Immagini della pagina
PDF
ePub

gna, Rendita, entrata, provento, provvigione. Assegnamento per lo vestiario: Assegna di dote, di patrimonio. ASSECURAR, v. V. antiq. V. SEGURAR. ASSENDENTE, s. m. Ascendente T. Legale. Ascendente o Ascendenza, dicesi anche per Superiorità — AVER ASSENDENTE SORA QUALCUN, Aver ascendente sopra uno; O fig. Aver dato la zampa della botta ad alcuno, vale Essersi guadagnato la grazia d'alcuno. Aver gran superiorità allo spirito di uno, Aver ascendente sull'animo di uno.

ASSENTÅR, v. (dal lat. Assentor, aris, nel sign. di Assentior) T. di Palazzo introdottosi dopo l'associamento nostro coi Lombardi, nel sign. di Conchiudere; Risolvere; Determinare ; Decidere; Stabilire d'accordo, Quasi Consentire o approvare.

ASSENTATAMENTE, Avv. datoci dai Lombardi, e da essi usato nelle pubbliche carte, e vale Accertatamente; Per certo; Sicuramente.

ASSERTO, s. m. Asserto, Affermazione, Asserzione. V. ASSUNTO.

Asserto, add. da Asserire, Asserito ; Affermato.

ASSESA, s. f. Salita, Il luogo per cui si sale. V. SALÌA.

ASSESA ERTA, Acclività; Ripidezza; E quindi Acclive o Ripido si dice al luogo per cui si sale.

ASSESSISTA, s. m. Termine qui usatosi fin dal tempo della prima dominazione Austriaca del 1798 e si chiama presso al Governo, il Minore degli impiegati civili subalterni con paga: forse dettosi dal lat. Accessor, Qui accedit, Iniziato agli uffizii.

ASSESSOR, s. m. Assessore, Propr. Giudice aggiunto ai tribunali. Assessori si chiamavano appunto sotto il governo della Repubblica Veneta que' Giudici ch'erano associati ai pubblici Rappresentanti per giudicare in civile e criminale. ASSESSORIA, s. f. (dal Barb. Assessoria, Assessoris seu iudicis munus) Assessorato, L'uffizio dell' Assessore. ASSESSORIO, add. Accessorio, T. Leg. E ciò che si aggiunge e che accresce il principale; ed è voce di molto uso fra noi pres-so le persone colte, e suona come sust. per Giunta, Di più.

PER ASSESSORIO, giunta; Per di più; Per soprappiù; Per • A sopraccarico.

detto a modo avv. Per

ASSIA, s. f. V. ASSA.

ASSICURADOR, s. m. V. Siguradòr. ASSICURAR, O SICURAR, V. Assicurare e Rassicurare, Far sicuro.

TORNAR A ASSICURAR, Riassicurare o Raccertare, Assicurare o Accertar di

nuovo.

GHE LO Assicuro: Glielo dico io, Modo di affermare la verità d'una cosa. ASSICURARSE, Assicurarsi, cioè Avverare. V. ACERTARSE.

ASSICURAZION, s. f. V. SICURAZION.
ASSIEME, avv. V. INSIEME.

ASSÌL, s. m. T. de' Carradori, Sala delle ruote. V. Asso. ASSISTENTE, s. m. Assistenti di Cancelleria Si chiamavano ai tempi Veneti i Coadiutori delle Cancellerie de' Reggimenti dello Stato, i quali erano eletti, tenuti e mantenuti dai Cancellieri principali, del cui ordine era l'Autore di quest'opera.

ASSISTENZA, s. £. Assistenza.

XE MEGIO POCA ASSISTENZA MA PRONTA, CHE MOLTA MA TARDA, Meglio è vicino da presso che fratello da lunge, detto fig. e vale che Un presto soccorso, benchè meno efficace, val più che un tardo o remoto quantunque potente.

AVER DA DOMANDAR ASSISTENZA, Andar all' altrui mercede.

ASSO, s. m. Asse o Perno, Legno o ferro ritondo sopra il quale si aggirano le cose che si volgono in giro.

