Immagini della pagina
PDF
ePub
[blocks in formation]

BARATIN DA CAVALI, Sensale; Cozzone; Cavallivendolo; Barattatore di bestie – Barrazzatore; Mercante e barattatore di bestie.

BARATO, s. m. Baratto; Bazzarro; Cambio; Scambio; Permuta, Il barattare, il dare una cosa per l'altra Impiastro e Impiastraccio, per metaf, vale Convenzione, patto concluso con imbroglio o all'impazzata, V. BARATAR,

BARBA, s.m. Zio, Presso gli antichi scrittori si trova talvolta anche Barba e Barbano, ma sono voci disusate.

SECONDO BARBA, Prozio, Lo zio di mios padre.

BARBA, s. f. Barba.

BARBA GRISA, Barba grigia- BARBA CANDA, Barba canuta o fiorita. OMO CO LA BARBA, Uomo barbato, Che ha la barba Uomo barbuto, vale GioV. OMO FATO, in Fatto uomo..

vane uomo,

Омо

[ocr errors]
[merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small]

so ed il nero, com'è il guscio della castagna.

BARBAGIAN,

s. m. Uccello notturno rapace, Lo stesso che ALòco, V.

BARBAGIAN detto figur. a uomo, Barbalacchio; Babbaccio, vagliono Sciocco, Balordo.

BARBÁGOLA, V. BARBOLE.

BARBAN, s. m. Termine antico, ma usato ancora dai Chiozzotti e in altre isole dell'Estuario: dalla voce barbarica Barbanus, e vale Zio, Anche alcuni scrittori toscani antichi usarono la voce Barbano, ma ora sarebbe arcaismo. BARBARÈLA, s. f. Ai tempi del Governo Veneto ogn' anno nel giorno di S. Barbara, il Doge stando assiso in Collegio, estraeva a sorte da un'urna li nomi di trenta Patrizii d'anni venti compiuti sino li 25, per essere ammessi al Maggior Consiglio. E quindi VEGNIR ALA BARBARÈLA, VO-leva dire Essere estratto nel dì di s. Barbara, Essere abilitato ad entrar con voto nel Gran Consiglio prima dell' età legale degli anni 25. compiuti. In questo giorno. il Doge dispensava la medaglia. V. ÖSÈLA. BARBARINELO O BARBARIN CEDRATO m. Bizzarria, Sorta d'agrume ch'è insieme in parte cedrato e in parte arancia.. BARBARITÀ, s. f. Barbarie, Crudeltà,

immanità..

S.

[blocks in formation]

CAVAL BARBARO, Barbero, Cavallo corridore, quello che si fa correre nella corsa de' barberi.

DEVENTAR BARBARO, Imbarbarirsi, Diventar crudele,

LAVORAR COME UN BARBARO, Lavorare a mazza e stanga, modo basso, e vale Lavorare di tutta forza, Lavorar con ogni attenzione.

BARBASTELO e anticam. BARBASTREGIO, s. m. Pipistrello. V. NOTOLA. BARBASTELO DE MAR, s. m. T. de' Pesc. che nell' Istria dicesi PESSE RONDINĖ. Esocèto, detto anche Muggine alato o Pesce volante, e da Linn. Exocœtus volitans. Pesce di mare che ha le pinne pettorali grandi, colle quali sorvola per alcun tratto sull'acqua. Egli somiglia nella forma del e ne'colori al Cefalo. I Pescatori Chioggiotti gli danno il nome di BARBASTELO perchè ha qualche simiglianza alla Libellula grandis (CORÙGOLO) COsì da essi chiamata.

corpo

BARBATOFOLETO, s. m. T. antiq. e vale Puzza; Mal odore. BARBAZZA, s. f. Barbaccia, Barba lunga.

UNA BARBAZZA che la PODARIA SERVIR DA SCOVOLO, Barba da ungere aringhe. V.

BARBONA.

BARBAZZAN, s. m. V. BARBAGIAN. BARBAZZON, detto anche BARBASSO, s. m. Voci antiche, ed era il nome d'una specie di Gabbano ad uso di donna, di cui non è più nota la forma.

UN BARBAZZON DE GARISEA BIANCA RIGAMATO A SGUAZZARONI, s'interpreta dagli

eruditi d'antichità, Un gabbano di filaticcio bianco (di BAVELA) con pendagli. BARBETA, s. f. Barbetta; Barbettina, Piccola barba.

Riferito a Uomo, Barbucino, vale Di barba rada e spelazzata -Mezza barba, dicesi di Chi ne ha mezza.

BARBETA DE LA LANZA; Barbetta della lancia, T. Mar. Dicesi alla Corda sottile appartenente ad una lancia per darle volta.

Barbette, si dicono anche Le funi con le quali si tira lo schifo nella galea, ed il cannone di corsia alla prora. BARBIER,.s. m. Barbiere - Barbitonsre dicesi nello stile burlesco.

