Rappresentare la città dei migranti: storie di vita e pianificazione urbana

Copertina anteriore
Jaca Book, 2008 - 280 pagine
Le nostre città sono attraversate da consistenti flussi di migranti: abitanti in transito che vivono, attraversano e abitano l'urbano in termini non puramente residenziali. Questa presenza trasforma le città in luoghi di accesso, di frontiera e di transito per una moltitudine di soggettività contraddistinte da una molteplicità irriducibile di progetti migratori. Tale paesaggio pulsante e transitorio contraddice definitivamente il pregiudizio di considerare la vita stanziale come regola e normalità. La compresenza di queste identità mette in discussione anche i quadri analitici della disciplina urbanistica, abituata da sempre a ragionare in termini di invarianze territoriali e fissità dei contesti. L'urbanistica ha tradizionalmente descritto la città attraverso visioni dall'alto che appiattivano e cristallizzavano il fluire urbano in rappresentazioni cartografiche astrattamente normative. Sembra giunto il tempo per rimettere in discussione questo tipo di approccio analitico. A partire da una riconcettualizzazione dell'idea stessa di rappresentazione, il libro adotta la prospettiva del migrante: l'unico in grado di suggerire una visione in movimento dello spazio sociale. Si tratta di una prospettiva di ricerca che si rivolge agli spazi del vissuto individuale e collettivo, alla narrazione di dimensioni relazionali, ai processi di costruzione di senso, alle interpretazioni di racconti e di interazioni sociali.

Dall'interno del libro

Sommario

Connettività complessa
15
verso una ricomposizione di nomadismo e sedentarietà
21
Ospitalità conflitti e malinteso
28
Copyright

31 sezioni non visualizzate

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Parole e frasi comuni

Informazioni bibliografiche