ASSO DE LE RODE, Sala, Pezzo di legno o di ferro che entra ne' mozzi delle ruote, intorno all'estremità del quale esse girano. V. BERO E TESTA DE LE Rode.

e

Asso, dicesi ad una Carta di giuoco, ch'è la prima d'ogni seme.

sca

ASSO DE DANARI, detto in lingua furbevale Il culo, Il bel di Roma. Asso, detto in T. de' Bottai, Kasiera, Specie di raspa per uso di lavorar le botti.

RESTAR IN ASSO O RESTAR DE ASSO, Restare o Rimanere in asso o in Nasso, che dicesi anche Rimaner nelle secche o Trovarsi sulle secche di Barberia, vale Restare abbandonato senz' aiuto e senza consiglio; restar solo.

EL XE FURBO COME I TRE ASSI, maniera fam. Egli ha pisciato in più d' una neÈ ve; putta scodata; E uomo scaltrito;

E uomo trincato.

ASSOLUTISSIMAMENTE, avv. Lo stesso che Assolutamente, ma ha maggior espressione nel nostro sign. di decisa fermezza. ASSOLUTISSIMAMENTE NO LA TEGNO, Assolutamente io non mi fo stare. ASSOLUTO, add. Assoluto, vale Indepen dente, non limitato. Comando assoluto; Volontà assoluta; Esser padrone assoluto.

TRE MESI ASSOLUTI, Tre mesi intieri. PER ASSOLUTO, detto a modo avv. Assolutamente o Assoluto, vagliono Di certo, Di sicuro. ASSOLUTORIO, s. m. (dal lat. Absolvere, Finire, Condurre al fine) chiamasi il Certificato che al termine del quadriennio viene concesso dall' Università allo Studente, in prova degli esami da lui debitamente sostenuti ogni anno negli studii legali. ASSORBIR, v. Assorbire o Assorbere, Ingoiare, inghiottire.

EL MAGIOR ASSORBE EL MINOR, L'accessorio seguita la natura del suo principale. Massima legale.

ASSUEFATO, add. Assuefatto, Avvezzo.

ASSUEFATO DA TANTO TEMPO, Anticato, cioè Invecchiato e assuefatto per lungo tempo.

ASSUNTO, s. m. Assunto, cioè Cura, carico, incumbenza.

Assunto, val anche Asserzione, Proposizione che si vuol provare. Assunto riprovato, direbbesi d'una asserzione che fosse convinta di falso. ASSUNZION DE GIUDIZIO, T. del Foro ex Veneto. Intervento in causa, dicesi Quando un Terzo credendosi interessato nella causa pendente, entra in qualità di Collitigante per l' una delle parti o pel solo interesse proprio.

ASTA, s. f. Asta e Aste, e nel diminutivo Asticciuola, Arma, Legno lungo col ferro in cima, che non è a' nostri tempi più

in uso.

[blocks in formation]

Asta de pupa, T. Mar. Ruota di poppa, detto a Napoli Dritto di Lepoppa, diritto e grosso, ed uno de' pezzi principali d'una nave, che si dispone quasi verticalmente sull'estremità posteriore del la chiglia, e forma il sostegno di tutta la poppa della nave.

ASTA DE PROVA, Ruota di prora, Legno curvo che forma il davanti della nave, posto sopra la chiglia e rinforzato al di dentro da un altro legno simile che si chiama Contraruota di prora.

Bella tac

BEL'ASTA DE OMO O DE DONA, ca d'uomo o di donna: civè Di bella statura e qualità.

ASTANDO, Idiotismo dell'antico vernacolo, Gerundio del verbo Essere, e vale Essendo.

ASTASI, s. f. Voce bassa, V. STASI. ASTESE, s. m. Astaco, Sorta di Granchio

marino a coda lunga, detto da Linn. Cancer Gammarus; in Toscana si chiama Lupicante.

Astice, si dice alla Locusta marina (SCHILA).

ASTIN, s. m. Nome che davasi sotto il governo Veneto a quel Soldato della guardia d'un pubblico Rappresentante,che portava in mano un bastone inastato, ed aveva l'incumbenza di recare gli ordini e le citazioni.

ASTIO, s. m. Astio e Aschio, Invidia; Livore; Malignità.

PIEN D'ASTIO, Astioso, e Aschioso.

