' giuocatori.

ALZAR LE VELE, V. GHINDAR. ALZARSE DAL LETO, Scorcare; Rizzarsi; Levarsi; Sorgere; Surgere; Uscir del

letto.

ALZARSE IN PONTA DE PÌE, Rizzarsi sulle punte de' piedi.

ALZAR UN POCO, Sollalzare. TORNAR A ALZAR, Rialzare. ALZERE, s. m. V. ARZARE.

ALZÈTA, s. f. (colla z aspra ) T. fam. Basta. Piega che si fa con cucitura abbozzata dappiè o in alto alle vesti lunghe propr. de'bambini e fanciulle per poterla disfare, od accrescerne occorrendo la lunghezza. V. FILZETA.

ALZETAR, v. Lavorare in baste. V. AL

ZETA.

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COSSE DA AMALAI, Sottigliume, dicesi comunemente di Cibi di poca sostanza. COMODETA DA AMALAI, V. COMOdeta.

AMALAIZZO} add. Ammalaticcio; Ma

AMALATÀ

laticcio; Ammalatuccio; Ammalazzato; che dicesi anche Maleo; Malescio; Cagionevole; Cagionoso; Infermiccio; Valetudinario.

Malnaturato; Malcubato; Tristanzuolo; Sparuto; Afato; Afatuccio; Gracile, direbbesi di mala complessione.

AMANCAR, v. Mancare, Restare, Non essere il dovuto numero o quantità. AMANCO, s. m. Mancanza; Scemo, Difetto, Diminuzione, Scemamento, Il meno. AMAR, v. Amare - Trasamare, val Amare accesamente, eccessivamente Idolatrare, Amare disordinatamente.

Amare, val anche per Bramare, desiderare o voler piuttosto.

No AMAR PIÙ, Disamare, Cessar d'a

mare.

CHI AMA DIO AMA I SO SANTI, Chi ama me ama il mio cane, dicesi propr. per far intendere Che gli amici amano naturalmente tutte le cose che veggono esser care all' amico.

SI, QUANTO AMO DIO, CHE TE bastono Afje o Affededieci che ti bastono, Modo di minaccia

AMARIZA, add. Marezzato; Amarezzato o Amarizzato, Serpeggiato a onde, a ma

rezzo.

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AMAZZA 0 AMAZZAO e MAZZA O MAZZào, add. Ammazzato; Ucciso; Interfetto.

Ammazzato è anche Voce popolare d'ingiuria o di disprezzo, tanto diretta ad una persona, come se si dicesse Maledetto; Briccone; Manigoldo; Galeone o simili, quanto ancora a Checchessia che riesca incomodo dannoso e fastidioso. Leggesi nelle lettere del Magalotti, Solamente quegli ammazzati Buccheri mi sono usciti affatto di grazia. AMAZZAR, V. V. MAZZAR. AMBASSADA, s. f. V. IMBASSADA. AMBASSADOR, s. m. V. IMBASSADÒR. AMBIGU, s. m. Parola francese ch'è anche qui in uso, e vale Pasto o Merenda a guisa di cena, il cui servito è insieme di carni e frutte

AMBIZIOSETO, add. Ambiziosello. AMBIZAR, v. T. del Lotto, Giuocar per ambo; e dicesi Quando tre o più numeri giuocati per terno, si giuocano anche per ambo.

AMBO, s. m. Ambo, che nel plur. dicesi Ambi. Due numeri giuocati al lotto.

ZOGAR PER AMBO, V. AMBIZAR. AMBRA, s. f. Ambra, Sostanza bituminosa concreta di colore per lo più giallo, la quale confricandola in un panno ha l'attività di attrarre la paglia.

COSSA CHIARA COME L'AMBRA, Cosa chiara specchiata, Evidentissima. V. CHIARO. AMBRACAN, s. m. Voce disusata, Ambracane, Ambra odorifera che sembra esser lo stesso che Ambra grigia.

AMBRO s. m. Chiamasi da'Pescatori di ValJe una specie di Amo, che non ha barbet→ ta come gli ami ordinarii, ma la punta rivoltata della seguente figura con cui si pesca a lenza V. TOGNA,

AMBROSIMA, V. MANDOLA.

AMBROSIO, Ambrogio e Ambrosio, Nome proprio di uomo.

