DELLE ISTORIE FIORENTINE DI NICCOLÒ MACHIAVELLI CITTADINO E SEGRETARIO FIORENTINO AL SANTISSIMO E BEATISSIMO PADRE CLEMENTE SETTIMO PONTEFICE MASSIMO Sendo il principio di questo ottavo libro posto An. 1478. in mezzo di due congiure, l'una già narrata e successa a Milano, l'altra per doversi narrare e Stato della famiglia seguita a Firenze, parrebbe conveniente cosa, de' Medici volendo seguitare il costume nostro, che delle in Firenze. qualità delle congiure, e dell' importanza di esse ragionassimo. Il che si farebbe volentieri quando o in altro luogo io non ne avessi parlato, o s'ella fusse materia da potere con brevità passarla. Ma sendo cosa che desidera assai considerazione, e già in altro luogo detta, la lasceremo indietro, e passando ad un'altra materia diremo: Come lo stato dei Medici avendo vinte tutte le inimicizie, le quali apertamente l'avevano urtato, a volere che quella casa prendesse unica autorità nella città, e si spiccasse col vivere civile dalle altre, era |