AVER DE L' ASTIO, Astiare. Portare • Tener broncio, vale Essere o Stare adirato. ASTIO, add. Tegnente; Tenace; Aspro; Ruvido, Aggiunto a cosa malagevole a maneggiarsi.

ASTONI, s. m. T. degli Erbolai, Circio campestre, Erba medicinale, detta da' Botanici Cardus Monspessulanus. Fa i fiori biancastri.

ASTOR, s. m. Astore, Uccello di rapina, detto da Sistem. Falco palumbarius. V. FALCHETO.

[blocks in formation]

Chiamasi quel Mercenario, che

Aste nelle processioni.

detto fam. Insolente;

RAGAZZO ASTOSO, Impronto; Fastidioso.

ASTROLABIO, s. m. Astrolabio, Strumento astronomico che serve ad osservare le stelle sul mare.

STUDIAR L'ASTROLABIO PER VIVER, Fantasticare; Stuzzicarsi o Beccarsi il cervello per vivere.

ASTURA, s. f. Nome che si dà in Levante al Crostaceo che da' nostri pescatori dicesi PALOSTREGA, V. ASVELTO, V. SVELTO.

ATACAR, v. Attaccare, V. TACAR.

ESSER ATACA AL SERVIZIO DE UNO, Esser addetto al servigio di uno, Applicato al servigio.

ATACO,

s. m. Attacco, nel Militare si dice l'Assalire una terra o città o l' Attaccare la battaglia. Dar l'attacco.

Attacco, fig. dicesi per Relazione,

finità, corrispondenza.

af

AVER DEI ATACHI, Avere degli amoretti o amorucci, Aver delle piccole passioni di cuore, degli affetti, delle inclinazioni. ATACO, Rasente, Proposizione, e vale Tanto vicino che si tocchi quasi la cosa ch'è allato. Allato; Accosto.

ATACO, ATACO, Allato allato; Vicin vicino; Da presso; Da canto ESSER ATACO ATACO, Esser alle costole d'alcuno; Essere o Stare a tocca e non tocca, vale Vicinissimo.

ATEDIAR, v. V. SECAR e TEDIAR. ATÈDIO, s. m. Tedio, Noia; importunità;

V. Tedio.

GHE LEVO L'ATEDIO, La sollevo dell'incomodo, della noia della mia visita: dicesi da taluno nell'atto del congedarsi con civiltà da qualche persona. ATEGIAR, v. Attitare, Incamminare e proseguire gli atti giudiziarii, e quindi Attitazione.

ATÈGIO, s. m. Attitazione o Serie di alti, Complesso di atti d'una causa Pro

cessura.

[ocr errors]
[blocks in formation]
[blocks in formation]

STAR ATENTI A SCOLTAR, Stare in ascolto.

STA BEN ATENTO A QUEL CHE TE VOI DIR, Attendi quello ch' io ti voglio dire. ATENTO CHE, Maniera ant. Attesochèz Perchè.

ATENTI! Badate bene; State attenti; State in guardia.

ATENZION, s.f. Allenzione, Applicazione di mente, Attendimento, Oculatezza. PICOLA ATENZION, Attenzioncella.

STAR IN ATENZION DE QUALCUN O DE QUALCOSSA, Attendere, dicesi per Aspettare. Attenzione non usasi in questo sign. comunque sia verbale di Attendere, e dicesi più tosto Aspettamento; Aspettazione.

TEGNIR IN ATENZION,Tenere in orecchi. ATENZION, ne'modi familiari vale appo noi per Finezza; Riguardo; Cortesia; Piacere USAR A UNO DE le atenzion, Far ad uno delle cortesie, delle finezze. ATERAR, v. Atterrare, Abbattere, gettare a terra, smantellare.

ATERAR UN RIO, Interrare o Interriare un rivo, riempirlo di terra. ATERGAR,

ne,

v. Attergare, T. del nostro Foro, e vale Scrivere al di dietro di qualche Memoriale; ed è la risposta o decisioovvero ordinazione che dà l'Autorità alla domanda espressa nel Memoriale. ATERGATO, s. m. Attergato, Termine di nuovo uso nel Foro e vale Scritto al tergo: cioè Le parole scritte al di dietro di un memoriale, che esprimono la risoluzione del Tribnnale o Autorità sulla domanda fatta.