AMBULISE. V. OCHIO DE S. LUCIA. AMBUORO, s. m. Arcanna, Specie di ter

ra rossa della quale i falegnami costruttori di barche si servono per tignere i cordoni con cui segnano il loro legno che hanno a segare.

AMEN - DORMIR FINA AMEN, Dormire assai, lungo tempo; Dormire fino all'alba de'tafani, cioè sino al mezzodì. V. DORMIR. A MENADEO, modo avv. A menadito o su per le dita, vale Per l'appunto, benissimo. SAVER O FAR UNA COSSA A MENADEO; CoNOSSER UNO A MENADEO, Sapere, Fare, Conoscere e simili a menadito o su per le dita o per la punta delle dita, vagliono Benissimo, Per l'appunto.

AMIA, s. f. (dal lat. Amita) Zia, Sorella del padre o della madre, AMICIZIA, s. f. Amicizia,

FAR AMICIZIA, Inamistarsi; Amicarsi; Strignere amicizia.

FAR DE LE AMICIZIE O MOLTE AMICIZIE A UNO, Amorevoleggiare uno, Fargli atti amorevoli per contrassegno d'affetto.

PATI CHIARI AMICIZIA LONGA, V. PATO. DESTACARSE UN TANTIN A LA VOLTA DA UN'AMICIZIA, Discucire lamistà, Modo fig, che vale Distaccarsi a poco a poco dall'amicizia. V. MESTA.

AMICIZIETA, s. f. Piccola amicizia, Amicizia di poco conto.

AMIGAZZO, s. m. V. AMIGON.

AMIGHETO, s. m. Piccolo amico; Amico da poco; Amico di cappello.

AMIGO, s. m. Amico.

AMIGO DE CAPÈLO, Amico e guarti, Amico sospetto.

AMIGO INTIMO, Amico distretto o intrinseco; Fratello giurato. Di amore e di fede incollati e confitti.

AMIGO PER INTERESSE, Amico da bonaccia, cioè Amico in buona ventura. AMICI COME CANI E GATI, V. in CAN. ESSER AMIGO DE QUALCUN, Dirsi con alESSERGHE AMICISSIMO, Essere perduto d'alcuno; Non veder più avanti nè Non vedere alcuno a più qua nè più là;

cuno

mezzo, cioè Volergli il meglio del mondo. FARSE AMIGO DE QUALCUN, Amicarsi; Guadagnar uno.

GHE VOL DEI AMICI,

Chi non ha amici

non fa gran fortuna, Prov. chiarissimo. I AMICI SE CONOSCE ai bisogni, Calamiscuopre amista.

τὰ

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VE AMIRO, Espressione fam. che è come si dicesse Viguardo con istupore, con sorpresa, con ammirazione ; e dicesi ad alcuno talvolta così nel senso di lodarlo per la disinvoltura delle sue azioni, come anche in sentimento di rimprovero per qualche imprudenza. AMISTA, V. MESTÀ.

AMITO, s. m. Amido, Materia spremuta da grano o da barba di gichero, che serve per dar la salda alla biancheria.

DAR L'AMITO, Inamidare; Dar l'amido; Saldare; Dar la salda: dicesi della biancheria.

AMITO, s. m. Ammitto, Quel pannolino con due nastri da legare, che si mette in capo il Sacerdote quando si para. AMNISTIA, add.. Graziato dell' amnistia. Nell'uso però i Tribunali dicono Amnistiato.

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AMO, s. m. Amo, Uncino d'acciaio notissimo che serve per pigliare i pesci. (V. ToGNA e TRESIOLA) Spaderno chiamansi Tre ami che con alcune funicelle si legano ad uso di pesca. V. AMBRO. AMOBIGLIAR, v. V. MOBIGLIAR. AMOLÈR, s. m. Susino, Albero che pro

duce le susine. V. AMOLO. AMOLIO, add. Ammollito e Mollito. AMOLIR, v. Ammollire o Mollire; Rammollare e Rammollire, Far molle.

Ammollire, detto fig. vale Addolcire, Intenerire.

AMOLIR EL CORPO, Ammollire; Ammorbidare; Ammorbidire, Sciogliere il ventre.

AMOLIR UNA COMPOSIZION, Locuz. degli Speziali, Malassare, cioè Intridere gl'ingredienti per renderli più morbidi, più pastosi e appiccaticci.