Barbiere si dice anche al Chirurgo che cava sangue..

La bottega del Barbiere chiamasi Barberia o Barbierìa.

BARBIERA, s. f. La femmina del Barbiere, la quale sull' esempio di altre voci consimili potrebbe dirsi Barbiera. BARBIERÒTO, s. m. Barbiere, e nel significato vernacolo intendiamo Colui che rade la ciurma d'un naviglio. BARBİSI, s. m. Mostacchi; Basetta, I peli sotto il naso Barbigi fu usato da Fortiguerri nel Ricciardetto e dall'ab. Parini nel suo Discorso sulle caricature.

BARBISI Suol dirsi anche in luogo di BARBISONI, V. SANTIGLIONI.. BARBÌN, add. aggiunto di cane. V. CAN. BARBISONA, V. MUSTACHIONA..

BARBISÒNI, V. SANtiglioni.

BARBO, s. m. Barbio o Barbo e Cefalo d'acqua dolce. Pesce di acqua dolce, che trovasi specialmente ne' fuumi, come nel Po e nell' Adige, detto già da' latini Barbius e da' Sistematici Cyprinus Barbus ; ed è buonissimo a mangiare. BARBOLE, s. f. Bargiglia; Bargiglio; Bargiglione; Quella carne rossa che pende sotto al becco de'galli, delle galline e de' becchi, e dicesì anche Tettola.

In altro sign. Grinze o Crespe, chiamasi quella Pelle che pende talvolta dal mento alle persone grasse ed avanzate in età. BARBOLE DE Le scufie o de LE MITRIE Bendone BARBOLOSO, add. Bargiglioso, Che ha bargigli.

Vecchio grinzoso o

VECHIO BARBOLOSO, cresposo o floscio BARBON s. m. Barbone, Che nutrisce la barba lunga-Barbuto, add. Che ha gran

barba.

[ocr errors]

CAN BARBON, V. Can. BARBON, s. m. T. de' Pesc. Acarna, detto anche Mugile barbato e Triglia volgare. Pesce comunissimo del nostro mare del genere delle Triglie, detto da Linn. Mullus barbatus. Il suó esterno è d'un colorito rosso macchiato di bianco tosto che gli siano levate le scaglic, e fa così più bella mostra: onde i Pescatori lo scagliano prima di esporlo in vendita; e così fanno della Triglia, Dicesi poì Barbone perchè ha due cirri o barbe sotto al mento. Nell' Istria si chiama TRA, V. TRIA.

BARBON DE PORTO, s. m. I Pescatori distinguono con questo nome un'altra Triglia volgare, ch'è una varietà dell' antecedente specie, di color più seuro; così volgarmente chiamata perchè sì pesca per lo più in prossimità a' porti, ed ha la carne più tosta del prime BARBONA, s. f. Barba a spazzola, Dice" si con esagerazione di Barba lunga e larga a foggia di spazzola. V. BARBAZZA. BARBOTADA, s. E. Tartagliata; Trogliata, Il tartagliare.

BARBOTAR, v. Balbettare; Balbotire ; e Balbezzare; Pronunziar le parole con qualche difetto di lingua: Per esempio Non poter pronunziare la lettera r o sinnili, e dir Fate, in luogo di Frate.

Frastagliare; Frappare; Tartagliare, Affoltarsi nel chiacchierare avviluppandosi ed imbrogliandosi.

Barbugliare, vale Parlare in gola e con parole interrotte; ed è proprio di coloro che favellano risvegliandosi, che dicesi anche Trogliare.

BAREOTAR SU, Barbottare, Dolersi fra sè con voce sommessa e confusa, che anche dicesi per simil. Fiottare.

BARBOTAR A PIAN, Mormorare, Sommessamente parlare BARDOTAR IN RECHIA, Barbottare o Brontolare all'orecchio, Parlar fra'denti con sommessa o confusa voce.

Barbotår fra i deNTI, Bufonchiare o Brontolare e Fiottare.

V. COCONAR, BETEGAR e TARTAGIAR. EARBOTO, add. Balbo; Bleso; Scilinguato, Troglio; Balbuziente; Balbettante; Che balbetta, che troglia. Borbigi e Bisciola propr. si chiama uno che scilingua per accostar troppo le labbra a' denti, facendo sentire come un certo strascico nelLa pronunzia delle lettere c, g, sc.

VECHIO BARBOTO, V. VECHIO. BARBOTON, Borbottone, Che borbotta

Bufonchiello, dicesi a Quello che bor

botta fra' denți.

CARBOZZE, Parte dell'archibuso.V.SCHIO

FO.

EARBUZZADA s. f. Summomolo, Colpo dato sotto il mento. Sergozzone o Sorgozzone, Colpo che si dà nella gola a man chiusa all'insù.

