Opera colle controversie sulla Gerusalemme, Volumi 1-21821 |
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Parole e frasi comuni
adorno affanni albergo alfin allor altrui Alvida amante amico AMINTA Amor anco anzi arda ascoso avea Bajardo bella brama cagion caro caro sposo cavalier ch'a ch'al ch'è ch'in ch'io Chè che'l Ciel Clarice colla colpo consiglio Corinna cortese crin crudel d'alto d'amor d'aspra DAFNE desio destrier diletto dolce dolente dolore donna donzella duol fede fere fiamma fiede fiero figlia Florindo foco fortuna forza FRONTONE fugge furor Germondo Goti gran grande inganno grave guerrier Indi insieme Isolier l'alma l'altro lagrime lasso leggiadre LEUCIPPE lieto madre Malagigi medesmo merto MESSAGGIERO morte mostra Ninfe Norvegia NUTRICE occhi Oimè omai onore padre parlar pensier periglio petto pianto picciol pietà preghi pria primiero Quivi Re Norvegio Regina regno Rinaldo ROSMONDA sangue scudo sdegno seco selve Signor Silvia sorella sospiri sovente spada superbo terra TIRSI TORQUATO TASSO TORRISMONDO tosto turba vago veggio
Brani popolari
Pagina 77 - 1 felice albergo. Quindi uscian fuor voci canore e dolci E di cigni e di ninfe e di sirene, Di sirene celesti; e n' uscian suoni Soavi e chiari, e tanto altro diletto, Ch'attonito, godendo ed ammirando, Mi fermai buona pezza.
Pagina 79 - ... 1 volgo insano onor poscia fu detto (che di nostra natura il fèo 3) tiranno), non mischiava il suo affanno fra le liete dolcezze de l'amoroso gregge; né fu sua dura legge nota a quell'alme in libertate avvezze; ma legge aurea e felice, che Natura scolpì: S'ei piace, ei lice*).
Pagina 79 - Meschiando a le parole Vezzi e susurri, ed ai susurri i baci Strettamente tenaci; La verginella ignude Scopria sue fresche rose, Ch'or tien nel velo ascose, E le poma del seno acerbe e crude; E spesso in fonte o in lago Scherzar si vide con l'amata il vago. Tu prima, Onor, velasti La fonte de i diletti, Negando l'onde a l'amorosa sete; Tu a...
Pagina 74 - Silvia, le dissi , io per te ardo , e certo Morrò , se non m'aiti . A quel parlare Chinò ella, il bel volto, e fuor le venne Un...
Pagina 92 - E come raggio il verno, imbruna e more gloria d'altrui splendore; e come alpestre e rapido torrente, come acceso baleno in notturno sereno, come aura, o fumo, o come strai, repente volan le nostre fame, ed ogni onore sembra languido fiore. Che più si spera o che s'attende ornai?
Pagina 53 - Aminta, SATIRO, innamorato di Silvia, NERINA, messaggiera, ERGASTO, nunzio, ELPINO, pastore, CORO, di pastori. PROLOGO AMORE. Chi crederla che sotto umane forme E sotto queste pastorali spoglie Fosse nascosto un Dio ? non mica un Dio Selvaggio, o della plebe degli Dei ; Ma tra...
Pagina 77 - I' vidi Celesti dee, ninfe leggiadre e belle, Nuovi Lini ed Orfei, ed altre ancora Senza vel, senza nube, e quale e quanta A gl'immortali appar vergine aurora Sparger d'argento e d'or rugiade e raggi E fecondando illuminar d'intorno. Vidi Febo e le Muse, e fra le Muse Elpin...
Pagina 81 - Jticciola è l'ape, e fa col picciol morso Pur gravi e pur moleste le ferite: Ma qual cosa è più picciola d'Amore, Se in ogni breve spazio entra, e s'asconde In ogni breve spazio? or sotto all'ombra Delle palpebre , or tra...
Pagina 80 - E son tuoi fatti egregi le pene ei pianti nostri. Ma tu, d'Amore e di Natura donno, tu domator de' regi, che fai tra questi chiostri che la grandezza tua capir non ponno? Vattene, e turba il sonno a gl'illustri e potenti: noi qui, negletta e bassa turba, senza te lassa viver ne l'uso de l'antiche genti.
Pagina 64 - La biscia or lascia il suo veleno, e corre, Cupida, al suo amatore: Van le tigri in amore: Ama il leon superbo, e tu sol, fiera Più che tutte le fere, Albergo gli dineghi nel tuo petto.