AMOLO, s. m. Susina. Frutto notissimo

dell'albero Susino.

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Amore, preso in mala parte, significa Desiderio libidinoso, che direbbesi anche Amor carnale o Amoraccio AMOR IVTERESSA, Amor di tarlo, Che ama solo per utile Amorazzo, fu detto all' Amore contadinesco.

Amore, dicesi per Cura, attenzione Aver o Non aver amore alla roba.

AMOR, dicesi per Gusto, Sapore-BROdo che no GA AMOR NE SAOR. V. SAÒR.

AMOR DE PRADEI, V. FRADÈLO.

AMOA FA AMOR E CRUDELTÀ CONSUMA AMOR, Amore è il vero prezzo con che si compra amore; Amore non si compra nè

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ANDAR IN AMOR, Andar in amore`o in caldo; Essere o Venire in caldo: dicesi degli Animali — Parlando di Piante, Essere in succhio o in sugo, Quando le piante cominciano a muovere generando le foglie e i fiori.

OMO SENZA AMOR, Disamorato, Che non conosce amore nè benevolenza.

PERDER L'AMOR, Disaffezionarsi. PER AMOR, posto avverb. Per amore, e vale A causa, A cagione. AMOREDÈI, Latinismo, che si spiega Per amor di Dio - L'HO BUO AMOREDEI, L'ho avuto gratuitamente, a grato, per grazia. AMOREVOLE, add. Amorevole cioè Benevolo, cortese.

AMOREVOLE DE CASA, Affezionato in forza di sust. vale Amico di famiglia. Esser di casa come la granata.

A L'AMOREVOLE, All' amorevole, All amorevolezza, In amicizia, senza complimenti.

AMORFA, 6. f. Amorfa fruticosa, Frutice detto da Sistematici Amorpha fruticosa.È nativo della Carolina, e ve n' ha anche nel nostro pubblico giardino a Castello. AMORIN, s. m. Amorino; Amoretto, Amor leggiero UN AMORIN, Un Cupidino, Statuetta di Cupido.

AMORINI, s. m. Amorino o Amorino d'Egitto o Amoretto, Pianta erbacea detta da’ Sistem. Reseda odorata, che si coltiva an→ che fra noi pel grato odore, come di pesca, che tramandano i suoi fiorellini. AMOROSISSIMO, add. Amorosissimo Madre carnalissima de' figliuoli, vale Amorosissima.

AMOROSO, add. Amoroso, Pien d'amore, Amorevole.

Amatorio, direbbesi nel senso di passione disonesta.

AMORTIZAZION, s. ♣ V. FRANCAZION,

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AMUTINARSE, v. V. SOLEVARSE.

ANA, s. f. Anna, Nome proprio di femmina DON' ANA SPASSIZA, V. DON' ANA. ANALISI, s. f. Voce che usasi fra noi sempre fig. e ne' seguenti modi.

IN ULTIMA ANALISI, All' ultimo o All'ultimo degli ultimi o Da ultimo o In ultimo, vagliono per Ultimamente, Alla fine, Finalmente; e anche per In istretto senso.

FAR UN' ANALISI, Ânalizzare o Far l'analisi; detto per traslato, vale Esaminare diligentemente un discorso, una proposi

zione etc.

ANALIZAR, V. ANALISI.

ANARA, s. f. Anitra o Anatra ed Anetra,

Uccello acquatico ma domestico, notissimo, detto da' Sistem. Anas Boscas varietas domestica.

ANARA SALVADEGA, Anatra salvatica Germano minore (V. MazonÌN) Appartiene al genere dei Germani, e dicesi da' Sistematici Anas Boscas varietas fera. CAMINAR DA ANARA, V. CAMINAR. MAGNAR L'ANARA EL PRIMO D'AGOSTO, V. AGOSTO.

ANARÈTA, s. f. Anitrella, Anatrella, Anitraccio, Piccola anitra o giovane.

ANARETA DE PESSE, T. de' Pizzicagnoli, Chiamasi volgarmente quell'Involto di carta in cui i pizzicagnoli di Venezia mettono il pesciatello fritto che vendono, fatto l'involto stesso quasi a imitazione grossolana di anitrella notante.

ANARETA dicesi pure a una certa forma di forse perchè somiglia un poco alpane, la figura di quell' animale. ANARIN, s. m. Anitrino, Il pulcino dell'a

nitra.

