Trentaquattro novelle italiane

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N. Bettoni, 1824 - 236 pagine
 

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Pagina 35 - Era costei bellissima del corpo e del •viso quanto alcun' altra femina fosse mai, e giovane e gagliarda e savia più che a donna per avventura non si richiedea. E dimorando col tenero padre...
Pagina 148 - Figliuola mia, veggendoti oggimai d'età da marito, t'ho ritrovato uno sposo molto nobile, ricco e bello, il quale è signor e conte di Lodrone. Perciò disponti a prenderlo e far quanto io voglio, che simili onorevoli partiti si trovano di rado -. A questo Giulietta con maggior animo che ad una fanciulla non conveniva, liberamente rispose che ella non voleva maritarsi. Il padre si turbò forte e salito in còlerà fu vicino a batterla.
Pagina 97 - Casentine due ambasciadori, per mandare a lui addomandando certe cose. Ed essendo fatta loro la commessione di quello che aveano a narrare, una sera al tardi ebbono il comandamento di essere mossi la mattina. Di che tornati la sera a casa loro, acconciarono loro bisacce, e la mattina si mossono per andare al loro viaggio imposto. Ed essendo camminati parecchie miglia, disse l'uno all'altro: — Hai tu a mente la commessione che ci fu fatta?
Pagina 42 - E certo non a torto; chè s'e miei occhi non m'ingannarono, niuna laude da te data gli fu, che io lui operarla, e più mirabilmente che le tue parole non potevano esprimere, non vedessi : e se pure in ciò alcuno inganno ricevuto avessi, da te sarei stata ingannata.
Pagina 166 - Pietro anco provide di modo che senza star a mercede altrui poteva comodamente vivere. E di queste due cose ne fece al padre instanzia grandissima, affermando questa esser l'ultima sua volontà.
Pagina 174 - Tu sul fiore de la tua bella e leggiadra giovanezza hai il tuo corso finito, nulla curando la vita che tanto da tutti viene stimata. Tu sei voluto morire quando altrui il vivere più diletta, ea quel fine giunto sei ove a tutti o tardi o per tempo arrivar conviene.
Pagina 175 - Confortati e attendi a vivere, e se non vuoi tornar a casa tua, a me da il core metterti in un santissimo monastero, ove potrai servendo a Dio pregar per l'anima del tuo Romeo —. Ella a modo veruno non voleva ascoltarlo, ma nel suo fiero proponimento perseverando, si doleva che non potesse con la vita sua ricuperar quella del suo Romeo, e in tutto si dispose voler morire. Ristretti adunque in sé gli spirti, con il suo Romeo in grembo, senza dir nulla se ne morì.
Pagina 43 - ... mise nella coppa ove il cuore era da molte delle sue lagrime lavato, e senza alcuna paura postavi la bocca, tutta la bevve, e bevutala, con la coppa in mano se ne salì sopra il suo letto, e quanto più onestamente seppe, compose il corpo suo sopra quello, e al suo cuore accostò quello del morto amante, e senza dire alcuna cosa aspettava la morte.
Pagina 132 - ... molte volte tra grandissimi prencipi e regi tra i quali le crudelissime guerre regnavano, una vera pace ed amicizia con soddisfacimento di tutti è seguita. Io forse quella sarò che con questa occasione metterò tranquilla pace in queste due casate ». E in questo pensiero fermata, ogni volta che Romeo passar per la contrada poteva vedere, sempre tutta lieta se gli mostrava; del che egli piacer grandissimo riceveva. E ancor che non meno di lei coi suoi pensieri avesse continova guerra...
Pagina 127 - Questa infinitamente gli piacque e giudicò che la più bella ed aggraziata giovane non aveva veduta già mai. Pareva a Romeo quanto più intentamente la mirava che tanto più le bellezze di quella divenissero belle, e che le grazie più grate si facessero, onde cominciò a vagheggiarla molto amorosamente, non sapendo...

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