BARBUZZAL, s. m. Barbazzale, Catenella che va attaccata all'occhio dritto del morso della briglia.

BARBUZZAL, detto in T. di Teatro, Guardagote, Custodia per le gote, che è come una sorte di maschera che fascia il mento: propria anche del Pantalone, del Brighella etc.

BARBUZZO, s. in. Mento, Parte estrema del viso sotto la bocca.

BARBUZZO SCAFA, Mento sporto, appun Bazza, chiamasi il Mento allungato e un po' arricciato.

[ocr errors]

BARBUZZO DEL CAVALO, Barbozza. BARCA, s. f. Barca, che dicesi anche Naviglio o Legno- Gondola si dice ad una Barchetta particolare di Venezia, V. GoN

LOLA.

[ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors]

nervi fieno, legne, animali ec. Fattoria se v'abita il Fattore; Ala se la fabbrica è lateralmente annessa alla Casa. V. TEZA. BARCHÈTA, s. f. Barchetta; Barchettina; Barchettino; Barchetto.

FAR LA BARCHETA, detto fig. Far una pedina; Fare una cavalletta a uno o una marachella, vale Ingannarlo con astuzia. V. BARCA.

BARCHIZAR, V. Barcheggiare, dicesi in senso fig. per Destreggiare, Maneggiarsi con destrezza, come chi dicesse Condurre bene la sua barca. V. TRACHEGIAR e BORDIZAR.

BARCO, s. m. T. Agr. Chiamasi un Coperto di paglia o pendio, infilato e sostenuto da quattro stili di legno diritti e piantati in terra, sui quali s'alza e s’abbassa per tenere al coperto una massa di fieno o di paglia. V. PAGIARO. BARCOLAME, s. m. Barchereccio; Una facciata di barche, Quantità di barche. BARDADURA, s. f. Bardatura; Bardamento, Tutti gli arnesi che servono a bardamentare il cavallo.

BARDAR, v. Bardamentare, Guernire di bardamento un cavallo, seliarlo e porgli addosso gli altri arnesi. BARDASSA, s. m. Bardassa; Bardascia, Zanzero; Bagascione, V. Busòx. Significa eziandio Frasca; Fraschetta; Ragazzaccio, Giovane leggieri e di poco giudizio.

BARDASSADA, s. f. Ragazzata; Fanciullaggine, Cosa degna di ragazzo. BARDASSAME, s. m. Fanciullaia; Ra gazzame; Ragazzaglia, Moltitudine di ragazzi Lanugine vuole dire Giovani di primo pelo. BARDASSIOLA, s. m. Fraschetta, dicesi Giovanetto leggieri e di pometaf. a per co giudizio.

Foramello; Frugolino; Frugoletto, s'intende d'un Saccentino presuntuosetto che s'ingerisce in tutto e contraddice a tutto. V. CAGHETE e CAGÒN.

Busciarra, s. f. Voce Fiorentina, vale Suggettino, persona maliziosa, insolente, usata a fare stranezze.

BARDASSON, s.m. Bardassonaccio, Peggior. di Bardassa.

BARDELA, s.f. Bardella, Imbottitura che si conficca sotto l'arcione delle selle.

BARDELA, detto per agg. a persona, Linguacciuto; Chiacchierone; Gracchione; Parolaio; Ovvero Voce stridula, acuta. V. LENGUA.

BARÈLA, s. f. Carretta; Cesta, Arnese per portar robe, posto su due stanghe, con due ruote e tirato da un sol cavallo. Detto Sorta Biroccio o Baroccio, per che serve di Carretta piana a due ruote,

a trasportar robe. Carrettone, dicesi a Carretta grande. Detto per Calessino da posta, V. SEDIA. BARÈNA, s. f. che alcuni vogliono dire BAREMA, Voce formata, come pare, da Baro e Rena. BARO, è da noi detto il Cespuglio sparso d'erbe o di virgulti vivi colla ra

dice. BARO anticamente dicevasi ad un terreno paludoso ed incolto, e tale convien che si chiamasse quel tratto di supporre terreno, ora fabbricato, che nella parroc chia una volta di S. Giacomo dall' Orio, poi di S. Simeone profeta, è detto oggidì i BARI. Comunque sia, diciamo BARENA a quel basso fondo di laguna o sia a quel Kidosso rilevato, di natura arenoso-creto'sa, tutto sparso di piante erbacee, che .non va coperto dall'acqua marina se non nel tempo dei grandi colmi, e dove si va anche a caccia. V. Dosso.

Dune, chiamansi que Monticelli di sabbia che restano quasi sempre scoperti dall'acqua. Ma la nostra voce BARENA spicga un fondo differente. V. BARO. BARETA, s. f. Berretta, Copertura del capo. V. RECHIERA C PAPALINA.

