Storia delle compagnie di ventura in Italia, Volume 3G. Pomba, 1845 |
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Pagina viii
... papa IV . Il Piccinino si accosta agli Angioini . Mirabile sua marcia verso l'Abruzzo . Abbattimento di due Braccieschi e di due Sforzeschi . Battaglia di s . Fabiano . Progressi del Piccinino . • pag . 165 pag . 172 V. Il Piccinino e ...
... papa IV . Il Piccinino si accosta agli Angioini . Mirabile sua marcia verso l'Abruzzo . Abbattimento di due Braccieschi e di due Sforzeschi . Battaglia di s . Fabiano . Progressi del Piccinino . • pag . 165 pag . 172 V. Il Piccinino e ...
Pagina xi
... papa . Morle e qualità di Virginio Orsini " • pag . 308 V. Vano tentativo dell'Alviano e di Piero de ' Medici sopra Firenze . Ultimi fatti e supplizio di Paolo Vitelli . Fuga di Vitellozzo . pag . 316 i XII CAPITOLO TERZO Dalla calata ...
... papa . Morle e qualità di Virginio Orsini " • pag . 308 V. Vano tentativo dell'Alviano e di Piero de ' Medici sopra Firenze . Ultimi fatti e supplizio di Paolo Vitelli . Fuga di Vitellozzo . pag . 316 i XII CAPITOLO TERZO Dalla calata ...
Pagina xii
... papa Alessandro vi . Lo Stato del Valentino précipita e i condottieri risorgono . L'Alviano a Roma . Fuga , prigionia , ultime vicende e morte del Valentino . Considerazioni · pag . 340 V. I Francesi rotti al Garigliano per opera di ...
... papa Alessandro vi . Lo Stato del Valentino précipita e i condottieri risorgono . L'Alviano a Roma . Fuga , prigionia , ultime vicende e morte del Valentino . Considerazioni · pag . 340 V. I Francesi rotti al Garigliano per opera di ...
Pagina xiii
... Papa . Orrendo fatto dei venturieri picardi alla grotta di Mussano . Giulio II sotto la Mirandola . Im- prese del Triulzio . Calata degli Svizzeri " . pag . 374 IV . Battaglia di Ravenna . Fabrizio Colonna si arrende ad Alfonso d'Este ...
... Papa . Orrendo fatto dei venturieri picardi alla grotta di Mussano . Giulio II sotto la Mirandola . Im- prese del Triulzio . Calata degli Svizzeri " . pag . 374 IV . Battaglia di Ravenna . Fabrizio Colonna si arrende ad Alfonso d'Este ...
Pagina 27
... - certe promesse , stette alquanti giorni in forse trion- farono alla fine dentro di lui le esortazioni del papa , le istanze del duca , e la propria fortuna . Andato per- 1 ciò a Milano , tosto per anticipazione di dote CAPITOLO PRIMO .
... - certe promesse , stette alquanti giorni in forse trion- farono alla fine dentro di lui le esortazioni del papa , le istanze del duca , e la propria fortuna . Andato per- 1 ciò a Milano , tosto per anticipazione di dote CAPITOLO PRIMO .