ATERIO, add. Atterrito, Divenuto per paura smorto, quasi del color della terra; Spaventato.

Nell' a

Attendere o

ATESA, s. f. Aspettazione o Espettazione, Aspettamento, e per lo più s'intende colla Speranza di buona riuscita. IN ATESA DEI VOSTRI COMANDI, spettazione de' vostri comandi. FAR UNA LUNGA ATESA Aspettar lungamente. ATESOCHÈ, avv. Attesochè; Con ciò sia che; Siccome; Giacchè; Considerato che. ATESO CHE GO DA FAR, Attesochè ho degli affari; Siccome, Perchè ho degli affari.

ATESO CHE EL M'HA PROMESSO Considerato ch'egli mi ha promesso; Avendomi promesso. ATESO CHE L'È UN BARÒN, Perchè

egli

è un barone, un guidone; Siccome egli

è etc.

ATILA, Atila, Nome d'un Re barbaro degli Unni che venne a devastare l'Italia, e che qui si registra pel seguente dettatoL'È UN ATILA, detto per agg, a uomo ; e

[merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors]

FAR DEI ATI, Atteggiare, Fare atti e giuochi In T. di Foro, Attitare, Incamminare e proseguire gli atti giudiziarii; Procedere giudiziariamente o giudizialmente contro alcuno.

ATI A LEZE O A LEGE, Così chiamavansi sotto il Governo Veneto le Sentenze tutte dette a legge. Si sentenziavano a legge le Successioni intestate; le Assicurazioni e i pagamenti di dote; i Vadimonii, gl'Interdetti a legge; i Chiamori; e dicevausi atti a legge le Terminazioni a dividere: Veggansi queste voci al loro luogo.

SCOMENZAR I ATI, Intavolare la lite. Far corer dei ATI, Dare o Mandare spesa, Aggravar uno di spese per lite.

ATI DE COLOR, Atti di colore, cioè Gradazione di colori.

Magistrato sopra atti, Magistratura di prima istanza civile del cessato Governo Veneto, composta di tre senatori, cui coinpetevano le cause che erano ad essa deicgate dalla Serenissima Signoria.

ATO, add. Atto cioè Adatto; Adattato; Idoneo.

[blocks in formation]
[merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small][merged small]

AVA, s. f. e per lo più AVE, plur. Ape; Pecchia, Animaletto volante noto che produce il miele e la cera, ed è chiamato da Linn. Apis mellifica.

MATON DE LE AVE O ÅVA SALVADEGA, Fuco o Pecchione, Il maschio delle api senza aculeo, detto da Linn. Apis mellifica mas, e da' Naturalisti italiani anche Bordone o Falso bordone.

BUSO O BOZZO DE LE AVE, Alveare, Alveario, Il luogo dove si custodiscono le arnie, detto anche Apiario Arnia o Coviglio dicesi la Cassetta entro cui dimorano le api; e se è fatta a doghe, chiamasi Bugno, V. Bozzo - Favo o Faumele, Quel pezzo di cera lavorata a cellette che le api fabbricano per depositarvi il miele. Fiale si dice a Quella parte di cera dove sono le celle, e dove le api ripongono il mele. Alveoli alle Piccole cellule fatte ne' favi di cera d'un alveare - Propolo o Pegola, in T. Agr. a Quella sostanza resinosa che le api traggono dalle piante, con cui turano le screpolature e i buchi delle arnie.

UN NUVOLO DE AVE, Uno sciame di api UN MUCHIO O SCHIAPO DE AVE, Un gomitolo.

A VALIO, modo avv. derivato dal vernacolo VALIVO O GUALIVO, Dirittamente, In dirittura,

AVANTARSE, v. V. Vantarse. AVANTAZO, s. m. V. VANTACIO-AVERGHENE D'AVANTAZO, Averne d'avvantag gio, cioè Più del bisogno.

AVANTAZO, detto in T. de'Stamp. Fantaggio, chiamasi Quell' asse sopra cui il Compositore assetta le linee dopo che le ha composte.L'assicella incanalata nel Vantaggio, dicesi anche in vernacolo Balestra.