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mechè, Congiunzione contrariante-ANCA SI BEN CHE NO GO VOGIA, Ancorchè ia non sia di buona voglia.

ANCHIÒ, Y. INCHIO.

ANCIN, s. m. Uncino; Oncino; Appiccagnolo; Attaccagnolo; Rampino, Strumento di ferro per attaccarvi che che sia. ANCIN DA CALAFAI, Uncino da calafato, detto ancora Becco corvino, Uncinetto di ferro col quale i calafati cavan fuori de' commenti, la stoppa vecchia.

ANCIN DA BESTIE, Randello, Quel pezzo di legno piegato in arco che serve per istrignere e fermare le some al corpo de giumenti, come pure le carrate di legne, di fieno etc.

ANCIN D'UN RELOCIO DA SCARSÈLA, Pendente Dicesi la parte del bossolo d'una mostra a cui s'attacca la catena o il cordone. CHIAPAR CO L'ANCIN, Uncicare o Uncinare; Dar d' uncino o ďuncico.

TUTI ANCINI O RAMPINI,

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detto metafor.

Tutti appicchi o pretesti o cavillazioni. V. ENDEGOLO e RAMPIN Appiccarsi a' rasoi, vale Ricorrere per disperazione anche a cose nocive, V. TACARSE SUI SPECHI, in TACAR CATAR DEI ANCINI, Pigliar Poccasione del petrosemolo, Pigliare de' pretesti vani.

DAR QUALCHE ANGIN DA TACARSE, Dare appicco, È favellare di maniera ad alcuno sh' egli possa appiccarsi, cioè Pigliare speranza di dover conseguire quello ch' ei chiede Addentellato sust. dicesi di Cosa che porga occasione di produrne una simile.

ANCINA, add. Uncinato o Oncinato, A

dunco.

Auncinato, Pigliato coll' uncino. ANCINAR, v. Uncinare; Aoncinare, Pigliar coll' uncino.

ANCINÈTO, s. m. Oncinetto; Gangherello, Fil di ferro o d'ottone che serve per affibbiare; e dicesi anche Uncinello; Raffio. ANCIPRETE, s. m. voce bassa Arciprete. ANCÒ, V. ANCÙO.

ANCORA, s. f. Ancora, Strumento di ferro con raffi uncinati, il quale gettato in mare legato ad una gomona, serve per arrestare la nave e tenerla ferma. Le sue parti sono le seguenti.

GIRLANDA, Cicala dell' ancora e Grillanda o Ghirlanda, Quel grosso anello ch'è stabilito nell' occhio dell' ancora, a cui si ormeggia la gomona CAPON DE LA GIRLANDA, Bozza della cicala, Corda stabilita al castello di prua, di poppavia

alla

grua di cappone (V. BoZZAR, DESEOZZAR, CAPON)-BUSO DEL BASTON, Occhio, Quell' apertura rotonda nella parte superiore del fusto in cui entra la cicala - FuSTO, Fusto o Asta dell' ancora, dicesi al Lungo e tondo pezzo di ferro che ha nel

l'occhio attaccata la cicala e nell' altra e

stremità le marre MARE, Marre si dicono que'due bracci dell'ancora che ad una delle estremità dell'asta fanno una quasi croce angolare Patte dell' ancora sono li due pezzi di grossa lamina di ferro di figura triangolare, annesso uno a ciascuna estremità delle marre -Сrro, Ceppo del

l'ancora, Legno sotto l'anello dell'ancora. Traversar l' ancora, vale Metterla lunga il lato del vascello per rimetterla nel sno luogo. ANCORAGIO, s. m. Ancoraggio, dicesi in T. Mar. al Posto dove si getta l'ancora in

mare.

Ancoraggio, si chiama non meno la Gabella che si paga per fermarsi in porto. ANCORARSE, v. Ancorare o Ancorarsi, Fermar coll' ancora gittandola in mare, che dicesi anche Ormeggiarsio Dar fondo.

Afforcare, Calare o gettare una seconda ancora. V. ARMIZAR,

ANCORÒTO, s. m. Ancorotto, T. Mar. Piccola ancora che serve per afforcarsi o per tonneggio.

Ancora d'ormeggio o di andrivello, Piccola ancora che s'usa per ormeggiarsi da un luogo all'altro.