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Parole e frasi comuni
adunque alcuni Alfonso alloggiamenti allora armi artiglierie assedio assoldati Bartolomeo Colleoni Bartolomeo d'Alviano battaglia Bentosto Braccieschi Braccio Brescia Caldora capitani capitano generale Carmagnola Casalmaggiore cavalleria cavalli Chiesa città colle comandati combattere compagnia condotta condottiero costui cotesta difesa dominio duca di Milano duca Filippo Maria erano esercito fanteria fanti fazione Federico Federico da Montefeltro Ferrara figliuolo Filippo Maria Visconti Fiorentini Firenze fiume Francesco Sforza Francia furono genti giorno Giovanni Giovanni d'Angiò guerra Guicciard Hist Iacopo Piccinino Item l'Alviano l'esercito lancie Lombardia Ludovico Machiav Malatesta mandò medesimo Milanesi militare milizia morte Napoli nemico Niccolò Piccinino nuovo ordine Orsini pace pace di Ferrara pace di Noyon papa passare Pitigliano prigione principe proprio Quivi quod repubblica resto Sanseverino schiere servigi Sigismondo signor Guglielmo Simonett soldatesche soldati squadre stipendii Svizzeri Tedeschi terre tosto Triulzio uomini d'arme Valentino Venezia Veneziani venire venturieri verso Virginio Orsini Vitelli vittoria
Brani popolari
Pagina 248 - ... a guisa di giuocatori che di soldati messi in ordinanza e ben disciplinati; e così fatti soldati ed eserciti videro i più antichi dell'età nostra nella guerra di Serezana, che fu l'ultima che facesse la nostra città avanti alla ribellione di Pisa; si che non fu da prendere meraviglia sn in quel principio facessero le genti italiane sì mala pruova con gli oltramontani.
Pagina 370 - ... e che non corriamo noi spontaneamente e popolarmente a difenderla con i petti e con le braccia nostre. Perché se ora non si sostiene quella città, non rimane a noi più luogo di affaticarci per noi medesimi, non di dimostrare la nostra virtù, non di spendere per la salute nostra le nostre ricchezze.
Pagina 248 - Macedoni : perché gl'Italiani non avevano la perizia di quella ordinanza chiamata falange; la quale poi quasi messero (147) in uso in Italia con le loro picche gli oltramontani, e principalmente gli Svizzeri. Portavano appresso i nostri le rotelle, e certe partigiane piccole da lanciare, le quali nelle scaramuccie lanciavano...
Pagina 73 - Gatamelata fece domandar che era quello; lui rispose «che era un morto di peste, che andava a sepelire; et altro «non gli fu dito, perché di altri se ne portavano».
Pagina 249 - ... autorità o riputazione, ma più tosto atti da essere dalla malizia di quelli aggirati e vilipesi che obbediti o temuti. E tale era la condizione non...
Pagina 100 - Spirito, cil. 111.71. (SRI.™ disperato moriva (1). Capitano di subiti consigli, presto * all'odio, all'amore, al biasimo, alla lode, all'ira, alla riconciliazione : più facile a eseguire un'ardita impresa, che a ponderarne la difficoltà o la giustizia; pronto, audace, ed anzi che audace, temerario; ma in modo che la temerità e la prontezza gli fosse talora origine, talora rimedio di mala fortuna: non mai soggiogato, non mai abbattuto dalla sorte, ma ritrovante in sé contro ogni sciagura nuove...
Pagina 243 - I fanti venivano assoldati a bandiere. Una bandiera comprendeva solitamente due caporali , due ragazzi, dieci balestrieri, nove palvesai e una paga morta; sotto il qual nome s' intendevano i servitori del capitano della bandiera od altra gente inutile, che tuttavia per suo vantaggio gli veniva valutata, come se effettivamente militasse. Le armi di ciascun soldato, sia a pie sia a cavallo, erano determinate (1).
Pagina 6 - Comincia il libro chiamato altro Marte de la vita et gesti de lo illustrissime et potento capitano Nicolo Picinino.
Pagina 248 - Infatti • de' soldati a pié ( narra l'autore della vita di « Antonio Giacomini) in un esercito ben grande era . poco il numero e molto meno l'uso. Portavano poche • arme da difendere , e per offendere lancie molto • lunghe e sottili, con le quali , sebbene ferivano il « nemico da lontano, non potevano però sostenere • l'impeto della cavalleria; e perciò poco si mescola« vano nei fatti d'arme, se non con gran loro van< taggio, e in luoghi montuosi e diffìcili: sicché così « fatte...
Pagina 249 - ... riputazione, ma più tosto atti da essere dalla malizia di quelli aggirati e vilipesi che obbediti o temuti. E tale era la condizione non solamente...