Dizionario del dialetto veneziano |
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Palla
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a venezia si dice speriamo
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Parole e frasi comuni
ABITO acqua alcuno altrui ANDAR antica antiq assai Aver barb basso bene bianco bocca buona CALAR cane CANTAR capo carne carte casa cato cavallo CAVAR CERCAR certo cesi ch'è chiama chiamasi colla colore Colui comune conto corpo COSSA CULO d'un Dare denti detto fig dice dicesi dire dolce DONA Donna Fare Farsi femmina ferro figur filo fiori fondo forma fuoco gambe giuoco gran grosso guisa larga lascia lavoro legno letto Levar Linn LUNA lungo luogo MAGNAR male mangiare Maniera mano mente Mettere mezzo nave nome pane pare parlando parole passa persona Pesc pezzi Piccola PIEN Pigliar poco porta posto proprio pure QUALCUN serve sign simili Sorta Specie STAR Tenere terra TESTA TIRAR TUTO Uccello Uomo vale Veneto Venire vento vesti vino Voce vuol
Brani popolari
Pagina 259 - Quel getto che fanno gì' intonachi di calcina d' una porzioncella di lor superficie per lo più di figura tonda , simile al cappello o alla testa d
Pagina 104 - Strumento di legno, con quattro girelle, ove si mettono i bambini perché imparino a reggersi in piedi e camminare.
Pagina 298 - Pisa , Far come i ladri di Pisa. I corsali si nimicano ma non si danno. Usasi per mostrare non esser fra alcuni vera inimicizia, ma finta.
Pagina 121 - Il terzo stomaco degli animali ruminanti, quello cioè che riceve il cibo dalla trippa e lo manda alla molletta.
Pagina 316 - VENDERE PE' TEMPI. Vendere per poi riceverne il prezzo con dilazione di tempo determinato. VENDERE SOTTO L' ASTA. Vendere per concedere al maggior offerente. VENTOLA. Arnese di legno, metallo ecc. a foggia di quadretto con uno o...
Pagina 42 - Bardella, spezie di sella con piccolo arcione dinanzi, della quale si servono i poveri uomini e i contadini...
Pagina 178 - Maestro, che è quel ch'io veggio? 127 122 sannuto, che ha sanne, ed è sanno ( spiega il Vocabolario della Crusca ) dente grande , e più propriamente quel dente curvo, una parte del quale esce fuori delle labbra d'alcuni animali, come del porco, dell'elefante e simili. In alcune edizioni ponesi Sannuto non come epiteto di Ciriatto...
Pagina 219 - Il cacio è sano, se vien di scarsa mano. Il corpo piglia quel che gli dài, o sia poco o sia assai. Il fico vuole aver due cose, collo d'impiccato e camicia di furfante. Perchè, quando il fico è ben maturo, torce il collo e si piega, e la pelle screpola, si che ha la camicia stracciata. Il fuoco, aiuta il cuoco — o Buon fuoco fa buon cuoco. Il mandorlato una volta l'anno, chi non lo mangia suo danno. Il mangiare non s'appicca se non si distende la trippa. Il meglio boccone è quel del coco....
Pagina 175 - Colui che a' luoghi del dazio ferma le robe per le quali dee pagarsi la gabella — Talvolta ei ne fa anche la visita, e in allora si chiama italianamente Ceditore.