Montiera, Sorta di berrettino in forma di piccolo cappello con mezza piega. BARETA VOLTADA IN SU, Berretta arrovesciata, fatta a gronda.

BARETA COI BIGOLI, Berretta a lucignoletti, Berretta di bambagia, da cui sortono molte fila grosse.

BARETA DE LESCA, Berretta feltrata, Sorta di berrette di lana ordinarie, di varie fogge, fatte a panno di feltro. Diconsi BARETE DE LESCA, perchè sono più comunemente giallognole o cannellate, com'è il colore dell'esca da focile.

BARETA A CROSE, Berretta a spicchi o a croce, Berretta dei Preti quando fun

zionano.

BARETA A TOZzo, V. in TESTA.

METERSE LA BARETA, Mettersi in capo. CAVARSE LA BARETA, Scuoprirsi il capo; e detto figur. Cedere; Portar dietro i libri, cioè Dirsi inferiore a uno.

PIETA DE LA BARETA, V. PIETA. BARETA DA VIN, Chiamasi Uno strumento di legno cupo di cui si servono i Travasatori del vino per asciugare i tini, e col quale bevono il più delle volte, donde nasce che usano il gergo AVEMO BEVUDO IN-SIEME UNA BARETA, DO BARETE, ec. perchè se la ripassano, come fra'villici il boccale. Sogliono anche esigere una di queste BARETE a regalo per ogni barile o altro carico di vino che fanno, dai compratori. BARETAZZA, s. f. Berrettaccia, Cattiva berretta.

BARETER

[merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors]

BARETONA, s. f., Berrettone e Berreltona, Grande berretta, BARICADA, s. f. Barricata, Il barricare. BARICAR, v. Barricare, Asserragliare una strada o simile con impedimenti per ostare al passaggio. Sbarrare; Stangare; Sprangare, vagliono Tramezzar con isbar

ra, stanga o spranga.

BARIL, s. m. Bariglione, Vaso di legno a doghe, per uso di tener salumi o altro. COVERCHIO DEL BARIL, Bocca del barile, si chiama Il fondo con cui si chiude.

BARIL PER INCAPELAR L'ALBORO, T. Marin. Tisie presso i Marinari si chiamano Que'barili sfondati dall'estremità più larga, de' quali si fa uso per cuoprire le teste degli alberi quando sono sguerniti. In Toscana diconsi Cappelletti o Cappelletto.

Barilazzo detto in T. Mil. Barile ad uso di tenervi polvere e cartocci da trasportarsi. BARILA, s. f. Barile masc. Vaso di legno fatto a doghe come la botte, della capacità ordinaria di sei secchie.

UNA BARILA DE VIN, Un barile di vino.

DAR LA VOLTA A LA BARILA, detto fig. Dar la volta al barile; Dar la volta o Dar la volta al canto; Dar nelle girelle, Im

pazzare.

BARILETA s. f.

BARILETO s. m. Bariletta o Barletta, Piccolissimo barile da portare a'cintola per cammino. Barletta, dicesi il Vaso di legno di figura simile al barile ma assai mi

nore.

BARILOTO, S ,s. m. Barilotto, Barile alquanto grande.

BARILOTO, detto in T. de' Pescat., Sacco a barilotto, Specie di Cappotto grosso ́lano ad uso de' Pescatori, alquanto corto, con bottoniera al davanti, che può affibbiarsi.

BARISÈLO, s. m. Bargello, Capitano di birri. Bargelluzzo o Bargellino ne sono i diminutivi.

BARLICHE BARLOCHE; Berlich berlo. ch, Voci di niun significato, ma che fra noi sono più comunemente atte a chiamare per ischerzo il demonio. BARLIFO, add. detto per agg. a Uomo, e vale Furbo; Destro; Scaltro, Che difiicilmente si lascia svolgere.

BARLUME, s. m. Barlume, Tra lume e buio. Nel dialetto si usa fig. e vale Idea confusa; Mendicata ricordanza.

GO UN BARLUME SUL TAL AFAR, Mi pare; N'ho qualche piccola memoria; Ne ho qualche idea, qualche lume; Mi pare e non mi pare.

BARLUSER O SBARLUSER, V. Luccicare; Lucere; Ritucere; Lampare; Lampeggiare; dicesi del Risplendere delle cose lisce e lustre, come pietre, armi e simili. BARNABOTO, s. m. L'etimologia di questa voce a'tempi Veneti così comune, sembra indicare Abitante di S. Barnaba, -ch'è una contrada di là del Canal grande, situazione anticamente abitata da povere persone. Fino agli ultimi tempi del Governo Veneto però dicevasi BARNABÒTO ad ur Pa

trizio quand' era povero,

e aveva bisogno di pubblici impieghi per vivere. E talvol ta dicevasi Barnaboto ad un patrizio per ingiuria o disprezzo. Comunemente parlando voleva dice Povero gentiluomo. BARNABOTON, accresc. di BARNABOTO, e vale Gentiluomo assai povero, Miserabilissimo.

