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AVERZER LA BOCA AL SACO Seiorre la bocca al sacco.

AVERZERSE EL PETO DA LA TOSSE, FERdersi il petto per la tosse.

CHI BEN SERA BEN AVERZE, La buona cura caccia la mala ventura, La diligenza di custodire le cose gelose le preserva: il che può anche applicarsi alle cose morali. V. Avaìn, Verzer.

AVÈTA (coll'e stretta) s.f. Agugliata, ma più comunem. Gugliata, Quella quantità di refe, seta e simili che s'infilerehbe nella cruna d' un ago per cucire. AVETINA, s. f. Piccola gugliata. AVEZZO, add. Avvezzo o Avvezzato.

AVEZZO O AVEZZÁ A TUTO ; Ávvezzo alla scarmaglia, e dicesi di chi è uso a soffrire il bene e 'l male, ed è allevato in fra le sciagure.

A UFE, modo avv. A ufo; A macca; macco; A isonne, Α spese altrui.

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A

MAGNAR A UFE; Sfamarsi o Mangiare a scrocco a ufo; Strippare o Mangiar alle spalle altrui. AUGURAR, v. V. INGURÀR.

AVICARIO, s. m. Voce bassa, Vicario, Quegli che fa le veci d'un altro in carica. AVILIO, acl. Avvilito; Svilito; Invilito; Scorato, Abbiosciato; Gli è cascato il cuore; Ha il cuore nelle budella; Gli fuggi l'animo come se il mondo sotto i piedi gli fosse venuto meną. AVISA, add. Avvisato

L'OMO AVISA XE MEZO ARMA, Uomo avvertito è mezzo munito, prov. di chiaro sign. Dicesi poi Piaga antiveduta assai men duole, che significa che Il male preveduto si sopporta più pazientemente.

AVISO, s. m. Avviso, Ragguaglio.
STAR SU L'AVISO,
Star sule intesa,

cioè esser rimasti d'accordo, Aver avuto l'istruzione.

AULA, s. f. T. de' Pesc. Sorta di pesce d'acqua dolce, ch'è forse l'Albula degli antichi e il Cyprinus Chatcordes de moderni. Egli ha la forma della Cheppia, un bel colore argenteo, è buono a mangiare, e ve n'ha in abbondanza ne' fiumi, ma specialmente nel Lago di Garda. AULA, s. f. Aula, Termine latino datoci dagli Austriaci, e vale Numero o parte di giudici d'un tribunale, che s'uniscono per giudicare. Sotto il Governo italico dicevasi Sezione, e sotto i Veneti Commissione. AVOCATO, s.m. Avvocato, Difensore delle cause civili.

FAR L'AVOCATO, Avvocare.

AVOCATO DE LE CAUSE PERSE, Dottor de' miei stivali; Dottor da nulla; Dottorello, Schiccheratore; Frugascannelli.

ACADEMIA D'AVOCATO, V. ACADEMIA. L'Uffizio dell'Avvocazione in Venezia era in origine appoggiato ai Patrizii a tal uopo nominati metodicamente dal Maggior Consiglio, in numero fra tutti di 32 non obbligati però a studii legali nè ad esami. Sei erano detti Avvocati ai Consigli; diciotto Avvocati per le Corti, cioè per le Magistrature di giudicatura civile dette Corti (V.ZUDEGADO); sei per gli Uffizi di Rial to; e due Avvocati de prigioni. Quindi gli Avvocati patrizii si dicevano Ordinari per distinguerli dagli Estraordinarii, che erano i non patrizii, detti anzi solamente Avvocati. Era permesso a tutti lo scrivere a favore degl' imputati criminali, e questi chiamavansi Avvocati criminali; ma l'arringare nelle cause criminali era di esclusivo diritto degli Avvocati ordinarii o estraordinarii.

Per gli Avvocati Fiscali, V. FISCAL. AVOCATURA, s. f. Avvocazione, Patrocinio e difesa delle cause altrui. Avvocheria e Avvocaria sono voci antiquate. AVOGADOR, s.m. Avvogadore o Avvocatore, Magistrato della eessata Repubblica Veneta instituito l'anno 864, ch'era composto di tre patrizii col titolo di Avogadori di Comun, detti già latin. Advocatores Communis; i quali avevano una grande autorità, e molte distinte attribuzioni. Il loro uffizio dicevasi Avvogaria. In questa Magistratura si è sempre mantenuto l'uso fino a' giorni nostri, di scrivere gli atti pubblici in latino. V. INTRO

MISSION.