AVANTI, avv. Avanti o Avante, Dinanzi, Nanti e Innanzi, In presenza.

Ottare,

ANDAR AVANTI, V. ANDAR dicesi dell'Aspirare o Pretendere che altri faccia per gius di successione, ad alcun comodo o posto.

Avanti o Innanzi, dicesi anche per Prima.

Per Di rimpetto, V. DAVANTI. AVANTI TEMPO, Immaturamente; Innanzi o Anzi tempo; Prematuramente. ANDAR AVANTI, V. ANDAR.

AVANTI, assolut. pronunziato in tuono imperativo per sollecitar altrui ad affrettare il passo o a camminare, corrisponde al toscano Trana o Tran trana, cioè Sbrigali.

DA QUA AVANTI, Da qui; Da qui innanzi; Da quinci innanzi; Da oggi innanzi; Da quindi innanzi, Per l'avvenire.

EL DAVANTI, Il dinanzi, e risponde all'Indietro, posto in modo sust, come Il di dentro e Il di fuori.

AVANTI E INDRIO, Andirivieni; Dirivieni; Ghirigoro, V. DAVANTI.

METER AVANTI, V. METER. AVANTO, s. m. Vanto; Vantamento, lattanza, millanteria. V. VANTO. AVANZO, s. m. Avanzo, Il rimanente', il residuo.

AVANZI DE TOLA, Rilievo o Rilevo.
V. RESTO E VANZAURA.

FARIAVANZI O I GUADAGNI DE DONA CHECA, Locuz. domestica, Far l'avanzo del grosso Cattani; Far lavanzo del Cibacca che a capo d anno avanzava i pie fuori del letto; Far l'avanzo del Cazzetta, che bruciava il panno di Spagna per far cenere morbidosa; Fare il civanzo di Monna Ciondolina che dava tre galline grandi per averne due nane e cappelluch' per eran brizzolate.

te

NO GH'È DA FAR AVANZI, Non v'è da far calia, vale Non v'è da guadagnare. AVARAZZO, V. AVARÒN. AVARO, add. Avaro, detto anche Spilor cio; Sordido; Guitto; Pillacchera; Mignatta.

FARSE O DEVENTÅR AVARO, Gettarsi all'avaro-FAR L'AVARO, Avarizzare o Inavarire.

COI AVARI BISOGna far da avaro, Colle lesine bisogna esser punteruolo, detto fig. per far intendere che Cogli avari bisogna essere spilorcio.

L'AVARO XE INSAZIABILE, L'avaro è come l'idropico, quanto più beve più ha sete. AVARÒN, s. m. Avarone; Avaraccio; Avaronaccio; Scorticapidocchi; Pelanibbii; Cane barbino che tien la bocca stretta. Non darebbe fuoco al cencio. Largo come una pinna verde.

AUDITOR, s. m. La Repubblica Veneta aveva tre Magistrature civili, una chiamata Auditor vecchio, alla quale erano devolute alcune appellazioni; l'altra detta Auditor novo, cui si appellavano le sentenze della Terraferma; la terza dicevavi Auditor novissimo per ascoltare le appellazioni dalle sentenze delle cause dette de minori, e per otto mesi dell'anno anche quelle de maiori. L'Auditor novo ed il Novis

27

simo turnavano fra loro, cioè passavano i

giudici da una magistratura all' altra, V. ÜDITOR.

AVE, V. AVEMARIA.

AVEDÌN, s. m. Abete, albero, V. Albbo. AVEDÚDO, add. Avveduto, Avvedimen toso, Cauto.

AVEGNER O AVEGNIR, V. Avvenire, Accadere, V. INTRAVEGNIR.

AVEMARIA, s. f. Avemaria o Avemmaria, Orazione che si porge alla Beata Vergine.

Avemaria, chiamasi Un certo tocco di campana che si fa alle chiese tanto alla mattina che nel chiudere del giorno. AVENENTE, V. Evenente. AVENTARIO, Voce bassa.s.m. Inventario o Nota, che anche dicesi Legaggio, Carta o Libello in cui sono notate capo per cale masserizie ed altro che si trova. FAR L'AVENTARIO, Inventariare. AVENTOR, s. m. Avventore e Bottegaio, Quegli che continua a servirsi d'una bottega per comprare i generi occorrenti.

po

DESGUSTAR O PERDER I AVENTORI, Sviare la colombaia o Tirare i sassi alla colombaia, dicesi fig. Quando i Bottegai fanno in maniera che gli avventori non capitino più alla loro bottega.

