Gerusalemme liberata, Volume 2

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Dulau e cia., 1842
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 146 - Deh mira - egli cantò - spuntar la rosa dal verde suo modesta e verginella, che mezzo aperta ancora e mezzo ascosa, quanto si mostra men, tanto è più bella. Ecco poi nudo il sen già baldanzosa dispiega; ecco poi langue e non par quella, quella non par che desiata inanti fu da mille donzelle e mille amanti.
Pagina 61 - Lei nel partir, lei nel tornar del sole, Chiama con voce stanca, e prega e plora: Come usignuol, cui '1 villan duro invole Dal nido i figli non pennuti ancora; Che in miserabil canto, afflitte e sole Piange le notti, e n'empie i boschi e l'ora...
Pagina 112 - Nomi, e senza soggetto idoli sono Ciò che pregio, e valore il mondo appella. La fama, che invaghisce a un dolce suono Voi superbi mortali, e par sì bella, È un eco, un sogno, anzi del sogno un'ombra, Ch'ad ogni vento si dilegua e sgombra.
Pagina 51 - Misero, di che godi? oh quanto mesti fiano i trionfi ed infelice il vanto! Gli occhi tuoi pagheran (se in vita resti) di quel sangue ogni stilla un mar di pianto.
Pagina 145 - Vezzosi augelli infra le verdi fronde Temprano a prova lascivette note . Mormora l'aura, e fa le foglie e l'onde Garrir, che variamente ella percote. Quando taccion gli augelli, alto risponde ; Quando cantan gli augei, più lieve scote: Sia caso od arte, or accompagna, ed ora Alterna i versi lor la musica ora.
Pagina 290 - Giace il cavallo al suo signore appresso : Giace il compagno appo il compagno estinto ; Giace il nemico appo il nemico ; e spesso Sul morto il vivo, il vincitor sul vinto. Non v...
Pagina 125 - Muoiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Pagina 151 - Egli al lucido scudo il guardo gira ; Onde si specchia in lui qual siasi , e quanto Con delicato culto adorno spira • Tutto odori e lascivie il crine e '1 manto ; E '1 ferro, il ferro aver, non ch' altro, mira Dal troppo lusso effeminato accanto; Guernito è sì , ch' inutile ornamento Sembra, non militar fero instrumento.
Pagina 149 - Teneri sdegni, e placide e tranquille repulse, e cari vezzi, e liete paci, sorrise parolette, e dolci stille di pianto, e sospir tronchi, e molli baci...
Pagina 52 - Ma chiunque io mi sia, tu inanzi vedi un di quei due che la gran torre accese». Arse di sdegno a quel parlar Tancredi, e: «In mal punto il dicesti» indi riprese; «il tuo dir e '1 tacer di par m'alletta, barbaro discortese, a la vendetta». 62 Torna l'ira ne' cori, e li trasporta, benché debili in guerra. Oh fera pugna, u' l'arte in bando, u' già la forza è morta, ove, in vece, d'entrambi il furor pugna!

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