AVÒLIO, s. m. Avolio e Avorio.

ROBA D'AVOLIO, Eburneo o Eburno Spodio dicesi al Capo morto dell' avorio bruciato. AVOLTOGIO, s. m. Avoltoio e Avoltore, Uccello di rapina grande e forte come l'Aquila. Ve ne sono di molte specie. Quello che qui talvolta vediamo chiamasi Avoltoio indiano o Avoltoia monaco o Re degli avoltoi, detto da Linn. Vultur Papa. AVRIL, s. f. Aprile.

AVRIL NO TE SCOVRIR, MAGIO VA ADAGIO B Zugno Cavite EL CODEGUGNO, Quando il giuggiolo si veste, tu ti spoglia, e quando egli si spoglia tu ti vesti. L'al

bero Giuggiolo (ZIZOLER) è l'ultimo a germogliare e il primo a svestirsi di foglie. AVRIL DOLCE DORMIR, Aprile dolce dormire cioè Nel mese di aprile riesce dolcissimo il dormire. Aprile cava la pecchia del covile, e vuol dire che in aprile comincia l'aria ad esser calda.

MARZO SUTO E AVRIL BAGNA, BEATO EL CONTADIN CHE HA SEMENA, Aprile piovoso, maggio ventoso, anno fruticoso, e significa Che quando nell'aprile piove e nel maggio fa vento, in quell'anno è abbondante la ricolta. Di aprile ogni giorno un barile, e vale Che nel mese d'aprile ogni gior no qualche poco piove. Dicono i Toscani Terzo aprilante, quaranta dì durante, ed è Proverbio di prognostico perchè si vuole che il di 3. d'aprile avrà 40. giorni sue

cessivi consimili. V. SETEMBRIN.

AVRIR, v. Aprire, Dischiudere.

AVRIRSE EL PASSO, Rompere il guado vale Essere il primo a fare o a tentar di fare alcuna cosa.

AURORA, s. f. V. ALBA.

AUTINTICO O AUTENTICO, add. Autentico.

AUTORIZAR, v. Autorizzare, Dar facol

tà o autorità di fare.

SON AUTORIZA DA LA LEGGE, La legge mi autorizza, cioè m'investe del potere o lo permette.

SON AUTORIZA A CREDER PIÙ IN T'UN MODO CHE IN T'UN ALTRO, Sono in libertà di credere, Mi lice credere più in un modo che in un altro. AUTORIZAZION, s. f. Facoltà; Adesione; Consenso.

VU NO GAVE AUTORIZAZION, Voi non avete facoltà, voi non siete autorizzato. AZARDAR v. (dal francese hasarder) Arrischiare; Arrisicare; ed anche Osare. AZARDO, s. m. Rischio; Cimento; Ripentaglio.

PER AZARDO, detto a modo avv. A caso; Casualmente, Accidentalmente, Inconsideratamente, Senza pensarvi. AZIENDA, s.m. Azienda, Amministrazione degli affari economici. Oggidì si dice anche Zienda; e per lo più in materia di Finanze. La parola Azienda era usata nei tempi del Governo Veneto, ma i Lombardi ci diedero poi in pratica la voce Gestione, ch'è un latinismo e che si dice appunto parlando di affari di Finanza pubblica o simile. In termine amministrativo dicesi anche Esercizio.

AZIMO, o AZEMO, add. Azzimo; Mazzero, vale Non lievitato, e intendesi di pane. V. ASME.

AZION, s. £. Azione o Atto, Fatto, opera

zione.

AZION DE L'OMO, Azione, riferita al costume, Buona o Bella azione; Trista o Mala azione.

AZION DE SENA, parlando di Teatro, Azione o Atteggiamento, V. SENEGIA

MENTO.

Azion d'avocato, Azione, per la Diceria o Aringamento; ed anche per la buona o cattiva maniera nell' aringare, che dicesi Bel porgere, o Mal porgere.