Dare il cami

SAVERSE FAR AVENTORI, no, Allettare i compratori. AVENTURIÈR, s. m. VENTURIÈR. AVÈR, s. m. Avere, cioè Facoltà, possessi, patrimonio, rendite.

AVER, v. Avere, AVER, Riavere.

Possedere TORNAR A

[ocr errors]

AVER DEL FATO SOO O DEL PROPRIO, Avere in proprietà. V. ÅVER DEI CAMPI AL SOL,

[blocks in formation]

3 V. TESTA.

AVER IN TE LA MENTE O IN ASEO O IN QUEL SERVIZIO, V. SERVIZIO E CULO. AVERLA AL CULO, V. CULO. AVER LA LUNA, V. LUNA. AVERLA SU CON UNO, V, SU. AVER LA TESTA DURA, AVER LA TESTA VIA, AVER MAN CON UNO, V. MAN. AVER PER MAN, V. PER. AVERSENE PER MAL, V. MAL. AVER UN GRAN DA FAR, V. FAR. CHI HA BU HA BU, Ovv. CHI HA AUDO HA vagliono La cosa è fatta; Non c'è rimedio; Addio fave; Chi ha tenga e chi n'è ito, peggio; Suo danno. Dicono i Napoletani su di ciò Acqua passata non macina mulino.

AUDO

[ocr errors]
[ocr errors]

AVERTA 6. f. V. VERTA. AVERTAURA, 8. f. Apertura, Sparato; Fesso, Quell' apertura che v'è ai fianchi delle veste da donne.

AVERTAURA DE LA REDE, Entramento, Entrata, La parte per cui entra il pesce.

V. VERTAURA,

[merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small]

Sciorre la

AVERZER LA BOCA AE SACO, bocca al sacco. AVERZERSE EL PETO DA LA TOSSE, Fendersi il petto per la tosse.

CHI DEN SERA BEN AVERZE, La buona cura caccia la mala ventura, La diligenza di custodire le cose gelose le preserva: il che può anche applicarsi alle cose morali. V. AvRÌR, VERZER

AVETA (coll'e stretta) s.f. Agugliata, ma più comunem, Gugliata, Quella quantità di refe, seta e simili che s'infilerebbe nella cruna d' un ago per cucire. AVETINA, s. f. Piccola gugliata. AVEZZO, add. Avvezzo o Avvezzato.

AVEZZO O AVEZZA A TUTO; Avvezzo alla scarmaglia, e dicesi di chi è uso a soffrire il bene e 'l male, ed è allevato in fra le sciagure.

A UFE, modo avv. A ufo; A macca; macco; A isonne, A spese altrui.

A

MAGNAR A UFE; Sfumarsi o Mangiare a scrocco a ufo Strippare o Mangiar alle spalle altrui. AUGURAR, v. V. INGURÀR

AVICARIO, s. m. Voce bassa, Vicario, Quegli che fa le veci d'un altro in carica, AVILIO, add. Avvilito; Svilito; Invilito; Scorato; Abbiosciato; Gli è cascato il cuo re; Ha il cuore nelle budella; Gli fuggì l'animo come se il mondo sotto i piedi gli fosse venuto meno. AVISA, add. Avvisato

[ocr errors]

L'OMO AVISA XE MEZO ARMA, Uomo avvertito è mezzo munito, prov. di chiaro sign. Dicesi poi Piaga antiveduta assai men duole, che significa che Il male preveduto si sopporta più pazientemente.

AVISO, s. m. Avviso, Ragguaglio.

STAR SU L'AVI30, Star suli intesa,

cioè esser rimasti d'accordo, Aver avuto l'istruzione.