ANCROGIA O INCROGIA, add. Ancroia è nome usato sust.da varii autori, e suona Donna vecchia grinzosa e deforme. Ma nel sentimento vernacolo, detto per agg, a persona, vale Cagionevole; Cagionoso; Tisicuzzo; Tristanzuolo; Concafessa, cioè Che ha poca sanità.

ANCUO (e anticamente ANCOI) che altrove si dice Axcò, e ANCUò (Voci che si hanno per sincopate dal guastato latino de'bassi tempi, Hanc hodie) Quest'oggi; Oggi; Oggidì; Oggigiorno.

IN ANCUO O AL DI D'ANCUO, Al di d'oggi; Odiernamente; Oggi, In questo gior no; In questi tempi; Ne' tempi presenti.

A LA MODA D'ANGÙo, Al modo d' oggidì. DE BEL ANCUO, Dentro il giorno d' oggi; Dentro a questa giornata.

ANCUO OTO O ANCUO QUINDESE, Oggi a otto o a quindici giorni; e si esprime tanto per li passati che per li futuri.

PENSAR A L'ANCUO E NO PENSAR AL DOMAN, Cavami doggi e mettimi in domani, Non t'infastidire per lo futuro. ANCUZENE, s. m. Ancudine o Incudine, Strumento di ferro sul quale i fabbri battono il ferro lavorarlo per Tasso dicesi l' Incudine grossa. Zoco DE L'ANCUZENE, V. Zoco.

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ESSER TRA L'ANCUZENE E 'L MARTELO 2 Essere fra l'incudine e'l martello; Esser tra Scilla e Cariddi, fra le forche e S. Candida, fra luscio e'l muro, Aver pericoli da tutte le bande Bisogna bere affogare; Trovarsi fra il rotto e lo stracciato, Pericolare per ogni verso — Fuggir l'acqua sotto le grondaie, vale Cercando di fuggir un pericolo incorrerne un altro.

ANCUZENÈLA, s. f. Bicornia o Caccianfuori, Sorta d'ancudine con corna lunghe, della quale si servono i fabbri e coloro che fanno figure o lavoro di cesello. ANCUZENETA, s. f. Ancudinetta e Ancudinuzza, Piccola incudine. ANDA, s. f. Andare; Andamento, Guisa di portarsi, tratto, maniera. AVER UNA BELANDA, Aver un bell' andare, una bella andatura. ANDAR DE ANDA, V. ANDAR. CONOSSER A L'ANDA, Conoscere all' andare, all' andamento.

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ANDÅR, s. m. Andare; Andamento; Andatura, Passo, gita, cammino, Modo di camminare.

AVER UN CATIVO ANDAR, Aver una cat tiva andatura, Un cattivo camminare.

SUL VOSTRO ANDAR, Fatto alla vostra foggia o maniera Sulla vostra taglia. COSSE DE STO ANDàr, Cose di questo andare, cioè Di questa fatta.

ANDAR DEL CAVALO, Andatura o Andare, Modo di camminar del cavallo e bestie simili. V. CAMINARI DEL CAVALO, in CAVÀ LO.

A LONGO ANDAR, A lungo andare, posto avv. Col tempo, Con lunghezza di tempo. Co L'ANDAR DEL TEMPO, Col tratto del tempo, cioè col passaggio del ter ANDAR v. Andare, Far cammino.

ANDAR A BARONÒN, Andar giro dare a zonzo. V. ANDAR A DINDÒN

ANDAR A BRUOLONGO, Andar pe's voi pu -di: dicesi Delle cose che vadano secondo l'ordine della giustizia e della convenienza.

ANDAR A CÀ DEL DIAVOLO CALZÀ E VESTIO, Andare a sua posta a casa del diavolo in pianelline o in peduli o a calze solate.'

ANDAR A CAGAR, Andare a sella; Andare al cesso; Andare — ANDÈ A CAgar, Eh va via. Modo di rispondere quando si mostra di non credere a ciò che vien detto.

ANDAR A CAMIN FRANCESE, Andare per linea retta; Navigare a golfo lanciato. ANDAR ADASIO, V. ADASIO.

ANDAR A CONTRARIA, V. ANDAR CONTRO

AQUA.

ANDAR A DINDON O A DINDONON, Andare attorno perdendo il tempo; Andar aiato; Andar aione.