Azion, detto in T. Merc. Azione o anche Voce o Messa, Quella somma di danaro che somministra ciascuno degli associati per corpo della compagnia in un gran negozio od impresa fruttuosa. AZION, detto in T. Leg. Azione chiamasi il Diritto di domandar che che sia in giudizio.

AZIONARIO, s. m. Azionario o Azionista, T. Merc. dicesi a Colui che con altri contribuisce una determinata somma di danaro per un negozio o per un' impresa fruttuosa, e si dice anche Associato. V. SOCIO.

AZONZER, v. Aggiungere o Aggiugnere. V. ZONZER.

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AZZAL, s. m. Acciaio, Acciaro e Azzale, Ferro raffinato. Calibe è voce latina, usata soltanto in medicina.

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AZZALA, add. Acciaiato o Inacciaiato, e si riferisce al ferro. Calibeato vale Preparato coll' acciaio, ed è voce usata da' medici Ferrigno, all' Uomo, e vale Di buon nervo, robusto, gagliardo. AZZALAR, v. Inacciaiare, Unire il ferro coll' acciaio per renderlo tagliente e più saldo.

AZZALAR DE L'Acqua, Calibeare, Preparar un liquore o una medicina coll'ac ciaio.

AZZALIN, 8, m. Acciarino; Acciaiuolo; Accialino; Focile o Fucile, Ordigno d'aociaio per batter fuoco.

AZZALIN DEL SCHIOPO, V. SCHIOPO. AZZALIN DA CALEGHER, Acciarino, Pezzo di ferro tondo da un capo per dar il fi, lo ai coltelli.

AZZALIN, detto pur in termine de'Beccai e de'Pizzicagnoli, Acciaiuolo; Acciarino.

AZZALIN DEI RELOGERI, V. RASCHIADOR. Bater l'azzalin O EL CANAFIO, detto fig. Fare il battifuoco; Far il mezzano, il ruffiano; Arruffare le matasse; Portar i polli.

AZZALIN O CONTRAPASSO, s.m. T. de'Pesc. Azzalino, detto da Linn. Cancer Rhomboides. Specie di Granchio marino avente il corpo di figura quadrilunga, colle braccia anteriori lunghissime, le quali piegate rappresentano la figura d' un acciarino o focile, onde ha il nome. preso AZZUFARSE, v. ZUFÀR.

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COGIONI.

BABAI, Voce detta per vezzi o fanciullesca, e vale Pidocchi.

BABAI, si diceva per antonomasia ne' tempi Veneti agl' Inquisitori di Stato, così chiamati famil. dal Babao, che fa paura ai fanciulli e dal terrore che inspirava il loro tribunale.

BABASSO, add. Babbuasso; Babbaccio; Babbeo; Babbaleo; Babbione, Sciocco, Scimunito.

BABILONIA, s. f. o TORE DE BABÈLE, Babilonia, Si prende fig. per Confusione, tumulto di gente disordinata. BABIO, s. m. Mostaccio; Visino; e s'allude a quello d'una giovane bella.

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LA XE UN Bel BabiQ O UN BABIO GUSTOE un bel visino; E un viso che ha un non so che di ghiotto. BABO, s. m. Treccone; Insalataio, Rivendugliolo di erbaggi; ed è propr. Quello che gira per la Città vendendo erbaggi BABUIN, add. Babbuino; Babbuassos Babbione; Bambo. Non buono che da mostra; Baggiano, Agg. a uomo sciocco.

PARLAR DA BABUÌN, V. PARLAR. BACA, s. f. Coccola; Coccolina e Bacca, Frutti del Cipresso, del Ginepro, dell'Alloro e simili. Quella del Pino domestico dicesi propr. Pina e Strobile; quella delI' Alloro Orbacca.

BACAGIAR, v. Chiacchierare; Cornac chiare, Stucchevolmente parlare senza conchiudere.

BACAGIAR, dicesi ancora per Andar a diporto, a svagarsi, a ricrearsi, a gozzovigliare, V. BACARA.