AULA, s. f. T. de' Pesc. Sorta di pesce d'acqua dolce, ch'è forse l'Albula degli antichi e il Cyprinus Chatcordes de moderui. Egli ha la forma della Cheppia, un bel colore argenteo, è buono a mangiare, eve n' ha in abbondanza ne' fiumi, ma specialmente nel Lago di Garda. AULA, s. f. Aula, Termine latino datoei dagli Austriaci, e vale Numero o parte di giudici d'un tribunale, che s'uniscono per giudicare. Sotto il Governo italico dicevași Sezione, e sotto i Veneti Commissione. AVOCATO, s.m. Avvocato, Difensore delle cause civili.

FAR L'AVOCATO, Avvocare.

[ocr errors]

AVOCATO DE LE CAUSE PERSE Dottor de' miei stivali; Dottor da nulla; Dotto rello, Schiccheratore; Frugascannelli.

ACADEMIA D'AVOCATO, V. ACADEMIA. L'Uffizio dell'Avvocazione in Venezia era in origine appoggiato ai Patrizii a tal nopo nominati metodicamente dal Maggior Consiglio, in numero fra tutti di 32 non obbligati peròa studii legali nè ad esami. Sei erano detti Avvocati ai Consigli, diciotto Avvocati per le Corti, cioè per le Magistrature di giudicatura civile dette Corti (V. ZUDEGADO); sei per gli Uffizi di Rialto; e due Avvocati de' prigioni. Quindi gli Avvocati patrizii si dicevano Ordinarii per distinguerli dagli Estraordinarii, che erano i non patrizii, detti anzi solamente Avvocati. Era permesso a tutti lo scrivere a favore degl' imputati criminali, e questi chiamavansi Avvocati criminali; ma l'arringare nelle cause criminali era ' di esclusivo diritto degli Avvocati ordinarii o estraordinarii.

Per gli Avvocati Fiscali, V. FISCAL. AVOCATURA, s. f. Avvocazione, Patrocinio e difesa delle cause altrui. Avvocheria e Avvocaria sono voci antiquate. AVOGADOR, s.m. Avvogadore o Avvocatore, Magistrato della cessata Repubblica Veneta instituito l'anno 864, ch'era composto di tre patrizii col titolo di Avogadori di Comun, detti già latin. Advocatores Communis; i quali avevano una grande autorità, e molte distinte attribuzioni. Il loro uffizio dicevasi Avvogaria. In questa Magistratura si è sempre mantenuto l'uso fino a' giorni nostri, di scrivere gli atti pubblici in latino. V. INTRO

MISSION.

AVÒLIO, s. m. Avolio e Avorio.

ROBA D'AVOLIO, Eburneo o Eburno — Spodio dicesi al Capo morto dell' avorio bruciato. AVOLTOGIO, s. m. Avoltoio e Avoltore, Uccello di rapina grande e forte come l'Aquila. Ve ne sono di molte specie. Quello che qui talvolta vediamo chiamasi Avoltoto indiano o Avoltoio monaco o Re degli avoltoi, detto da Linn. Vultur Papa. AVRÌL, s. f. Aprile.

AVRIL NO TE SCOVRIR, MAGIO VA ADAGIO B Zugno Cavite bl Codegugno, Quando il giuggiolo si veste, tu ti spoglia, e quando egli si spoglia tu ti vesti. L'al

[merged small][ocr errors]

MARZO SUTO E AVRIL BAGNA, BEATÒ EL CONTADIN CHE HA SEMENA, Aprile piovoso, maggio ventoso, anno fruticoso, e signif ca Che quando nell'aprile piove e nel maggio fa vento, in quell'anno è abbondante la ricolta. Di aprile ogni giorno un barile, e vale Che nel mese d'aprile ogni giorno qualche poco piove. Dicono i Toscani Terzo aprilante, quaranta di durante, ed è Proverbio di prognostico perchè si vuo le che il di 3. d'aprile avrà 40. giorni suc

cessivi consimili. V. SETEMBRÌN.

AVRIR, v. Aprire, Dischiudere.

AVRIRSE EL PASSO, Rompere il guado, vale Essere il primo a fare o a tentar di fare alcuna cosa.

AURORA, s. f. V. Alba.

[blocks in formation]

SON AUTORIZÀ DA LA LEGGE, La legge mi autorizza, cioè m'investe del potere o lo permette.