BARO, s. m. Baro o Barro, Truffatore al giuoco, V. BARAR.

BARO D' ERBE, Cesto, Pianta che sopra una radice moltiplica molti figliuoli. Cespo o Cespuglio, dicesi il Mucchio d' erbe o di virgulti vivi dalla radice; e se hanno pruni, Cespuglio spinoso. BARO DE

BARO DE FOGIE, Frondura SALVIA, Cesto di salvia · BARO DE FENOCHI, Rappa o Ciocca di finocchio.

FAR BARO, T. degli Ortolani; Incespa re o Incespicare, Nascere in sul cespo, propagare. Cestire, Far il cesto; e quindi Pianta cestita.

BARO DE CAVELI, Ciocca, Mucchio di capelli.

BAROMETRO, s. m. Barometro, detto'anche Tubo torricelliano, dal famoso suo inventore Evangelista Torricelli di Faenza, matematico del secolo XVII. Strumento notissimo che serve per far conoscere la gravità dell'aria e la sua pressione, col mezzo del mercurio, e quindi il sereno o la pioggia. V. TERMOMETRO..

[ocr errors]

BALETA DEL BAROMETRO, Bottoncello. Igrometro, dicesi ad uno Strumento col quale si misurano i gradi del secco e dell'umido sparso per l'aria.

BARON, s. m. Barone, Signore con giurisTM dizione o per titolo.

Barone, dicesi poi per termine ingiurioso e vale Mariuolo; Rio; Malvagio, Tristo.

Barone o B irone, dicesi anche in atto scherzevole senza ingiuria. V.BARONCÈLO. BARON DE PIAZZA, Baroncio, Nome di quei Ragazzi sudici e sformati che veggonsi birboneggiare per la città.

METERSE A FAR EL BARON, Gittarsi al barone o al cattivo o al furfante; Farsi un paltone, un briccone, un birbante, un gaglioffo, uno sciatto, Farsi un ribaldo; Divenire un fior di virtù.

TUTI BARONI COMPAGNI, Sono tutti della medesima pannina o pecca o tacca o lana; Come i poponi di Chioggia, tutii d'una buccia, d'un sapore; D'uno stesso pelame; Tutti imbrattati della stessa pece.

LE FESTE DEI BARONI DURA POco, Da ultimoe bel tempo; Alla fine si canta il gloria. Le allegrezze de tristi duran poco; Sempre non ride la moglie del ladro; Tuíte le volpi alla fine si riveggono in pellicceria. Tutte maniere figurate indicanti che La tristizia non ha fortuna per molto tempo.

OCHI BARONI, V. ÖCHIO.

A LA BARONA, detto a modo avv. Alla buona, Rozzamente. Alla sfuggiasca o Di sfuggiasco, Di passaggio.

FORA BARONI, Fuor bruchi, detto metaf, che vale Orsù partitevi di quì. TORNAR BARONI COME PRIMA, Tornare alle medesime; Di Messere tornato Sere:

Di Badessa Conversa, Da buona ricade-
re in bassa fortuna.

BARONADA, s. f. Baronata, Azion da ba-
rone, Bricconata; Guidoneria; Furfan-
teria, Bricconeria.
BARONADELA

BARONADINA s. f. Piccola baronata.
BARONÀGIA, s. f. Canaglia; Cessame;
Gente berrettina, Moltitudine di baroni

o gente trista. Poveraglia, Moltitudi-
ne di mendicanti e di persone di poco
pregio - Ribaldaglia, Moltitudine di ri-
baldi.

MILE BARONAGIE, Mille ingiurie o contumelie od offese.

BARONATO, s. m. Saccardello; Lavaceci; Scalzagatti; Pelapiedi, si dice di Uomo vile.

V.

BARONATO, nell'uso famil. dicesi in significato men cattivo. V. BARONCÈLO. ANCA SI BARONATO CHE TE LE PUZO, PUZAR. BARONCÈLA, s. f. Berghinella; Poltroniera; Sudicina, Donna di mala fama.

Detto per vezzi, Cattivella; Cattivelluccia; Ladrina; Ghiotterella. BARONCÈLO, s. m. Baroncello; Sciagu-. ratello; Bigerognolo, Malizioso, Di mala qualità.-Capestruolo; Forca, dicesi a Uomo per ingiuria.

Cattivello; Cattivelluccio; Ghiotterello; Ghiotterellino; Baroncello, a Ragazzo per vezzi.

In altro sign. Buffone; Monello, dicesi di Chi fa o dice delle buffonerie basse. BARONEZZO, s. m. V. BARONADA Incannata, dicesi Intrigo fatto con inganno. LA GA UN BARONEZZO, Fa lazzi; Casca di vezzi; Fa della vezzosa o schifosa, dicesi di Donna che cerchi d'innamorare. V. MERDA.