BACALA, s. m. Baccalà e Baccalare, Pesce che si secca al vento e talvolta si sala. Da Plinio fu detto Asellus e da Linn. Gadus Morhua. Si dice anche Pesce da bastone.

Merluzzo o Nasello, detto da' Sistematici Gudus Merluccius, è un'altra specie di Baccalare più piccolo, che a noi viene dai mari del Nord parimente seccato. V. STOCF13.

Oltre alle suddette due specie vengono pur preparati e mangiati sotto lo stesso nome li pesci detti da noi Lovo, MOLO e MORMORA, raccolti in que' mari, dove si trovano di assai maggior grandezza che nel

nostro.

BACALAI, detto in T. Mar. Baccalari si

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BACANAR, v. Sbaccaneggiare. BACANELA, s. f. Baccanella, Allegra compagnia.

BACANOSO, add. Romoroso; Festoso; Festante, Che fa romore, Che tiene in festa.

Detto per agg, a uomo, Allegroccio, vale Inclinato all'allegria. V. STREPITUN. BACANTE, add. Festante; Festoso; Gioioso; Allegro-Baccato vale Furioso; infuriato-Matterullo, Quasi matto ·BACANTE DAL GUSTO, Quasi matto dal gusto. BACARA O BACHERA, s. f. Baccanella, Brigatella di persone che fanno strepito o scon

cio romore.

FAR BACARA, Stare in gozzoviglia; Scialacquare; Fare del ben bellezza; Gavazzare; Gozzovigliare; Far tempone; o Darsi tempone, Darsi buon tempo, Pigliar diletto mangiando in brigata, che si dice anche Godere. V. CHIASSANA. BACARANA, s. f. Zurlo o Zurro, Allegria smoderata Baccanella, Raunata strepitosa di gente.

BACEGA, s. f. Bazzica, Giuoce noto di carte. V. ZOGAR A BACEGA, in ZOGAR. BACHEIDE, s. f. Voce ditirambica usata da' nostri Poeti vernacoli, e vale Poema in onore di Bacco. BACHÈTA, s. f. Bacchetta, Mazza settile, che dicesi anche Scudiscio o Scuriscio, Verga Fuscello e Fuscellino o Fuscelluzzo, Pezzuolo di sottil ramicello. V. VIN

CHIO.

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Compastoio, Bacchetta del telaio, cioè Una di quelle che intrecciate ordinatamente nel filo preparato sul telaio, servono alla manovra della tessitura. BACHETE DA TAMBURO, V. MAZZE. BACHÈTA O BAachetina da vISCHIO, Paniuzza; Paniuzzo e Paniuzzola, Fuscelletto impaniato di vischio. V. VERGÒN.

BACHETA DEL COMANDO, Bacchetta o Bastone di comando, si dice Lo scettro o bastone che porta il Principe o il Capo di magistrato in segno di signoria e di comando.

DAR ZO LA BACHÈTA, Maniera fig. Decidere; Pronunciar sentenza, Dir la sua opinione senza riguardo o convenienza a chi che sia. BACHÈTA, dicevasi antonomasia e per metàfor, sotto il Governo Veneto a Colui che,ad ogni convocazione del Maggior Consiglio, era destinato a guidare dall' Ospitale della Pietà al palazzo pubblico e eustodire un dato numero di fanciulli di poca età, i quali dovevano portare i bossoli pel salone e raccogliere i suffragii dai votanti. Questo pedante o custode era anche il loro moderatore, e teneva a tal fine in mano una lunga bacchetta di legno per contenerli in disciplina e batterli quando occorreva ; e quindi gli fu dato un tal

nome.

BACHETA DEL SCHIOPO, V. SCHIOPO. COMANDAR A BACHETA, Governare o Comandare o simili, a bacchetta, vale Far ciò con suprema autorità.

PASSAR PER LE BACHÈTE, T. Mil. Essere bacchettato o Passar per le bacchette. TEGNIR A BACHÈTA, Tenere alcuno a spese; Tener a dovere.

TEGNIR SU LE BACHETE, detto fig. Tener uno sulla corda o sulla fune; Mandarlo d'oggi in domani; Dar altrui erba trastalla; Tenere alcuno in sulla gruccia o in croce; Tenere alcuno a cresima. Tener sospeso o in incertezza--Per gabbarsi d'alcuno, dicesi Fenere in ponte; Tener sospeso; Tenere a loggia; Tenere a bada; Tenere a dondolo. BACHETIN, s. m. V. BACHETINA..