ANDAR A FARSE BUZARAR O SQUARtàr, Andar al diavolo, in un forro, alla malora; Andar a farsi rastrellare.

ANDAR A GATOGNAO, V. GATOGNÀO.

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ANDAR A SBRINDOLÒN, V. ANDAR A DINDÒN, V. SPASSO.

ANDAR A SPASSO,

ANDAR A TORZIO, V. TORZIO.

ANDAR AVANTI, Precedere; Antiandare. ANDAR TROPO AVANTI, detto fig. Entrare o Andar troppo innanzi, vale Avanzarsi troppo col discorso; Uscir de' termini; Eccedere; Andar al di là.

ANDAR A ZIRANDOLON, V. ZIRANDOLON.
ANDAR CO LA PANZA AVANTI, V. Panza,
ANDAR CON DIO, V. DIO.

ANDAR CONTRO AQUA, Rimontare il fiume-Andar contro acqua, direbbesi del Far andare la barca contro la corrente del flusso marittimo Detto in sign. fig. Andar contro acqua, vale Far che che sia contro all'uso od opinione comune, opposto.

far in

ANDAR CON UNA DONA, Mescolarsi; Giacere; Albergare.

ANDAR DA SO POSTA, Andare a sua posta; Andar da sè; Andar solo; Andar da per sè, Senz'aiuto d'alcuno.

ANDAR DA STRAMANÀ, V. STRAMANÀ. ANDAR DE ANDA O DE FICHETO; Andar difilato; Muoversi a furia; Andare in caccia e in furia; Trambasciarsi, Camminar con fretta.

ANDAR DEL CORPO, Cacare; Evacuare; Far i suoi agi.

ANDAR DE MAL,

V. MAL.

ANDAR DE MALA VOGIA, V. VOGIA,

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re, Andar vagando colla mente. Andar nel fondo della Luna; Avere gli occhi a' nugoli; Porre una vigna; Vagillare, Distrarsi; Levarsi a volo; Trasvolare; Tenere, Andare o Stare sopra fantasia, Esser distratto col pensiero.

ANDAR VIA CO LA TESTA, Andar vagando colla mente; Fantasticare; Esser sopra pensiero. -VAGO VIA CO LA TESTA CO FAZZO ORAZION, Nell' orare mi si sparge la mente.

ANDAR VIA CO LA RABIA, Partire alla rotta o in rotta, Con ira.

ANDAR VIA DEL 80 PAESE, Cessarsi dal la patria, Allontanarsi.

ANDAR VIA DE LE BONE ZORNAE, Continuare il buon tempo; Continuare delle buone o delle belle giornate.

ANDAR VIA DURO DURO. V. DURO. ANDAR VIA EL GRILO, Uscire il ruzzo, Cacciar il buon umore.

ANDAR VIA IN PRESSA, Battersela; Giuocar di calcagna, Fuggir lestamente.

ANDAR VIA LA COLARA, Uscir l'ira. ANDAR UN DOPO L'ALTRO, Andare alla sfilata, vale Successivamente, ma senz'ordine. V. Zo.

ANDAR ZO,

ANDÈ A LE CAGHE, modo basso e scherzevole, Andate; Andate via; Andate con Dio.

A TUTO ANDAR, A tutto andare, vale Al più, A rigore.

CHI VOL VAGA E CHI NO VOL MANDA, Chi vuol ottenere una cosa, vada a chiederla. Non è più bel messo che sè stesso. Chi vuol vada e chi non vuol mandi. Chi va lecca e chi sta si secca. Chi fa per sè fa per tre. Chi per man d'altri s'imbocca, tardi si satolla; E vagliono che Negli interessi proprii ciascuno è più accurato degli altri.

FAR ANDAR UN NEGOZIO, Dirigere, Amministrare un negozio.

LASSAR ANDAR, Trascorrere; Trasandare; Negligere; Far vista di non vedere. LASSAR ANDAR UNA CORTELADA, Lasciar andare un colpo o simile, vale Scagliarlo. LASSARLA ANDAR PER LE BRAGHESSE, Lasciarla andar nelle calze; Cacarsi sotto. LASSAR ANDAR L'AQUA PER EL SO MOLIN. V. AQUA.

L'È ANDA, Mori; s'addormentò.

MONEA CHE VA, Moneta che corre o ch'è in corso, cioè Che si spende ed è ricevuta.