BARONÒN. ANDAR A BARONÒN, V. Andàr. BARÒNZOLO, s. m. Pendaglia; Pendadaglios intendiamo noi il lembo della camicia che sta fuori e pendente dall' apertura di mezzo delle brache a' fanciulletti di primo vestire.

EL MOSTRA EL BARONZOLO, Egli ha rubato la tovaglia all' oste. Fu detto fig. e per ischerzo.

ESSER EL BARONZOLO DE TUTI, Essere il zimbello di tutti; Servir di zimbello a tutti; Servir di trastullo a tutti. BARTOÈLA, V. BERTOÈLA. BARTOELO, V. BERTEVÈLO. BARUFA, s. f. Baruffa. BARUFANTE, add. Rissoso; Litigioso ; Contenditore; Brigoso; Garoso. BARUFAR, v. Altercare; Rissare; Arrissare, Far rissa o contesa.

Bisticciare o Bisticcicare, Contrastare pertinacemente proverbiandosi.

Abbaruffare o Rabbaruffare, Metter sos sopra facendo baruffe, Metter in confusione.

Accapigliarsi; Accapellarsi; Scarmigliarsi; Acciuffarsi; Scardassarsi; Pettinarsi Spellicciarsi. V. BARAFUSOLA C DARSENE UN BUZALOTO in DAR.

BARULE, s. m. Barule, dal Franc. Bas

roulés. Cercine o Avvoltatura fatta insieme delle estremità della calza e de' calzoni sotto o sopra il ginocchio. Foggia antica di calzare, che finì poco dopo la metà del secolo XVIII, Calze a barule. BARUSCO, s. m. T. de'Cacciatori, lo stesso che BARO, V.

è

BARUSOLA, s. f. Uccello palustre che fre-
quenta le nostre BARENE umide e salse
detto da Linn. Tringa Squatarola. Egli
presso a poco della grandezza del Pivie-
re (PIVARO) a cui molto somiglia; ed è
nell' autunno ottimo cibo.
BARZELETA, s. £. Barzelletta; Motto ri-
devole.

DIR DE LE BARZELETE, V. BARZELETÀr.
PIEN DE BARZELETE, Motteggevole; Mot-
teggioso; Faceto;
zevole.

del Commercio. Specie di bombagino simile al Frustagno, ma più fine e più forte, e talvolta tessuto con mescolanza di canapa. Basino liscio, rigato, a opera, a spina. Basino colorito, stampato, trapunto d'Inghilterra. BASETO, s. m. Baciucchio, Piccolo bacio. BASILISCO, s. m. Basalischio; BasaliBadalischio e Basilischio. Animale Sco; favoloso e nella forma e nella qualità. Basalisco, detto per agg. a uomo, vale Feroce, arrabbiato, bestiale. BASIN, s. m. Lo stesso che BASETO, V. BASO, s. m. Bacio; Baciare, L'atto del baciare. Basium e Basia sono voci state usate latinamente da Catullo, che sembrano quindi proprie del dialetto Veneto

ai tempi Romani,
Scherzevole; Sollaz-

BARZELETÀR, v. Barzellettare, Dire
delle barzellette; Buffare, Dir ciance, Dir
facezie, Motteggiare, Scherzare - Trat-
teggiare, vale Dir be' motti arguti o pun-
genti in conversazione, che anche dicesi
Frottolare; Far frottole; Dir baie
Bergolinare, fu detto per Motteggiare e
per To più bisticciando e traendo barzel-
lette dai nomi.

BARZIGOLA, s. m. Fraschetta, Giovane
leggieri e di poco giudizio. V. BARDASSA.
BASADONE, s. m. Brezza, e nel dim.
Brezzolina o anche Serezzana. Picciol
vento ma gelato e crudo

VIEN UN CERTO BASADONE, Brezzeggia,
Spira brezza, Viene vento freddo.
BASAR,
v. Baciare.
BASAR A LA FIORENTINA, Baciar alla
franciosa o alla francese, cioè Prendendo
gentilmente colle dita ambedue le guance
e baciando.

BASAR I PIE O'L CULO A QUALCUN, det-
to fig. Baciare il manipolo, Umiliarsi ad
alcuno - BASAR DOVE CH'EL
ZAPA, Baciar

dov' ei calca, onde Stimarlo, venerarlo.
BASAR QUELA MAN CHE BASTONA, Baciar
tal man che si vorrebbe veder mozza: di-
cesi di Chi è spinto dalla necessità a ri-
dere in bocca di colui che gli nuoce.

BASARSE, Baciarsi; Combaciarsi, Con-
giungersi insieme legno con legno, pietra
con pietra.