BACHETIN, T. degli Occhialai, Manichi o Lisciatoi, Chiamansi i pezzi di legno o di bosso a cui gli Occhialai attaccano con cemento i pezzi di vetro che vogliono lavorare.

BACHETINA, s. f. Bacchettina; Bac chettino; Bacchettuzza, Piccola bacchetta.

e

BACHETINA DE LE CHEBE, V. BACHETA. BACHETINE DA BRUSAR, Frusco; Fruscolo; Fruscolino; Bruciaglia. BACHÈTO,& m. V. BACHETA & BACHETINA. BACHÈTO, T. degli Occhialai, Palla o Sfera, Pezzo di rame o ferro montato sul mastice sopra un manico di legno, con cui gli Occhialai fanno li vetri concavi.

BACHETO A MAZZA, dicesi Un altro stromento per lavorar i vetri di superficie piana; Piastra di livello perfetto. BACHETON, s. m. Bacchettone; Pinzo cherone; Pappalardo; Baciapile; Stropiccione, Picchiapetto; Ipocrita; Falso divoto. V. CHIETIN.

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BACHETÒNA, s. f. Bacchettona; Picchiapetto; Salamistra; Califessa; Graffasanti; Pinzochera. V. CHIETINA.

BACHETONA, per Bacchetta grande. BACHIRI, s.m. Popone vernino, Specie di Popone ora resosi comune, la cui polpa è di color verdolino bianco, che dura anche e si mangia nella stagione fredda. Questa è una delle tante varietà del Cucumis melo. V. MELON.

BACIAMAN, s. m. Baciamano.
BACÌL, s. m. V. BacÌn.

BACILAMENTO, s.m. Vacillamento; Vagellamento; Vacillazione; Vagillazione; Facillità o Vagillità, Dubbiezza,

Ambiguità.

BACILAR, v. Vacillare; Vagellare o Vagillare, Errar colla mente.

NO STAR A BACILAR, Maniera fam. Non ei pensare; Non prenderti pena o fastidio.

BACILOTA, s. f. Gemella, T. Mar. Catino di legno in cui si pone la minestra destinata per l'equipaggio sul mare. V. VER

NEGAL.

BACILOTO, add. Vacillante, Di cervello non fermo.

BACIN, s. m. Bacile; Bacino; Bacinella; Catinella; Nappo, Arnese che serve per lavarsi le mani e ad altri usi.

TEGNIR EL BACIN A LA BARBA A QUALCÙN, Tenere altrui il bacile alla barba; Farla vedere in candela; Farla vedere altrui; Tener la puntaglia, vale Contrastar con altrui senza timore e con superiorità. V. VASCO.

BACINA, s. f. Tit. de' Fornai, Fontana, Vuoto formato in un canto della madia, deve si versa dell' acqua per istemperare

il lievito e la farina. BACINELA, s. f. Calderotto, Vaso fatto a guisa di caldaia piccola, che s'usa per cavar sangue ai piedi.

BACINETO, s. m. Bacinella, Piccolo ba

cino.

BADA, DAR BADA O NO DAR GNANCA BADA, Maniera fam. Abbadare o Non abbadare; Dare o Non dar retta. BADAGIAR, v. V. SBADAGJÁR. BADALOCO O BADALUCO, add. Badalone; Babbione; Pippione; Soro, Sciocco, detto per agg. a uomo.

BADANA, add. Trambasciato; Affannato, e si dice lo più dal caldo. per

In altro sign. Alterato; Travagliato; Disgustato, Di mal umore.

BADANARSE, v. Affannarsi; Inquietarsi; Alterarsi.

BADAR, v. Badare o Abbadare, Attendere, Applicare.

BADAR BEN, Porre l'animo ad alcuna cosa, Badarvi seriamente.

