Raccolta dei poeti satirici italiani: premessovi un discorso intorno alla satira ed all' ufficio morale di essa, Volume 4

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Dalla Società editrice della Biblioteca dei comuni italiani, 1854 - 622 pagine
 

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Pagina 349 - Biasmo ch' entriate in questa frenesia Già di trentanove anni; e non sapete Tòsco e latin, per non vi dir bugia; E a me, che so quel che pesate e siete, Si ricorre da Voi, perché in un tratto Vi faccia al Caballin spegner la sete. Se lo vi promettessi, io sarei matto. Ma mi direte — E non abbiam Zanina, Cui poetessa in men d'un anno hai fatto? Ch'io da bambin lei conoscea bambina: Crebbe all' ago nimica e amica al gioco, Né leggea che Burchiello e Zan Muzzina.
Pagina 392 - E, giacchè tanto è a lui concesso e dato, L'oscura sede sua prema, e ne faccia Uscir più d'un oracolo sguaiato. Corra di Dafne, nuovo Apollo, in traccia, E i verdi rami in cui già furo un giorno Di colei trasformate ambe le braccia, Strappi egli pure a suo talento, e intorno La chierica sen cinga, onde ne appaia Come la statua di Virgilio adorno; E numeri a...
Pagina 388 - Venute d' ol tramonti col malanno, Che hanno legature molto belle,, E non contengon nulla , o la dottrina Te la sbucciano solo in pelle in pelle. O grama Italia, o Italia meschina, Perchè produci ancor poponi e fichi Per chi ti disonora ei assassina ? Perchè questi moderni li nutrichi , Questi moderni seri infranciosati Che somiglian sì poco a...
Pagina 391 - ... lasciasse. Così procaccerebbe più rispetto Alla sua toga, e un certo soprannome Non gli saria così sovente detto. Faccia pure scherzar le bionde chiome Sulle guance vermiglie , e sulle bianche Spalle soavemente, io non so come: E batta pure a suo piacer le franche Ali , e sen vada a ragionar col fato E parlare per forza lo faccia anche; E giacché tanto è a lui concesso e dato, L' oscura sede sua prema, e ne faccia Uscir più d...
Pagina 57 - Cosi testava Elbion, cui l'ampie usure E i molti di pupilli assi ingoiati E la pubblica fame * avean condotto Dal nulla avito al milionario onore. Macronio in vece, nella vuota casa Più solitario che nell' Alto Egitto, Visse alle donne ed ai sartori ignoto.
Pagina 25 - S'inventan nuovi applausi, e nuovi onori, si prepara» gl'incontri ei trattamenti con dispendio profuso e dentro e fuori... Eruditi, predicatori celebri, oratori valenti non s'attendano mercede: Ma se nel palco baldanzosa e gaja sale una Mima, a lei fortuna e in grembo versa con larga man le doble a staja.
Pagina 391 - Ma non vorre' neppur ch'egli adoprasse ^ Certe lubriche immagini mal mozze : Vorrei che con ritegno egli parlasse ; Vorrei che il molle seno e il casto letto E i casti baci da un canto lasciasse. Così procaccerebbe più rispetto Alla sua toga, e un certo soprannome Non gli saria così sovente detto.
Pagina 392 - ... lor puri lini la sua poco pretesca poesia; o noi pure usciremo de' confini della nostra modestia secolare, e canterem noi pur certi latini che zitto a forza lo faranno stare.
Pagina 56 - Fra cento lumi ei cantici lugubri E i negri ammanti e le mercate insegne, Se emergeranno dalla imposta calce,* Sia portato alla tomba. Ad ogni altare Si moltiplichin l...
Pagina 513 - ... ha continuamente servito, ha travagliato a tutte le corti di cristianità, e vissuto fra gli armati eserciti, e la maggior parte del suo tempo ha consumato a cavallo, e gli è convenuto guadagnarsi il pane delle sue fatiche ». La sua Arte poetica ha merito di non servili giudizj, appuntando l'Alighieri per durezza, per mollezza il Petrarca, il Boccaccio perché prosastico ne' versi e poetico nella prosa ; ali...

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