BASARSE LE MAN, O BASARSE EL culo, Leccarsi le dita, Contentarsi d' una coAver di catto o di catti, Stimare gran sorte. Avrei di catto se buscassi dieci soldi.

sa

d'aver

[blocks in formation]

BASO D'APARENZA, Bacio asciutto, Inconcludente. Molti baci e pochi quattrini, vale Gran promesse e poche esecu

zioni.

BASO DA MORTO, Succio; Rosa in pelle, Quel sangue che viene in pelle e rosseggia a guisa di rosa, tiratovi da bacio simile.

BASO CHE SCHIOCA, Baciozzo, Bacio for

te dato di cuore.

BASOTO, s.m. Baciucchio, Piccolo bacio.
BASSA, s. f. Fondura; Fondo, Luogo bas-
Bas-
so e profondo a guisa di valletta
so a rovescio, dicesi al Luogo basso ab-
bracciato da due monti.

BASSA DE MAR,
Banco di mare; Quel-
l'alzamento di rena in mare ch'è in par-
te sott'
acqua.

LE BASSE, La pianura.
BASSA, add. Bassato o Abbassato. V.
SBASSAR.

BASSA, detto sust. Bascia o Basia e
Pascia, Governatore de Turchi.
BASSAMENTO, s. m. V. ABASSAMENTO.
BASSAR, V. V. SBASSAR.

BASSETA, s. f. Bassetta, Giuoco moto di

carte violento e di rischio.

L'È UN PONTO A LA BASSETA, È un fundi rischio, Prov. E si dice di cosa che sia pericoloso il fidarsene.

go

Bassetta, si dice anche da noi per Mala azione, inganno, frode- FAR UNA BASSETA A UNO, Far una bassetta o una faldella; Far una pedina a uno; Fare un soprammano, una cavalletta, un trucco. BASSO, s. m. Basso.

BASSO DE LA PERUCA, Liscio, Nome che danno i parrucchieri ai capelli lunghi e diritti che si cuciscono alla testa delle parrucche e occupano tutto il deretano che s'unisce in coda.

ESSER AL BASSO, Aver del basso, e si dice del vino quando sta per finire in uņa botte.

ESSER AL BASSO, significa eziandio Essere alla fine di qualche cosa. La candela è al verde, cioè la cosa è in sul finire.

ANDAR AL BASSO, Andar in rovina; Andar in fascio; Consumare ogni avere ; e quindi ESSERE AL BASSO significa anche Essere in rovina; Aver consumato ogni

avere.

OGNI BEL MONTE VA AL BASSO, detto Proverb. per ammonire che le ricchezze adoperate senza risparmio sfumano facilwente o simili.

PARTE DA BASSO, le Parti vergognose.

Parti da basso, cioè

L'AQUA ME FAVA BASSA, Locuz. de'Barcaiuoli, e vale L'acqua mi mancava, declinava, Era il tempo del riflusso. BASSO, add. Basso, Fondo, profondo.

BASSO, Basso, vale uomo Abbietto, umile, infimo. Uomo basso; Prezzo basso; Lane basse; Modo basso; Sculture basse; Oro basso

BASSO DE TESTA, Chino; Curvo, In atto supplichevole.

DE CONDIZION BASSA, Di bassa gente; Di bassa mano; Di vile nazione, cioè Nascita.

TEGNIR BASSO UNO, Tener uno a seTenerlo corto o cheto o in soggeziogno; ne- Abbiettare alcuno vale Avvilire. BASSORILÈVO, s. m. Bassorilievo, Sor

te di scultura che non contiene alcuna figura tonda, cioè che veder si possa girandola attorno, ma che poco si solleva dal piano dov'è scolpita.

Basso stiacciato rilievo, dicesi Quello che non contiene se non il disegno della figura con un rilievo stiacciato e ammac

cato.

BASSURA, s.f. Bassura; Bassezza; Fon

dura. Dicesi di strada o di terreno basso e profondo a guisa di valletta. BASTA, s.f. o BASTO, m. Basto o Bardella, Specie di sella con piccolo arcione dinanzi, della quale si servono i poveri uomini

per cavalcare sui muli o sugli asini― Bastina si dice ad una Specie di Basto leggieri senza arcioni.

BASTA O BASTIN DA FACHINI, Cercine, Ravvolto a foggia di cerchio usato da'facchini salvar il per dall'offesa de'pesi. QUEL DAI BASTI, Bastaio o Bastiere, V. SELER.

capo

[merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small]
[blocks in formation]

BASTARDEZZA, s. f. Bastardaggine; Bastardigia.

BASTARDO, s. m. Bastardo, Figlio d'illegittimo congiungimento di due persone libere, a differenza dello Spurio. V. MuLETO. Dicesi parimenti Bozzo e Sterpone o Fatto a straccio.

RAZZA DE BASTARDI, Bastardume. Dicesi Bastardigia Lo stato o condizione del bastardo.