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BADAR A QUALCUN, Badare in alcuno, Guardarlo amorosamente Stare a ba da d'uno, vale Stare aspettando l'opera, i favori etc. d'uno,

NO BADAR A GNENTE, Tirare o Mandar giù la buffa, vale Operare senza riguardo e senza soggezione In altro senso, Essere inriservato o inaspettativo,Non abbadare, Non esser cauto. Essere inavveduto. NO BADAR PIÙ A DONE, Avere stoppato tutte le donne, detto fig. vale Non curarsene più. NO BADAR A OGNI MINUZIA, Non la guar dare in un filar d'embrici o in un filar di case; Filar grosso No BADAR A COGIONARIE, Non uccellare a pispole, cioè A cose di poco momento. L'Aquila non prende mosche NO BADAR PIÙ CHE TANTO, Aver gli occhi a' nugoli; Passar a chiusi occhi che che sia - No GHE BADO

GNANCA, Non ne fare' un tombolo in sull'erba; ovv. Non ne volterei la mano sossopra. Maniere proverb, che s'usano quando si vuol mostrare di non curarsi di che che sia. Non lo curo; Non ci abbado; Non me ne curo; Non me ne cale LA LAS

Sa ch'el CIGA E CHEL TRAGA DE CULO QUAN

TO CH'EL VOL, NO LA GHE BADA, Lo lasci imperversare quanto sa, non gli dia retta. BADERNA, s. f. T. Mar. Baderne o Paterne, Specie di Trinelle più grosse delle salmastre, le quali servono per riparar la gomona nell'occhio della nave. BADESSA, s. f. V. BAESSA. BADIAL, add. Badiale, cioè Stupendo; Squisito; prezioso. Aver una cera badiale. BADINAR, .(dal francese Badiner) Scherzare; Burlare; Buffure, Dir ciance; scherzi; Esser faceto.

BAETO, FAR BAETO, V. BAO.
BAFA, s. f. T. antiq. e vale Ladro.
BAFI, s. m. Baffi; Mustacchi; Basetta,
Quella parte della barba ch'è sopra

bro.

il lab

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BAGAGIAR, v. Lavoracchiare, lavorar poco o lentamente. V. ZOGATOLAR. BAGÀGIE, s. f. T. degli Stamp. Bottelli, Que' lavori di settimana che sono brevi, come gli Avvisi al pubblico, i Sonetti e cose simili, quasi bagattelle, cose da poco. BAGAGIN, s. m. Fanciullino; Ragazetto; Rabacchino; Fantolino. BAGAGIO, s. m. Bagaglio; Bagaglia e Bagaglie, Nome generico delle some, arnesi e masserizie che si conducono dietro i soldati nell'esercito o qualsivoglia viaggiante per servizio della propria persona.

PICOLO BACAGIO, Bagagliole.

CONDOTIER DE BAGAGI; Bagaglione; Saccardo, Colui che conduce o porta le bagaglie. Galuppo è specie di soldato, quasi Bagaglione, servitore dell' esercito.

QUANTITA DE BAGAGI, Bagagliume. BAGAGIO, dicesi da noi per Fanciullino, alludendo alla sua piccolezza.

BAGACIO, Masserizia, si dice ancora scherzevolmente pel Membro virile.

Salmeria, dicesi ad una Compagnia di bestie da soma cariche di bagaglie. BAGAGION, T. degli Stampatori, Facchino di stamperia.

BAGARIN, s. m. Bambinello; Fanciullino; Bamberottolo: Mammoletto; Rabac chiuolo; Rabacchino, Picciol fanciullo.

CHE BEL BAGARIN! Che bel naccherino! Dicesi per vezzi ad un fanciullino vezzoso, o anche ad un piccolo animaletto.

BAGARIN, in altro senso, Decimo, dice si un Fanciullino scriato, gracile e poco vegnente.

BAGARIN, Cece, Il membro virile de' bambini,

BAGARON, s. m. Bagherone, Moneta di rame antica e vile, una volta di Bologna. BAGATELA, s. f. Bagattella; Inezia; Chiappola; Chiappoleria; Frascheria, Cosa frivola, vana o di poco pregio- Bec catella; Cosellina, Cosa di poco momento Ciammengola, Cosa di

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poco prez

- BAGATÈLE DA PUTEI, Balocco, Quelle cose che si danno in mano a' fanciulletti per baloccargli.

