TERAFERMIER TERZARIA TERAFERMIER, s.m. dicevasi comune. mente ai tempi repubblicani per Abitante o Suddito di terra ferma, cioè della parte continentale degli Stati Veneti italiani, per distinguerlo dall'Isolano, XELO TERAFERMIER? E egli di terraferma. TERZARIA, s. f. (colla z aspra) Terzeria, Voce che usavasi nell' Università di Padova ed anche in quella di Pisa sin dak secolo XVI. Chiamavansi Terzerie le tre Fedi o attestazioni che a Natale, a Pasqua e al fine dell' anno scolastico, ogni Studente doveva riportare dai rispettivi Professori del suo intervento assiduo alle lezioni, per poter essere ammesso agli esami annuali, e quindi al dottorato. Ciò era di pratica ab antico sotto l'impero Veneto, ma nel Governo italico bastara che i Professori firmassero tre volte al TERZAROLO TESTO. l'auno le matricole: e queste firme dice-vansi pure Terzerie. Ora si fanno in quella rece gli esami pubblici una volta all'anno agli Studenți in Padova e due volte ai così detti PRIVATISTI. TERZARÒLO, s. m. Dicevansi con voce vernacola TERZAROLI nell' Università di Padova quegli Studenti che avevano conseguito le terzerie dai loro Professori, V. TERZARIA. Questo Vocabolo TERZAROLO, ch'è Padovano e che più ora non s'usa, vien riportato in una lettera di Lorenzo Pignoria a Paolo. Gualdo de' 16. dicembre 1608. nelle Lettere d' uomini illustri, Venezia, Baglioni 1744. TESTO, s. m. Testamento FAR O NO FAR TESTO, Fare o Non far testamento ;. Testare o Morire intestato. TIRAFÒLI TRINCÀR TIRAFÒLI, s. m. Chiamasi Colui che mena i mantici dell'organo nelle Chiese perfarlo suonare. TOPINERA. L'opinione volgare che le Talpe sianoprive di vista, venne dall' osservazione di Aristotile sulle Talpe di Grecia. A correzione di quest' errore soggiungiamo, che la Talpa nostrana ha gli occhi piccolissimi e coperti; che la pelle che li contorna e i peli che li nascondono, proteg gono e preservano gli occhi dell'animale da ogni urto. TORCHION. CANA A TORCHION, V. in SCHIOPO. TRINCAR. TRINCAR UN CAO, detto in T. Mar., V. in Cao.. D'ALTRE VOCI E LOCUZIONI TROVATE DURANTE LA STAMPA DELL'APPENDICE. ANTIPORTA, s. f. Term. degli Stampat. Antiporta o Frontespizio morto, V. in FRONTESPIZIo nel Dizionario. ANTIPORTO, s. m. Usciale, Quel riparo di legname che si pone avanti agli usci per difender le stanze dal freddo. Più comunemente è da noi chiamato PONTIERA, ed è una seconda imposta, ANTISOCIAL, add. Voce usata dalle persone colte, assai propria ed espressiva, che meriterebbe d'essere registrata ne'Dizionarii; ed è una specie d'agg. che si dà a certe persone nel sign. di Misantropo, Di cattivo umore, che schiva di trovarsi in società cogli altri.Un aggiunto più basso è COTEGO, V. ANTISUISMO, s. m. Voce colta Veneziana, che leggesi nelle poesie d'un bravo nostro moderno Poeta, cui corrisponde Filantropia, Virtù opposta al vizio del Sur-. SMO, O EGOISMO. AQUA. A proposito della Marea riporteremo un antico proverbio Veneziano che trova si ricordato dal gran Galileo nella sua lettera al Micanzio del 30 gennaio 1637. (Lettere d' uomini illustri, Venezia, Baglioni 1744) e che mi sovviene di aver qualche volta anche sentito: SETE, OTO E NOVE L'AQUA NO SE MOVE, VINTI, VINTIÙN, VINTIDO L'AQUA NO VA NÈ IN SU NE IN ZO. Questo dettato proverbiale deriva dall'osservazione de' nostri antichi Marinai che i Flussi e Riflussi sono massimi ne'plenilunii e nei novilunii, e minimi nelle quadrature, cioè nella maggior distanza della luna dal sole, come appunto succede nei detti sei giorni lunari. EGO. TA, s. m. Vocabolo pur derivato dalla radice latina; ed è sinonimo di SuIV. ERETISMO, s. f. Erezione, dicesi dai Medici dell'azione di alcune parti del corpo umano. ERETISMO DE LA SIENZA, Frase usata metaf. da un nostro Porta vernacolo nel sign. di Saccenteria, Presunzione o sfac ciatezza di saperne. ETERNIZAR, v. Eternare, Rendere eterno, Far eterno, Perpetuare. FILANTROPISMO, s. m. Voce vernaco la che dicesi dalle persone colte in vece di Filantropia, Amore degli uomini in generale che in religione direbbesi Carità o Amore del prossimo. Sono di questa taglia GALANTOMISMO, SUISMO, ANTISUISMO che ponno vedersi ai loro luoghi. FILO. I nostri Muratori e Falegnami chiamano FILI anche le Travi. FIOR. MARZARIA IN FIOR, Merceria fiorila, dicevasi a' tempi Veneti, Quando in occasione di qualche festa nazionale sia per la venuta di Principi, sia per l'ingresso del Patriarca, de' Procuratori di S. Marco, del Gran Cancelliere e simili, le botteghe della Merceria erano messe in gala, ornate cioè ed abbellite colla mostra del fiore delle merci : nel che ogni merciaio cercava di gareggiare. FRASA, (ed altrove FRASINA ) s. f. Chiamasi quella specie di Grandine minuta e rotta, che pare pioggia congelata quasi simile alla Gragnolata (GRANITO) e che talvolta suol cadere in primavera e danneggia le prime messi. Questo termine GNICH. 50 Licciapiante 67 Chiaccherare 72 Zeppo fungoso CORRIGE Aggrandir le minuzie Aiutarello V. OCHIA Come una varietà dello Sparus Pagrus AMORADEI GARAL Pisciancio Nompariglia minore Testaceo alternavano Cyprinus Chalcoides Gadus Merluccius il tuo male Sgualdrina Barbaro; Barbarico V. in VESTA Bigheraio Barlotto Bocciuolo BATAGIOLA Lisciapiante Ceppo fungoso, 14 (dal lat. Per Ustulare) brustolare, Abbrostolire ec. (dal lat. Ustolare) Abbrostolire ec: 5.5 56 60 62 67. Ogni brun 74 3 77 14 Barattino 86 87 T. Mil. |