No GHE NE VA B NO GHE NE VIEN, Non gli appartiene, Non è cosa che debba interessarlo: Non ci ha che fare.

NO L'ANDARA SEMPRE CUSSÌ, DISEVA QUELO CHE MENAVA EL ROSTO, Sempre non istà il mal dov' ei si posa, cioè Gli stati talor si mutano dal male al bene. Sempre non ride la moglie del ladro, A lungo andare sono scoperte le tristizie.

E VA E VA E PO TI GHE CASCHI, Tanto va la gatta al lardo, ch'ella vi lascia la zampa, Chi non s'astiene dal cimentar i pericoli, vi cade.

LA GHE ANDAVA, Appartenere; Spetta re; Esser di dovere, di giustizia o di con

venienza.

SE NO L'È ANDA L'È PER ANTAR, Chi non

è in forno è in sulla pala, cioè Chi non è rovinato e fallito, è in sul rovinare.

SB LA VA LA VA, O VA CO VA, o SB NO LA VA BURLAVA, Se coglie colga; O guasto o fatto: dicesi di Cosa a ripentaglio di dubbio evento. Vassi capra zoppa se lupo non l' intoppa; e vale Che si seguita a far Sormale in sin che si dà nel gastigo taccia, L'accidente. La sortaccia contro l'opinion de' medici lo fe' guarire-Eva B VA E PO SE GHE CASCA, A lungo andare bisogna cadere - VAGA CO LA SA ANDAR, Sia come si voglia; Comunque sia la faccenda.

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Talvolta è voce di rimprovero che impone silenzio o moderazione, V. ANEMO. ANDIETO, s. m. Anditino, Piccolo andito.

ANDIÈTO DEI ZARDINI, Viottolo; Andare, Piccolo andare ne' giardini ed altrove, ben accomodato e disegnato.

ANDIO, s. m. Andito, Stanza stretta e lunga a uso di passare, o che unisce le case disgiunte. V. CORIDOR - Androne, Andito lungo per lo quale dall' uscio della via ci portiamo ai cortili delle case.

ANDIO DE LE STALE O DEI TEATRI, Corsia, cioè Quello spazio voto e non impac ciato nel mezzo di essi.

ANDRIÈ, s. m. Andrienne, Sorta d'abito femminile con coda, che ora più non s' usa.

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ANÈLI DE LA CABNA, Anelli ANELO DE FERO, Ghiera, V. VERA.

ANELO DE CAVEI Cincinno; Anello, Piega de' capelli a forma d'anello.

FATO A ANELI, A anelli; Inanellato, A foggia d'anelli.

ZOGAR A L'ANÈLO, V. ZOGAR. ANELOTO, s. m. V. in SCHIOPO. ANEMA, s. f. Anima, Il principio della vita d'ogni creatura vivente.

Anima o Fiato, dicesi per Persona individua TANTE ANEME IN T'UNA CASA, Tanti fiati o Tante anime, cioè Tante persone.

Anima si dice per la Parte interiore di molte cose, come l'Anima delle radici. ANEMA DE BOTON, Fondello o Anima. ANEMA DEL CANÒN, V. CANÒN.

ANEMA DE LA COLARINA, Goletta del collare, Quel ripieno trapuntato e rinforzato con ossicini di balena che s'involge da quella striscia di pannolino che portasi al collo. I Francesi la chiamano Porte-collet. ANEMA DEL CORNO, Gemma del corno,

La seconda scorza delle corna del castrato, della quale si fa la coppella.

ANEMA DEL FERO DA SOPRESSAR, Anima, Grossa piastra di ferro, che scaldata rovente si mette nel ferro da dar la salda.

ANEMA DEL FOLO, Anima o Animella, Pezzetto di pelle che forma nel soffietto una specie di turacciolo per ricever l'aria.

ANEMA DE FOLO, detto fig. Sgherro; Sicario; Gente da scarriera; Gente da bosco e da riviera: dicesi degli Uomini presti a ogni mal fare.

ANEMA DEL GEMO. V GARGATO.

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DARSE A L'ANEMA, Darsi al buono, a Dio, allo spirito, all anima.

DIO GHE DAGA BEN a l'anema sòa, Dio gli faccia pace all' anima ove egli è, Dicesi di qualche defunto.

DO ANEME E UN CORPO SOLO, Due anime in un nocciolo, si dice di Due intrinsecisşimi amici. Esser una peverada.