BAGATELE! Espressione ammir. Bagat telle! Capperi! Zucche fritte! O questo è ben altro che una buccia di porro!

EL GUADAGNERÀ UNA BAGATELA, Caverà altro che giuggiole! Betto ironic. e vale, Che non ne caverà poco.

GHE XE UNA BAGATELA! Evvi un centellino, un ghiandellino! (per ironia) e vale Uno spazio grande.

No L'È MINGA UNA BAGATELA EL FAR etc.

Non è cosa da pigliare a gabbo il fare etc. e vale Non è impresa così facile.

SARÀ UNA BAGATELA DE DIES' ANI, Egli un bordello di dieci anni, Maniera usata dalla plebe di Toscana, per determinare un grande spazio di tempo. Dicesi però meglio, per esempio, Egli è un coso di quattro miglia; Egli è un negozio di tre o quattr anni. E per antifrasi, E la povertà, E la miseria di dieci o dodici anni. BAGATELAR, v. Giuocare; Trattenersi in bagattelle; Frascheggiare; Taccolare; Turlare; Chicchirillare.

Dicesi anche per Lavoracchiare. V. LAORACHIAR & PONCHIAR. BAGATÈLE, s. f. Galenterie; Arnesetti, come Forbicine; coltelli; spilli etc.

Detto per Ciancerelle; Cianciafruscole; Zacchere; Bagattelle, V. BAGATELA, nel primo signif.

QUEL DA LE BAGATELE, Fantocciaio, Colui che fa e vende fantocci, bambole, balocchi ed altre coserelle di cenci, di legno, di stagno per divertimento de' fanciulli. Pare che Bambocciaio sia una voce simile all' altra, ma non trovasi nei disionarii.

BAGATELETA, s. f. Bagattelluccia o Ba gattelluzza, Piccola bagattella. BAGATIN, s. m. Bagattino e Baghero, Frazione di moneta che equivale alla dugdecima parte del già soldo Veneto, e che una volta (non però a' tempi nostri) era moneta reale.

NO VALÈR UN BAGATIN, Non valere un lupino o una buccia di porro.

No GHE NE DAGO UN BAGATIN, Non ne do un baghero o una stringa o un lupino o una frulla o un ghiabaldano: dicesi Quando si vuol mostrare la vilipensione maggiore d'una cosa.

AVÈN TRE BEZZI E UN BAGATÌN, Maniera fam. che allude allo stato misero d'una bottega, e vale Essere spallata, fallita. BAGHELO

BAGHETAs. Otrello; Otricello, Picco lo otre. V. Baga.

Ventre

PANZA DURA COME UN BAGHÈLO, duro o teso come un otricello. BAGIA, s. f. Baia; Baiata, Ciancia, Burla, Buffa, Scherzo.

DAR LA BAGIA, Dar la baia; Schernire; Beffeggiare uno; Beffare.

Baia, T. Mar. Braccio di mare che si stende fra due terre e va a terminare in un culo di sacco.

Baia, pur in T. Mar. dicesi ad un Vaso di legno da contener acqua. BAGIADA, s. f. Baiata; Abbaiamento; Latrato Detto per Gridata; Romore, V. CRIADA.

BAGIAN, add. Baggiano, detto per agg. a uomo e vale Stolido, scimunito. BAGIANADA, s. f. Baggianata; Bessag gine; Bessezza; Sciocchezza, scipitezza. BAGIANTE, uccello, V. SMERGO. BAGIAR, v. Baiare; Abbaiare; Latrare,

ed è la voce del cane.

Riferito fig. a persona, Cianciare ; Chiacchierare; Ciaramellare; Gracchiare; Gracidare, Parlare inconsideratamente In altro senso, Ciaramellare o Ciarpare, vagliono Avviluppar parole sen

za conclusione.

Abbaiare o Baiare, dicesi fig. per nifestare, V. SBAGIAR E CANTAR.

Ma

Bagiar a la Luna, Dir le sue ragioni ai birrio alla matrigna, detto fig. vale Raccomandarsi a chi non può o non vuole far servigio, anzi ha caro il suo male. Buttar le parole al vento; Predicare a'porci; Andare in pozzo asciutto. Abbaio, abbaio, e di vento empio lo staio.

