Immagini della pagina
PDF
ePub

DI

NICCOLÒ MACHIAVELLI

CON GIUNTA

DI UN NUOVO INDICE GENERALE
DELLE COSE NOTABILI.

VOLUME OTTAVO.

MILANO

PER GIOVANNI SILVESTRI

M. DCCC. XXI.

167597-A

E

COMMISSIONI

DI

NICCOLO MACHIAVELLI

LEGAZIONE TERZA (1)

ALLA CORTE DI FRANCIA.

ISTRUZIONE

Di Piero Soderini Gonfaloniere a Niccolò Machiavelli, del dì 2 giugno, 1510 (2).

[ocr errors]

ESEGUITO che tu avrai tutto quello che per ordine de' Dieci ti sarà commesso, dirai alla Maestà del Re per parte mia, come io non ho altro desiderio al mondo che tre cose, cioè, l'onore di Dio, il bene della patria mia, e il bene e l'onore della Maestà del Re di

(1) Questa missione del Machiavelli in Francia è relativa ai primi movimenti del Pontefice Giulio II coutro i Francesi. Era egli stato l'autore della famosa Lega di Cambrai contro i Veneziani; ma essendo questi stati interamente sconfitti dai Francesi a Vailà, egli, ingelosito di quella vittoria e dei progressi che andavano facendo i medesimi, a tenore capitoli di detta Lega, si riconciliò all'improvviso,

dei

Francia; e perchè io non posso credere che la patria mia possa avere alcun bene, senza l'onore e il bene della Corona di Francia io non stimo l'uno senza l'altro; e farai fede a Sua Maestà, Monsig. Reverendiss. mio fratello essere della medesima opinione e animo, e se non ha fatto suo debito in visitare la Sua Maestà, ne è stato cagione che il Papa non gli ha voluto mai dare licenza; al quale bisogna che lui abbia rispetti grandi per essere suo primo signore, ed appresso uomo st rotto e caldo nelle sue azioni, e di tanta autorità, che i principi gli hanno ad aver rispetto; sicchè questo lo debbe avere escusa. to, e però lo scuserai e raccomanderai a Sua Maestà. Gli dirai, oltre di questo, come io non desidero altro, se non che Sua Maestà mantenga ed accresca la sua reputazione e pos

e si collegò con Venezia, e rivolse i suoi maneggi a danno della Francia per cacciarla d'Italia. La repubblica di Firenze temè di restar compromessa nella guerra che andava ad aprirsi tra il Re di Francia ed il Papa. II Machiavelli fu spedito prin cipalmente per disimpegnare la repubblica dal som. ministrare apertamente aiuti ai Francesi ; e nel tempo stesso per purgarla da alcuni sospetti di alienazione dalla Francia e d'intelligenza col Papa. Egli si trattenpe a quella corte finchè vi fu destinato ambasciatore Roberto Acciaioli. Rapporto alla guer. ra che scoppiù, vedasi il Guicciardini, lib. IX, Bopaccorsi a carte 147, e gli altri Storici del tempo. (2) Manca l'Istruzione datagli dal Magistrato.

sanza in Italia; e, a far questo, è necessario tenga i Veneziani battuti, intrattenendosi con TImperatore, come ha fatto insino a qui, e se fosse possibile, sarebbe un'ottima cosa che facesse muovere loro guerra nella Dalmazia dal Re d'Ungheria, perchè se perdessero quei luoghi, sarebbe al tutto la rovina loro, nè il Re avrebbe più u dubitare che risurgessero. Ma quando questo non si possa fare, gli dirai li tenga in spesa dalla banda di qua, e li temporeggi con la guerra, come ha fatto insino ad ora, per consumargli, e tutto l'intento di Sua Maestà sia volto a due cose,volendo stare ben sicuro delle cose sue d'Italia: l'una è tenere contento l'Imperatore; l'altra è tenere afflitti i Veneziani; fatto questo, il Papa e Spagna stanno seco, perchè l'uno non ha buona gente, l'altro non ha comodità di of fenderlo. Dirai bene a Sua Maestà, come e' mi dispiace che il Papa si possa valere de'Svizzeri, e che Sua Maestà dovrebbe fare ogni cosa perchè non potesse valersene, che farà che sarà più facile il tenerlo sotto e temporeggiarlo; perchè, aggiunto aʼdanari del Papa e alla natura sua, questo favore de' Svizzeri lo faranno troppo ardito, e da fare qualche malo effetto. Gli dirai che io giudico bene che Sua Maestà debba fare ogni cosa per non rompere col Papa, perchè se un Papa amico non val molto,inimico nuoce assai,

it

« IndietroContinua »