Bastardo, dicesi pure a

agr.

Quella razza o pianta o frutto che degenera - TOR VIA I BASTARDI O I REDUTI, Locuz. Scacchiare o Sbastardare, Levare tutti i nuovi capi d'un magliuolo (RASOLO) senz'uve, a riserva di quello venuto dall' occhio lasciato su alto, vicino all'estremità.

PASTA BASTARDA, V. PASTA. BASTARDON, s. m. Bastardone; Bastardaccio.

BASTAZO, s. m. (dal greco Bastazo) Bastagio, Facchino impiegato al servizio delle Dogane e de' Lazzeretti di sanità, che dicesi anche Facchino; Portatore; Bagaglione.

BASTETO, s. m. Bastina, Basto leggieri senz' arcioni, senza ferri e senza coiame. BASTIAN, Sebastiano, Nome proprio di

uomo.

BASTIN, s.m. Cercine, Quella specie d'involto di pannolino o di stuoia che i Facchini o altri si mettono sul capo, e talor sulla spalla sinistra per ripararsi portando i pesi.

BASTION, s. m. T. Milit. Bastione, che alcuni dicono Baluardo, Fortificazione.

BASTION, Caneva. Specie d' Osteria grande dove si vende vino al minuto. V. MAGAZEN.

BASTIONÈR, 3. m. Lo stesso che MAGA ZENIER, e vale Proprietario o Conduttore d'un Bastione, cioè d'un Magazzino o Bottega da vino. Voce che ora è ita in disuso.

BASTIONÈRA, s. f. chiamavasi la Moglie

o Femmina di Bastionere.

BASTIÙRA, s. f. Imbastitura o Imbastimento de' cappelli. Così chiamano i Cappellai la prima forma de' cappelli. BASTO, s. m. V. Basta.

Basto, dicesi l'Asso di Bastoni nel giuo co dell' Ombre.

BASTÒN s. m. Bastone, Ramo d'albero che dicesi anche Mazza; Bacchio; Baco

[blocks in formation]

BASTON DA REDE; T. de'Pesc. Mazzetta, Quel pezzo di legno situato in cima alla rete da tartana, raccomandata ad un libano o a quel piccolo cavo d' erba assai sottile che porta i sugheri, mediante i quali è tenuto in aria il panno della rete.

BASTON, detto in T. de'Tornitori, Appoggiatoio, Lungo pezzo di Legno su cur s' appoggiane i Torniaii lavorando.

BASTON DE CASSIA, Bacciuolo, Baccello della Cassia.

BASTON DE CERÒTo, Maddaleone; Presso gli Speciali, i rocchi de' loro cerotti.

BASTÓN DE CHIOCOLATA, Bastoncello; Bastoncino; Pezzuolo; Panetto; e se è ritondo, Rotella.

BASTON DE L'OMBRELA, V. OMBRÈLA.
BASTON DEL CORLO, V. CORLO.

BASTONI DEI RESTELI,

V. RESTÉLO.

Baston del penelo, V. Penelo.

Bastone, in T. di Marineria, è il nome che si dà ad alcuni alberi sottili che servono a diversi usi, differenti altro per da ciò che si dice Albero o Pennone, come segue.

Bastone di randa o di ghisso, Pezzo di legno tondo a cui si lega il cratile della vela delle barchette. V. GRATIVO E VARÈA. Bastone del batticulo, Quello che serve a distender fuori e murarvi le vele.

e

Bastone di flocco, che nelle Tartane dicesi Bittalo, Quello ch'è situato presso l'albero di bompresso, nel quale resta murate il flocco quand' è alla vela, V.

POMOLO.

Bastoni di coltellacci, Sono quelli su di cui si cazzano le mure delle vele.

GOLA DEL BASTON DEI SCOAMARI, Buccellato, Pezzo di legno inchiodato nei pennoni di maestra o trinchetto e nel bompresso, con un canale per riceverne i bastoni di coltellaccio e di flocco.

COI MATI GHE VOL BASTON, A popol pazzo, prete spiritato: cioè Merita gastigo chi sel cerca in bella prova.

ANDAR COL BASTON, Andare a mazza, cioè Appoggiato alla mazza.

INSEGNAR COL BASTON, Insegnar altrui rodere i ceci, Mostrar l'errore col gastigo. BASTONA, add. Bastonato.

ESSER BASTONA, Andare a Legnaia o a Querceto, al Pino, in Perticaia, in Castagneto: tutti Villaggi del Fiorentino, e tutti modi usati dal Buonarrotti nella Fiera, per dire Esser bastonato.

ME PAR D'ESSER BASTONA, Paio basto nato, Suol dire uno quando si sente de bole e stracco, cioè Sono abbacchiato abbattuto, spossato.

BASTONADA, s. f. e nel plur. BASTOVAE

« IndietroContinua »