Lasse ch'el bagia quanto ch'el vol e RIDEGHE SORA, Oh lasciatelo abbaiare o

gracchiare e fatevene beffe. BAGIETA, s. f. Baiuola ; Baixzza; Baiucola. BAGIGI, s. m. Cipero o Cippero commestibile, detto da Linn. Cyperus esculentus. Pianta annuale onde nascono sotterra de' piccoli bulbi di figura olivare, che ne sono il frutto, ed hanno lo stesso nome. In qualche luogo d'Italia si dicono Bacicci e Dulcichini, dal Mattioli Trasi, in Germania Mandorle di terra, ed ivi sono abbrostiti ed usati in vece di caffè. PAGIO, add. Baio, Color di cavallo o di mulo, che è cannellino languido. Il pelo baio oscuro da tutti è sempre tenuto più bello.

Detto per SBAGIO, V. BAGICCO, s. m. Baiocco, Moneta romana di rame, del valore di due soldi veneti.

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BAGNÈRA (coll'è larga) s. f. e BAGNERÈTA' nel dimin. T. de nostri Valligiani, chiamasi qualche piccolo Laghetto di poca acqua senza erba, che trovasi qua e là, tanto nel padule quanto ne' bassi rilevati fondi della laguna, detti Barene. BAGNETO, s. m. Bagnuolo, dimin. di Bagno. Bagnetto dicesi propr. di quel Luogo d'un Bagno pubblico dove è l'acqua da bagnarvisi una sola persona. BAGNI, s. m. Bagni; Bagni caldi; Terme; Stufe, come presso noi quelli d' Abano, di Montortone, di Monfalcone etc. BAGNO, s. m. Bagno, S'intende il privato, quello che può farsi in casa propria.

BAGNO SIN A MEZA VITA, Semicupio. FAR UN BAGNO, Embroccare; Fare embrocca, Irrigare la parte inferma spremendo una spugna, un panuo o simile ben

imbevuto di qualche liquore medicamen

toso.

Bagno, detto in T. di Zecca o Fusione. Dicesi che l' oro o l'argento è in bagno quando il fuoco ha ridotto questi metalli in istato di fluidità.

Bagno, nell'arte dello Stillare è Quel liquore in cui si tiene immerso alcun vaso per digestione o distillazione delle sostanze che in esso sono contenute.

Bagnuolo, dicono i Medici a Quel liquore o semplice o composto con che bagnano qualche parte del corpo.Dare un bagnuolo; Farsi un bagnuolo. Un bagnuolo di vin caldo per le ammaccature.

BAGNO DEI CONDANAI, Bagno, dicesi a Quel serraglio entro al quale si tengono i condannati al lavoro pubblico, com'è in Venezia nel già Monistero detto delle Vergini a Castello.

BAGNOMARIA, s. m. Bagnomaria, Specie di coperchio di rame o di ferro concavo che contien dell'acqua, il quale si soprapalla pignatta per cuocere, ed impeponc disce alla materia bollita lo svaporamento. Bagnomaria o Bagnomarie, chiamasi anche la Stufa umida o acqua bollente in cui si mette alcun vaso per uso di distillare.

BAGOLAMENTO, s. m. Tremolamento;
Ondeggiamento.

BAGOLAR, v. Tremolare, Ondeggiare.
Detto SCANTINAR, V.
per

BAGOLAR DAL FREDO, Batter la diana; Abbrividire.

BAGOLAR DAL GUSTO, Giubbilare, V.GONGOLAR.

BAGOLAR DA PAURA, Scacazzare o Scacazzarsi di paura; Fare il cul lappe lappe. BAGOLAR, parlando di fanciulli, Saltel lare; Trescare, Proprio de' fanciulli che non istanno mai fermi.

BAGOLAR DRENTO IN TI ABITI, Ballare dentro ai vestiti, Maniera esagerata di dire per indicar un abito estremamente largo. BAGOLINA, s. f. Giannetta, Bacchetta o Mazza per lo più di canna d'india, da portare in mano. V. BAMBUCH.

BAGOLO, s. m. Bordello, cioè Il far baie c

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