SON AUTORIZÀ A CREDER PIÙ IN T'UN MODO CHE IN T'UN ALTRO, Sono in libertà di eredere, Mi lice credere più in un modo che in un altro. AUTORIZAZION, s. f. Facoltà; Adesio Consenso.

ne;

VU NO GAVE AUTORIZAZION, Voi non avete facoltà, voi non siete autorizzato. AZARDAR v. (dal francese hasarder) Ar rischiare; Arrisicare; ed anche Osare. AZARDO, s. m. Rischio; Cimento; Ripentaglio

PER AZARDO, detto a modo avv. A caso; Casualmente; Accidentalmente, Inconsideratamente, Senza pensarvi. AZIENDA, s.m. Azienda, Amministrazione degli affari economici. Oggidì si dice anche Zienda; e per lo più in materia dî Finanze. La parola Azienda era usata nei tempi del Governo Veneto, ma i Lombardi ci diedero poi in pratica la voce Gestione, ch'è un latinismo e che si dice appunto parlando di affari di Finanza pubblica o simile. In termine amministrativo dicesi anche Esercizio.

AZIMO, O AZEMO, add. Azzimo; Mazzero, vale Non lievitato, e intendesi di pane. V. ASME.

AZIÒN, s. f. Azione o Atto, Fatto, opera

zione.

AZION DE L'OMO, Azione, riferita al costume, Buona o Bella azione; Trista o Mala azione.

AZIÓN DE SENA, parlando di Teatro, Azione o Atteggiamento, V. SENEGIA

MENTO.

AZION D'AVOCATO, Azione, per la Diceria o Aringamento; ed anche per la buona o cattiva maniera nell' aringare, che dicesi Bel porgere, o Mal porgere.

Azion, detto in T. Merc. Azione o anche Voce o Messa, Quella somma di danaro che somministra ciascuno degli associati per corpo della compagnia in un gran negozio od impresa fruttuosa. AZION, detto in T. Leg. Azione chiamasi il Diritto di domandar che che sia in giudizio.

AZIONARIO, s. m. Azionario o Azionista, T. Merc. dicesi a Colui che con altri contribuisce una determinata somma di danaro per un negozio o per un' impresa fruttuosa, e si dice anche Associato. V. Socro.

AZONZER, v. Aggiungere o Aggiugnere. V. ZONZER.

e

AZUNTA, s. f. T. ant. Aggiunta o Giunta, Aggiungimento. V.ZONTA E INazonta. AZZA, s. f. Accia; Refe, Lino filato e imbianchito.

Quel da le azze, Refaiuolo,

[blocks in formation]
[ocr errors]

AZZALA, add. Acciaiato o Inacciaiato, e si riferisce al ferro. Calibeato vale Preparato coll'acciaio, ed è voce usata da'medici Ferrigno, all' Uomo, e vale Di buon nervo, robusto, gagliardo. AZZALAR, v. Inacciaiare, Unire il ferro coll' acciaio per renderlo tagliente e più saldo.

Azzalar de l'acqua, Calibeare, Preparar un liquore o una medicina coll'ac ciaio. AZZALIN, s. m. Acciarino; Acciaiuolo; Accialino; Focile o Fucile, Ordigno d'ac ciaio per batter fuoco.

AZZALIN DEL SCHIOPO, V. SCHIOPO. Azzalin da calegHER, Acciarino, Pezzo di ferro tondo da un capo per dar il filo ai coltelli.

AZZALIN, detto pur in termine de'Beccai e de'Pizzicagnoli, Acciaiuolo; Accia rino.

AZZALIN DEY RELOGERI, V. RASCHIADOR. Bater L'azzalin o EL CANAFIO, detto fig. Fare il battifuoco; Far il mezzano, il ruffiano; Arruffare le matasse; Portar i polli.

AZZALIN O CONTRAPASSO, S.m. T. de'Pesc. Azzalino, detto da Linn. Cancer Rhomboides, Specie di Granchio marino avente il corpo di figura quadrilunga, colle braccia anteriori lunghissime, le quali piegate rappresentano la figura d' un acciarino o focile, onde ha preso il nome. AZZUFARSE, v. ZUFAR.

« IndietroContinua »