IN CARGO DE L'ANEMA, V. CARGO. ME DESPIASE IN TE L'ANEMA, Mi dispiace infino al cuore.

MIA MARE O MIO PARE BON' ANEMA, Mia madre o mio padre di buona memoria, cioè Defunti.

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ANEMALAZZO, add. Animalaccio; Animalettuceiaccio; Animalone; Bestialaccio, Agg. ad uomo quando è senza ragione o discorso.

Detto per ANEMALON, V. ANEMALETO, s. m. Animaletto; Animalino; Animaluccio o Animaluzzo.

ischerno a

Animalculo, direbbesi a minutissimo animale microscopico. ANEMALON, s. m. Animalone, accresc. di Animale, e per lo più detto per cagion dell'ignoranza o della goffaggine. ANEMAR, v. Animare o Inanimare e Inanimire, Rincorare, Incoraggiare, Dar coraggio.

ANEMELA, s. f. Animella e Valvula, Quell'ingegno dentro a checchessia, il quale facilita o impedisce l'entrare o l'uscire dell'aria o di qualche liquore, come nelle trombe da trar acqua.

ANEMELA DEL CACAO O DE LA FAVA e simili, Germe.

ANEMÈR, s. m. V. CORONETA.

ANEMÈTA, s. f. Animetta, preso per dimin. di Anima, si dice per vezzi o compassione, di Picciol fanciullino, come Crea

turina.

Detto per agg. a Persona, Animuccia, e vale Malizioso, accorto UN BOCONCIN de ANEMETA! detto coll'ammir. Cecino, direbbesi ironicamente di Persona trista e maliziosa. V. ANEMA.

ANEMÈTA DE LA LUME, Luminello, Quell'anelletto dove s'infila il lucignolo della lucerna.

ANEMÈTA DEL CALICE, Pala o Animetta del calice, Quadrello di biancheria ben insaldata ad uso di coprir il calice. ANEMO, s. m. Animo, La parte intellettuale dell' anima ragionevole.

Animo, dicesi per Ardire, Ardimento, Animosità, Audacia.-ME DASTARIA L'ANEMO DE MAGNAR, Mi darebbe l'animo di mangiare-CHIAPAR ANEMO, V. CHIAPAR.

Animo, per Volontà, Desiderio, Talento. Animo crudo, imperversato, contrario di Animo buono, inclinato al bene. ANEMO GRANDO, Magnanimo. ANEMO, detto avv. e in modo imper. Alto; Bene; Su via; Via su; A noi; Oʻvia; Olà, e vagliono Presto, Finiscila.

Animo, detto in forza d'interiezione, vale Sta di buon cuore, Confida, Coraggio. ANÈMOLO, s. m. Anemone de' giardini,

Fiore annuale notissimo, che chiamasi da Linn. Anemone Coronaria. ANEMOSITÀ, s. f. Odio; Rancore; Inclinazione all'odio o alla malevolenza; Persecuzione d'alcuno; Invidia del bene altrui. Tali sono i varii sensi che noi attacchiamo alla voce Animosità.

AVER DE L'ANEMOSITÀ CONTRO UNO, Aver dell' odio contro uno; Odiarlo. ANESE,

s. m. Anice o Anace, Sementi d'una Pianta così nominata, detta da' Botanici Pimpinella Anisum, e che hanno molto rapporto con quelle del finocchio.

ANESI CONFETAL, Anici in camicia, diconsi per ischerzo gli Anici coperti di zucchero ovvero confetti.

ANESÒN, s. m. Anisetto, T. del Commercio, Acquavite stillata con infusione di a

nici.

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ANFIBIO, s. e add. Anfibio o Ancipite, Animale da terra e da acqua. Per simil. dicesi metaf. d'un uomo, e vale Equivoco, da non fidarsene.

ÀNFORA, s. f. Anfora chiamasi in commercio una misura di liquidi che contiene quattro bigonci. V. BIGONZO. ANGOLO, s. m. Angolo.

ANGOLO, nell'uso più comune, noi lo diciamo per Modo; Motivo; Mezzo; Apertura; Ripiego; Opportunità.

No GH'È ANGOLO, Non c'è modo; Non c'è mezzo o via.

Non ha

NOL GA ANGOLO DA DEFENDERSE, luogo o punti di difesa; Non ha giustifica

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